BMW Italia ha chiuso il 2024 con risultati eccezionali, confermandosi come il mercato più in crescita a livello globale per il brand BMW. Un successo che si inserisce in un contesto di cinque anni consecutivi di crescita, ma che sembra particolarmente significativo considerando il momento complesso che sta vivendo il mercato dell’auto — non solo nel nostro Paese (che ha immatricolato -0,5% di auto l’anno scorso). Un segno che le auto di fascia premium riescono ancora a segnare record di vendite, nonostante il periodo complicato per i motori. E che la possibilità di scelta fra carburanti fossili ed elettrico fa la differenza.
BMW Italia incornicia il suo 2024 da record, leader nel mercato premium
“Il 2024 è stato un anno da incorniciare, all’interno di un processo di crescita continua iniziato cinque anni fa“, ci spiega Massimiliano Di Silvestre, Presidente e Amministratore Delegato di BMW Italia, durante un evento allo Spazio BMW di Courmayeur. Il presidente spiega che “l’Italia è stato il paese che nel 2024 ha fatto segnare la miglior performance di crescita del brand BMW a livello globale“. E anche se non vedremo risultati finanziari fino a marzo (dopo l’uscita di quelli globali), i dati delle vendite mostrano il successo italiano della casa automobilistica bavarese.
Se è vero che la casa di Monaco ha consegnato quasi due milioni e mezzo di veicoli nel 2024, in calo del 4% su base annua, le consegne di veicoli elettriche sono aumentate in tutto il mondo. A maggior ragione in Italia, uno dei mercati più in positivo per l’azienda. BMW Group Italia, infatti, ha registrato vendite complessive di 83.352 unità tra BMW e MINI, segnando una crescita del 5,13% rispetto all’anno precedente. Il solo brand BMW ha immatricolato 71.046 veicoli, con un incremento del 17,4%, raggiungendo una quota del 28,8% nel segmento premium e del 4,5% nel mercato totale.
X1 resta l’auto (impossibile) da battere
Se il recente lancio della nuova Serie 1 (che abbiamo provato qualche mese fa) ha già portato alla consegna di ben 8.148 dell’auto “d’ingresso” al mondo BMW, il modello più venduto resta lo stesso ormai da sette anni consecutivi. BMW X1 è leader delle vendite con 22.896 unità (+38,2%), con il 50% delle scelte orientate alla versione M Sport. Serie 1, che arriva seconda, vende poco più di un terzo di quanto fa la versione SUV compatto.
Distanziate troviamo BMW X2 con oltre 6.000 unità vendute, con una crescita da record del 158% e BMW Serie 3 con più di 6.717 unità (+25,2%). Serie 5 vende 2.137 unità, cosa che la rende leader indiscussa nel segmento premium (+67,9%). Ma crescono anche X5 (+71%), X6 (+64,4%) e X7 (+23%), segno che anche in Italia le auto di grandi dimensioni continuano a girare. E vende oltre 7 mila veicoli X3, di cui abbiamo provato la versione 2025 — e che vi racconteremo presto qui su TechPrincess.
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Sempre più elettrico, ma cresce anche la serie M
Il 2024 ha segnato un importante passo avanti nella strategia di elettrificazione. Infatti, sono 4.026 i veicoli completamente elettrici venduti (+29,7%). Se consideriamo il fatto che BMW mette al centro quella che Di Silvestre chiama “power of choice“, ossia il fatto che i clienti possono scegliere per ogni modello fra diverse motorizzazioni e diversi carburanti, questo dimostra che l’elettrico attrae sempre di più — almeno nel segmento premium del mercato.
La più venduta delle elettriche BMW è la iX1, leader con 2.366 unità, seguita da i4, iX2 e i5. Cresce anche il totale veicoli elettrificati (elettrico più ibrido): 9.997 unità (+6%).
Ma segna una crescita in Italia per BMW nel 2024 anche il segmento delle auto sportive, identificate con la sigla M. Sono 3.881 veicoli M venduti (+43%), con un successo particolare per M3 Touring, M2 e M5 (che abbiamo provato a Monza) e M5 Touring. Da segnalare anche la crescita del 41% di BMW X, con 163 unità commercializzate.
Mini e Motorrad: solo successi per BMW Italia nel 2024
Chiudono con il segnale positivo anche le moto del reparto BMW Motorrad, con 16.550 unità. Un incremento del +2,4% che segna la leardship nel mercato premium. Sono quasi mille gli scooter venduti e, anche qui, l’elettrificazione gioca un ruolo importante.
Lo stesso vale per Mini, che vende 12.306 unità. Ma che soprattutto ha rinnovato interamente la gamma, con diversi nuovi modelli elettrificati. Un approccio coraggioso, che rispecchia l’intenzione dell’intero gruppo BMW di rimodulare il proprio approccio al mercato — e al cliente. “Abbiamo ridisegnato la road map e il nostro approccio di business”, spiega Di Silvestre. “Dovevamo rimettere il cliente al centro, ma questo non doveva essere uno slogan ad effetto, bensì un reale e concreto impegno di tutta l’azienda e della rete dei concessionari”.
BMW Italia ha guidato la trasformazione della rete di vendita attraverso il progetto Retail Next, diventando il paese più avanzato nell’implementazione di questo programma all’interno del BMW Group. Le concessionarie sono state trasformate in spazi esperienziali, “più simili a lounge che a tradizionali showroom“. Ma è cambiato anche il modo di comunicare: ne è esempio la collaborazione con Pierfrancesco Favino come brand ambassador, sviluppando un percorso narrativo specifico per il mercato italiano, particolarmente focalizzato sulla gamma elettrica.
Prospettive per il 2025
Per il 2025, BMW Italia punta a confermare il trend di crescita, in modo da sfruttare al massimo il lancio di Neue Klasse. Inoltre, vuole rafforzare ulteriormente le relazioni con i clienti e mantenere la leadership nel segmento premium.
“Continueremo a lavorare in modo granulare e con grande attenzione ai dettagli“, conclude Di Silvestre, “con l’ambizione di confermarci i migliori nel mercato premium per capacità di affascinare gli appassionati di auto e moto innovative nel design, con un livello di tecnologia superiore, con un livello di digitalizzazione differenziante, sempre piacevoli da guidare e mai noiose!“.
Un approccio, quindi, incentrato soprattutto sull’attenzione al cliente che un brand premium non può far mancare. E che, probabilmente, spiega anche perché un casa automobilistica come BMW riesca ad aumentare le vendite nel nostro Paese, nonostante le sfide che sta affrontando il mercato dell’auto.
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