Come vi diciamo spesso, per capire un argomento è bene conoscerne la storia, e non solo il presente. In ogni ambito, infatti, non è importante solo dove si è oggi, ma cosa si è fatto per arrivare fino a dove siamo oggi. E questo vale per la medicina, per la scienza, per la letteratura, ma anche per l’automobile. E questo è proprio quello che vogliamo fare per la puntata natalizia di Auto for Dummies. Per sugellare la chiusura del vecchio anno e l’arrivo del 2022, ecco i compleanni di auto leggendarie che cadranno proprio l’anno prossimo. Nella nuova annata di Auto For Dummies ci sarà spazio per un approfondimento su ognuna di loro, ma oggi facciamo il punto su chi saranno le festeggiate del 2022. Oggi vedremo 12 fortunate che compiranno gli anni, e tra di loro c’è anche una centenaria!
Lancia Lambda, nel 2022 tra i compleanni il centenario dell’auto che ha rivoluzionato il mondo dell’automobile
Partiamo subito col botto con l’auto più vecchia che nel 2022 compirà gli anni: Lancia Lambda. Tra i compleanni del prossimo anno, la mitica Lancia è infatti la più longeva e spegnerà ben 100 candeline. Sembra impossibile pensare a vetture che abbiano addirittura 100 anni, ma questa Lancia è una centenaria di importanza vitale per il mondo dell’automobile.
Per i più giovani e meno appassionati di auto storiche, sarà sicuramente incredibile pensare a Lancia come ad una delle Case più importanti della storia dell’auto, casa di alcune delle più grandi innovazioni del mondo dei motori. E tutto è cominciato nel 1922, esattamente cent’anni fa, con la nascita della Lancia Lambda. Seguendo la nomenclatura delle lettere dell’alfabeto greco, la Lambda è forse la più importante auto italiana mai prodotta.
Come mai? Perché introdusse una soluzione che cambiò per sempre il mondo dell’auto: la scocca portante. Il telaio non era più separato dalla carrozzeria, come era stato ereditato dalle carrozze trainate da cavalli, ma ora la carrozzeria svolgeva anche un ruolo strutturale, come lo scafo di una nave. Questo permise alla Lambda di essere più leggera, più piacevole da guidare, più moderna e molto più compatta nelle linee, facendo a meno di quell’enorme telaio separato. In più, tra le altre innovazioni la Lambda portò al debutto i freni anteriori (prima di lei, solo le ruote posteriori erano dotate di freni) e le sospensioni indipendenti, su Lambda presenti all’anteriore. Grazie a Lambda, oggi, le automobili sono quelle che sono. Per questo, il suo centesimo compleanno è un’occasione da non perdere.
Alfa Romeo Giulia, i 60 anni della berlina “disegnata dal vento”
Rimaniamo in Italia per uno dei compleanni del 2022 più attesi, quello di un’auto amata da tutti gli appassionati del mondo, a prescindere dal campanilismo e dalle preferenze personali. Nel 2022, infatti, compie 60 anni la mitica Alfa Romeo Giulia, la piccola berlina della Casa milanese che rivoluzionò il mondo delle automobili sportive.
Nel 1962, infatti, la Alfa Romeo si trovò di fronte l’infausto compito di sostituire la Giulietta, la fidanzata d’Italia che dal 1955 convinse il pubblico che era possibile avere coniugare lo spazio di una berlina da famiglia con la sportività e il piacere di guida di un’auto sportiva. Sebbene la base meccanica fosse la stessa, la Giulia rivedeva il motore, il classico Bialbero Alfa Romeo, le sospensioni, ora a quadrilateri sovrapposti all’anteriore, e sfoggiava una carrozzeria più sicura con cellula abitativa rigida, linee moderne e grintose e un’ottima aerodinamica.
Il Cx era un rispettabilissimo valore di 0,34, davvero ottimo per l’epoca, che le permisero di diventare famosa con lo slogan “Giulia, l’auto disegnata dal vento”. Lanciata nel 1962 in versione 1300, superava anche di 40 km/h in velocità massima tutte le rivali dirette, e si guidava benissimo. Lanciata poi in versione coupé, spider e persino nella rarissima versione familiare Promiscua, la Giulia è una pietra miliare della storia di Alfa Romeo, e merita di essere celebrata tra i compleanni auto più importanti del 2022.
