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Brividi: la vittoria di Sanremo nasce da un accordo di pianoforte sbagliato

La musica è quel mondo bellissimo nel quale l’imperfezione può diventare poesia e l’errore divenire arte. Lo sanno bene Mahmood e Blanco, che con la loro Brividi hanno vinto Sanremo e stanno conquistando le charts globali, e pensare che il tutto nasce da un accordo di pianoforte sbagliato.

Un accordo sbagliato può dare i Brividi

Sono tantissime le imperfezioni tecniche o esecutive che hanno caratterizzato brani divenuti iconici. La storia della musica è piena di esempi in tal senso. Ma cosa accade quando è l’imprecisione stessa a far nascere una canzone? Del resto si dice che le famosissime quattro note di Shine on You Crazy Diamond dei Pink Floyd siano nate da un accordo di chitarra preso male da parte di David Gilmour. Il chitarrista avrebbe infatti diteggiato male un accordo di Sol minore, il risultato lo conosciamo tutti. Lo stesso, con le dovute proporzioni, è avvenuto con Brividi, di Mahmood e Blanco. Il pezzo vincitore di Sanremo 2022 ha avuto, per ammissione degli stessi artisti, un percorso travagliato. E alla base di tutto ci sarebbe proprio un accordo sbagliato.

Blanco ha dichiarato più volte che i due si sono trovati insieme quasi per caso, durante l’estate 2021. Mahmood era infatti in studio con Michelangelo, produttore che accompagna Blanco dagli esordi, e che viene puntualmente citato all’inizio di ogni brano dell’artista bresciano. I due si sarebbero conosciuti lì e avrebbero buttato giù delle strofe insieme, partendo da un ritornello che era piaciuto ad entrambi, ma c’era qualcosa che non quadrava. La storia è stata raccontata dai due più volte, anche in conferenza stampa post vittoria a Sanremo. Michelangelo si sarebbe messo al pianoforte per risolvere le problematiche armoniche ed è lì che avrebbe suonato un accordo dissonante, che però avrebbe lasciato tutti senza parole. Quello sarà il punto di svolta definitivo. Difatti da quel momento il brano assumerà un’altra veste.

Mahmood ha recentemente affermato a Radio Deejay che la canzone originale era molto più veloce, ma il nuovo ritornello funzionava bene solo se lento. Così le strofe precedentemente scritte non andavano più bene, bisognava riscriverle. Così i due si partono per le rispettive vacanze estive e lavorano separatamente alle proprie strofe. Del resto l’approccio differente alla scrittura è lampante anche da una prima lettura del testo, eppure il tutto non sembra stonare. Dalle varie interviste sappiamo che il brano in origine era molto più aggressivo, con un bridge che piaceva molto a Mahmood, ma che poi è stato cambiato. Ma cosa sarebbe successo senza quell’accordo sbagliato di pianoforte?

C’è da dire però che l vera forza del brano, oltre alla composizione e al testo (ricordiamoci che Mahmood è uno degli autori più apprezzati e prolifici in Italia), risiede nelle voci dei due artisti. Da una parte Mahmood, con la sua capacità di orientalizzare e spezzettare melodie pop, e dall’altra Blanco, con il suo approccio aggressivo e impetuoso. Così come per la scrittura, i due appaiono tanto diversi quanto complementari. Mahmood ha un timbro inconfondibile, e l’idea del falsetto sui ritornelli è semplicemente perfetta, dato che a sostenerlo c’è la voce piena di Blanco. E poi l’effetto sorpresa del primo ascolto: tutti si sarebbero aspettati qualcosa di più movimentato da parte dei due artisti. E invece, probabilmente complice la riscrittura del brano, il duo si è presentato con una canzone relativamente lenta. Lenta ma da brividi. Dio benedica gli accordi sbagliati.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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