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Auto, Pichetto Fratin: “Non solo elettrico. Spazio a biocarburanti e e-fluel”

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Biocarburanti fonte Pixabay

La questione auto elettriche 2035 è a una svolta. L’Italia è pronta a investire nei prossimi due anni per i carburanti sintetici come l’e-fuel. Queste sono le parole del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, durante il suo intervento al Foro di dialogo Italia-Spagna.

Fonte Pixabay

Auto, le parole di Gilberto Pichetto Fratin. “Non solo elettrico. Spazio a biocarburanti e e-fluel”

In merito al via alle auto elettriche 2035 il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin stabilisce: “Voglio annunciarlo qui, noi ci impegniamo come governo nel prossimo biennio-triennio ad investire 4 miliardi di euro sull’e-fuel“.

Siamo d’accordissimo sull’e-fuel. Ma quello che chiediamo è di valutare scientificamente la neutralità tecnologica. Noi abbiamo posto il tema del biocarburante. Certamente l’e-fuel inquina di meno ma arriverà nel 2028. Quindi i biocarburanti erano per una fase di transizione”, ha aggiunto. “Se poi è dimostrata scientificamente la non neutralità uno si arrende”, ha concluso Pichetto.

Auto, l’apertura ai biocarburanti arriva dalla commissaria Ue all’Energia Kadri Simson

Il governo Meloni aveva detto che, dopo l’apertura alla Germania per i carburanti sintetici, l’Europa avrebbe trattato anche per i biocarburanti italiani. Ecco arriva nella giornata del 1 aprile l’apertura dalla commissaria Ue all’Energia Kadri Simson: “Sui biocarburanti ci sarà una trattativa”.

Poi, la commissaria continua rispondendo a una domanda: “Sì certo, i biocarburanti sono un argomento che viene trattato. Noi sosteniamo le iniziative a riguardo, è mia responsabilità sostenere i produttori, il supporto c’è ed è forte”. Simson spiega che l’accordo sui veicoli è stato negoziato a lungo ed è stato raggiunto. Ora la Commissione aiuterà gli stati membri a mettere in atto le misure. “Io personalmente ritengo che i veicoli elettrici saranno presto molto competitivi. Comunque la normativa era necessaria affinché tutti si muovessero nella stessa direzione. Perché un mercato unico e unito va a favore dei consumatori”.

 

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