Nel 2022 festeggeremo il 60esimo compleanno dell’auto più costosa del mondo: Ferrari 250 GTO
Da una vettura venduta in oltre 500.000 esemplari passiamo ad una delle automobili più rare, costose e celebri dell’intero pianeta. Tra i compleanni celebri del 2022, infatti, ci sono auto che sono delle vere star: poche, però, si avvicinano all’aura divina della Ferrari 250 GTO, l’auto più famosa e costosa del mondo.
Nata 60 anni fa, nel 1962, la 250 GTO era il non plus ultra delle vetture da corsa di categoria GT, un’auto sviluppata esclusivamente per correre. Rispetto alla precedente (e bellissima) 250 SWB, infatti, la 250 GTO sfoggiava delle linee estreme, sviluppate dal battilastra preferito di Enzo Ferrari, Sergio Scaglietti, esclusivamente con uno scopo funzionale. Nonostante ciò, la Ferrari 250 GTO è un’auto incredibilmente bella, ma soprattutto velocissima. Il motore era il classico 3 litri V12 derivato dalla 250 Testa Rossa, capace di ben 300 CV a 7.500 giri, e grazie ad un peso inferiore ai 900 kg la 250 GTO era imbattibile in gara. Velocissima, ma allo stesso tempo agile e con un consumo di carburante “ridotto”, era l’auto perfetta per le gare di durata.
Nella sua carriera agonistica, tra il 1962 e il 1964, Ferrari 250 GTO ottenne 24 vittorie di classe e 8 vittorie assolute, tra cui spiccano anche due secondi posti assoluti alla 24 Ore di Le Mans. Dopo il ritiro dalle competizioni, però, la 250 GTO è poi diventata nuovamente celebre dopo gli anni ’80. Dopo il boom delle vetture classiche, infatti, la 250 GTO diventò subito una delle auto più ricercate dai collezionisti. Fu così che il suo valore passò da 2 milioni di dollari nel 1988 al valore attuale, che oscilla tra i 50 e i 60 milioni di dollari. Ad oggi, la Ferrari 250 GTO è l’auto più costosa al mondo, e detiene anche il record per il prezzo di vendita più alto mai registrato per un’auto: 48,05 milioni di dollari, nel 2018.
BMW Serie 5 E12, nel 2022 il compleanno dell’auto che cambiò il corso della Casa di Monaco
Per il quarto dei nostri compleanni di auto da festeggiare nel 2022 andiamo (temporaneamente) lontani dall’Italia per festeggiare i 50 anni della BMW Serie 5 E12. Per chi non conosce bene il brand tedesco, potrebbe sembrare un modello poco importante, “tanto ce ne sono state altre di Serie 5”. In realtà, la E12 del 1972 è stata la prima BMW ad introdurre la nomenclatura in Serie, e in generale la prima BMW moderna della storia della Casa.
Come vi abbiamo raccontato spesso in questi mesi, infatti, nel secondo Dopoguerra BMW era in grave crisi economica, ed era molto diversa dalla Casa che conosciamo oggi. Grazie alla Isetta, alla 700 e alle BMW della Neue Klasse, introdotte nel 1962, all’inizio degli anni ’70 la Casa di Monaco si riprese completamente. Per questo, c’era bisogno di un cambio di rotta epocale. Nuovo nome, nuovi motori, nuovo stile, puntando ancora di più su quelle caratteristiche peculiari che contribuirono alla risalita di BMW: motori di qualità assoluta, piacere di guida e qualità.
Nacque così la Serie 5 E12, la prima volta per molte cose che, oggi, troviamo scontate in una BMW. La E12 è stata la prima a chiamarsi Serie, come detto, ma è anche stata la prima ad utilizzare la nomenclatura a 3 cifre, con all’inizio il numero della Serie e poi i successivi due numeri a indicare la cilindrata del motore. Grazie alle linee di Paul Bracq, ai potenti motori compresi tra il 1.8 da 90 CV della 518 e il 3.5 sei cilindri in linea da 218 CV M535i, la Serie 5 fu un vero successo. In totale ne furono costruite oltre 720.000 unità, dando il via ad una tradizione che continua ancora oggi.
Mercedes 190 W201, la prima Baby Benz che ha cambiato la Casa della Stella
Rimaniamo in Germania ma andiamo avanti di 10 anni, con uno dei compleanni del 2022 più sottovalutati tra le auto di questa lista. Parliamo infatti dei 40 anni della Mercedes W201, conosciuta anche e soprattutto con il suo nome commerciale: 190. Dopo anni di discussioni e di ripensamenti, infatti, Mercedes decise di attaccare il mercato delle berline di media cilindrata, dove Alfa Romeo, BMW, Volvo e anche Audi stavano ottenendo ottimi risultati.
