Sulla scia di quanto fatto dai Pink Floyd nelle scorse settimane, anche Elio e le Storie Tese rilasciano ben 161 registrazioni live, effettuate durante i tour tra il 2004 e il 2010.
Elio e le Storie Tese: più di 150 bootleg della band pubblicati in rete
C’è stato un periodo storico in cui i bootleg erano veramente un must tra gli appassionati di musica. Si trattava per lo più di registrazioni audio pirata, non riconosciute dalla band, di concerti live. Dopotutto nell’era pre-internet qualsiasi release non ufficiale era oro colato per i fan, soprattutto per i collezionisti. A quanto pare però i bootleg non sono definitivamente scomparsi, anzi, oggi si vestono da contenuto ufficiale. Come i Pink Floyd, per esempio, che proprio nelle scorse settimane hanno rilasciato sulle proprie piattaforme ben 12 concerti registrati durante gli anni 70 (tra i quali un incredibile live a Roma, nel 1971, poco prime dell’uscita dell’iconico The Dark Side of the Moon).
La risposta italiana a questa mossa arriva da Elio e le Storie Tese, ma non si limita a 12 pubblicazioni, anzi! Gli Elii hanno appena pubblicato ben 161 registrazioni dei loro concerti dal vivo, svoltisi tra il 2004 e il 2010. Si tratta dei celebri CD Brulé, che sono da oggi disponibili gratuitamente sul profilo Bandcamp del gruppo.
I CD Brulè nascono nel 2004, dopo un concerto tenutosi a Varese. Il concetto alla basa era: sei venuto al concerto? Ecco la registrazione del live. Una sorta di macchina fotografica instantanea, ma in musica, che la band vendeva ai fan a esibizione finita. Un vero e proprio bootleg, ma invece di una copia pirata, gli spettatori potevano portarsi a casa un prodotto ufficiale della band: l’intero concerto. Il nome del primo CD Brulé poi la dice lunga: Ho fatto 2 etti e mezzo, lascio?
Ecco come Nicola Fasani – alias Faso, bassista della band – nel 2004 aveva commentato l’iniziativa:
“Il titolo si riferisce all’approccio del salumiere che tende sempre a dare qualcosa di più di quello che chiede il cliente. E siccome l’industria discografica ormai è un’industria di mortadella, ci siamo adeguati”
Ora anche chi non era presente ai live può ascoltare quelle registrazioni, in modo totalmente gratuito. Come? A questo link.
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