Dopo una vita di modelli di media o alta gamma, Mercedes decise di lanciare la sua prima berlina compatta, la W201 nota al grande pubblico come 190. Dotata di motori a 4 o 6 cilindri parchi e affidabilissimi, la 190 comprimeva tutte le caratteristiche di estrema qualità costruttiva, eleganza, raffinatezza e confort in un’auto di dimensioni piuttosto compatte.
La rivale di Serie 3, 80 e Alfetta debuttò nel 1982, e la linea di Bruno Sacco anticipava quella di un’altra icona della Casa della Stella, la W124. Rispetto alle altre auto della Stella, la 190 sfoggiava linee tese, più dinamiche e giovanili ma sempre, inconfondibilmente Mercedes. Leggera, robusta e completa, la 190 venne considerata un azzardo da alcuni dirigenti Mercedes-Benz, che però si ricredettero in fretta. Lo stabilimento di Sindelfingen ha infatti prodotto oltre 1,6 milioni di 190 tra il 1982 e il 1993, dando inizio alla storia di successo della Classe C.
Lancia 037, i 40 anni dell’ultima trazione posteriore Campionessa del Mondo rally
Dopo la Lambda, c’è ancora spazio per un’altra, indimenticabile Lancia, la 037. Nel 1982, infatti, il mondo dei rally sembrava ormai dominio della trazione integrale, introdotta da Audi con la sua quattro nel 1981. Tutti stavano sviluppando un sistema di trazione integrale per la loro prossima vettura per il Campionato Mondiale Rally. Tutti, tranne Lancia. La Casa di Borgo San Paolo infatti progettò quella che è passata alla storia come l’ultima auto a trazione posteriore a vincere un Campionato del Mondo Rally, la leggendaria Lancia 037.
Nota anche con il nome ufficiale di Lancia Rally 037, la vettura della Squadra Corse Lancia prendeva ispirazione dalla Lancia Beta Montecarlo Turbo per le gare in pista, e dalla Lancia Stratos degli anni ’70. La ricetta era semplice, sulla carta. Motore centrale, trazione posteriore, leggera, potente e cattiva. Sviluppata in collaborazione con Abarth da alcuni dei migliori ingegneri dell’epoca come Sergio Limone, la 037 ebbe bisogno di una stagione 1982 di apprendistato.
Nel 1983, però, dopo la vittoria del Campionato Piloti e Marche della Audi quattro l’anno precedente, la 037 rispose. E lo fece con la vittoria del Campionato del Mondo Rally Marche, l’ultimo detenuto da una vettura a due ruote motrici. La 037, grazie al suo coraggio di sfidare i colossi del mondo dell’auto con la forza delle idee, è una delle auto da corsa italiane più amate.
L’ultima di Enzo nel 2022 compie 35 anni: la leggendaria Ferrari F40
Abbiamo finora visto tutte automobili che festeggiano un compleanno in cifra tonda. Tutte, fino ad ora. Nel 2022 infatti ci sarà spazio per uno dei compleanni più attesi nel mondo dell’auto, quello di una vettura che è diventata leggenda: Ferrari F40. La F40 non è leggenda solo perché è stata realizzata da un grande Ingegnere come Nicola Materazzi, o perché è stata per anni l’auto più veloce del mondo. La F40 è un mito anche, e soprattutto, poiché è stata l’ultima vettura approvata da Enzo Ferrari in persona.
Il Drake, infatti, diede la sua approvazione per la F40 nel 1987, per poi morire all’età di 90 anni nel 1988. E l’auto che approvò per ultima è anche una delle più incredibili. Disegnata per essere il più veloce possibile, ha una carrozzeria in kevlar e fibra di vetro, i finestrini e il lunotto in Plexiglass e gli interni incredibilmente spogli. Il motore è poi un 2.9 V8 biturbo, l’ultima Ferrari Turbo fino al 2014, capace di 478 CV e 577 Nm di coppia. Il cambio è, ovviamente, manuale a 5 marce, e il peso è ridottissimo, di 1.155 kg.
Nata per il quarantesimo compleanno della Scuderia Ferrari, nata nel 1947, la F40 diventò nel 1987 l’auto più veloce del mondo grazie ai 324 km/h di velocità massima. Doveva essere prodotta in soli 400 esemplari, che ben presto sono arrivati a 500, poi, 1.000 per poi attestarsi a ben 1.337 esemplari prodotti, più di qualsiasi altra Ferrari “speciale”. Ma lei, tra le edizioni limitate, è la più speciale di tutte.
Oro nel vano motore, cambio manuale e volante centrale: nel 2022 il 30esimo compleanno dell’auto più folle degli anni ’90, McLaren F1
Dall’auto più veloce del mondo per circa un paio d’anni arriviamo a colei che ha mantenuto il record per oltre 10 anni. Nel 2022 festeggeremo i 30 anni di un inno a tutto ciò che un vero appassionato di motori ama: la McLaren F1. Realizzata da un genio del mondo dell’auto come Gordon Murray, la McLaren F1 è ciò che più si avvicina ad un’auto perfetta.
Il motore è un V12 da 6 litri di origine BMW, rigorosamente aspirato e capace di 627 CV e 650 Nm di coppia. L’auto è quindi potente, è aspirata e ha un cambio manuale, un precisissimo 6 marce. Il posto di guida è centrale, la visibilità è perfetta e ci sono 3 posti, quindi è anche pratica. Non ci sono controllo di trazione, ABS o altri aiuti alla guida, e il peso è ridottissimo. McLaren F1 pesa infatti poco più di 1.100 kg, e per risparmiare peso ha soluzioni tecniche incredibili.
La più famosa (e folle) è senza dubbio l’uso di fogli d’oro 24 carati come scudi termici nel vano motore: l’oro è leggerissimo ed è un ottimo isolante termico. Di certo, però, non costa poco. Nonostante il prezzo esorbitante, 109 McLaren F1 furono costruite, e fino all’arrivo della Bugatti Veyron nel 2005 fu l’auto più veloce del mondo. Sul circuito dell’Ehra-Lessien, in Germania, ha raggiunto i 386,4 km/h. Il tutto, senza airbag e ABS.
Dodge Viper, l’erede moderna della Cobra: i 30 anni del mostro V10
Da un’auto folle ad un’altra pazza vettura, che nel 2022 compie, incredibilmente, 30 anni. Nel 1992, infatti, ci furono diverse auto pazze. Alla folle ma tecnologicissima McLaren F1, dal Michigan arrivò un’auto che si ispirava più ad un Dragster o ad una Hot Rod americana che ad una Formula 1. Nel 1992 infatti Chrysler decise di lanciare un’auto sportiva pura e leggera, senza fronzoli, la Dodge Viper.
Per questo la vettura, che dichiarava i suoi intenti fin dal nome, Viper, era priva di aria condizionata e di finestrini convenzionali. Insieme al tetto in tela, infatti, i finestrini erano in plastica e assicurati all’auto con delle cerniere. In più, era priva di maniglie esterne: per entrare con l’auto chiusa bisognava usare… l’ingegno. Nonostante sulla carta dovesse essere una sportiva pura e leggera, gli americani si fecero prendere la mano col motore.
Grazie all’aiuto di Lamborghini, che all’inizio degli anni ’90 era controllata da Chrysler e Dodge, Viper guadagnò una versione alleggerita e modificata di un motore piccolino, un… 8.0 V10. Si, avete letto bene: 8 litri a 10 cilindri. Capace di 400 CV, pesava oltre 300 kg, e faceva arrivare Viper a superare i 1.400 kg. Nonostante questo, però, Viper era velocissima, con uno 0-100 coperto in 4,2 secondi, ma soprattutto era difficilissima da guidare. Senza ABS, ESP e persino senza Airbag nella prima versione, la Viper prima serie, e tutte le serie successive, erano delle vere selvagge, degne eredi della AC Cobra.
Il compleanno dell’auto che ha cambiato tutto: nel 2022 Toyota Prius festeggia 25 anni
Dopo vetture con 8 litri di cilindrata e oro nel vano motore, il 2022 sarà il momento per festeggiare il compleanno di un’auto che ha cambiato il mondo, Toyota Prius. Sebbene infatti in Italia la Prius sia arrivata solo nel terzo millennio, la prima generazione di Toyota Prius è datata 1997, ben 25 anni fa.
Un po’ come per altre vetture di questa lista, la Prius non ha bisogno di presentazioni: la berlina a due volumi di casa Toyota è, semplicemente, la prima automobile con sistema ibrido della storia. Dotata di un motore 1.5 a benzina da 58 CV e da un motore elettrico da 40 CV, la Prius vide la luce nel dicembre del 1997, e da quel momento ha davvero fatto scuola.
Prima vettura di grande produzione dotata di un sistema ibrido benzina-elettrico, la generazione XW10 è stata una pioniera. Dotata di un’estetica molto meno audace di quella per cui oggi è (anche) famosa, la prima Prius dimostrò i vantaggi di una mobilità ibrida. Bassi consumi, un buon piacere di guida e un’affidabilità a prova di bomba: la prima Prius è una delle auto più importanti della storia recente dell’auto.
Nel nome del Drake: i 20 anni della meravigliosa Ferrari Enzo
La penultima auto della nostra carrellata di compleanni è la terza Ferrari in lista. Tra le auto del Cavallino di oggi, però, è probabilmente quella che i più giovani tra voi conoscono meglio: la Ferrari Enzo. Dedicata, com’è intuibile, al leggendario fondatore della Casa di Maranello, la Enzo è un’automobile clamorosa.
Con lei, Ferrari ha alzato ulteriormente l’asticella. Con la Enzo, infatti, ha debuttato il V12 aspirato F140 che ancora oggi fa sognare tutti gli appassionati. Nella sua prima iterazione, ha una cilindrata di 6 litri e eroga 660 CV, il cambio è un manuale automatizzato a 6 marce, e telaio e carrozzeria sono interamente in fibra di carbonio. Per la Enzo, Ferrari ha usato tutte le competenze imparate in Formula 1, e Pininfarina le ha vestite con una linea senza tempo.
Capace di scattare da 0 a 100 km/h in 3,65 secondi, da 0 a 200 km/h in meno di 10 e di superare i 350 km/h, la Enzo è una vettura incredibile. Leggerissima, velocissima, bellissima e con un valore che supera di slancio i 2 milioni di euro, la Ferrari Enzo è una splendida ventenne.
Da lei tutto è iniziato: il 20esimo compleanno dell’auto che ha sdoganato i SUV, Porsche Cayenne
Ma non è l’unica ventenne che festeggeremo in questo 2022. Seppur molto meno estrema, speciale e tecnologica, tra i compleanni di auto importanti del 2022 c’è un’auto che ha contribuito a creare il trend degli ultimi 20 anni, quello dei SUV. Non è un segreto infatti che una delle più grandi artefici del successo dei SUV è stata la prima generazione di Porsche Cayenne. La Casa di Zuffenhausen, proveniente da un difficile decennio negli anni ’90, decise all’inizio del nuovo millennio di osare. Collaborò così con la cugina Volkswagen per creare un SUV di grandi dimensioni, come andava di moda allora.
Dalla piattaforma che diede i natali anche a VW Touareg, Porsche realizzò un SUV spazioso, comodo e ben fatto, ma capace di guidarsi proprio come una vera Porsche. Dotato di motori V6 o V8, da 250 a ben 450 CV, Cayenne univa qualità e spazio ad una guida da autovettura. E per un’auto da quasi 5 metri, col baricentro alto e che facilmente superava i 2.000 kg, è stato un vero successo.
Da quella prima generazione sono nate poi decine di rivali, e il pubblico capì anche grazie a lei che i SUV non erano solo attraenti, ma anche validi e pratici. Grazie a Cayenne, il SUV diventò uno status symbol, un must have per chi cercava una nuova auto. Dopo Cayenne, i SUV cominciarono a spopolare, per poi arrivare ad oggi, dove oltre la metà del mercato è fatta da SUV. Una vera game changer, con la cavallina sul cofano.
Quale sarà l’auto di cui attendi il compleanno maggiormente nel 2022?
E con il grande fuoristrada tedesco, si chiude la nostra carrellata di 12 compleanni di auto che festeggeremo nel 2022. Come diciamo sempre, la storia è fondamentale per poter capire il presente e il futuro. Per questo, durante il 2022 ci sarà spazio per degli approfondimenti su ognuna di queste auto, per capire cosa le renda così speciale. Siete pronti a conoscere queste 12 incredibili vetture? Non vi resta che seguire techprincess e Auto for Dummies anche l’anno prossimo! Noi ci vediamo venerdì con un’altra puntata della rubrica più invidiata (forse) del Web. E, ovviamente, Buon Natale! Ciaoo!
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Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API