Dopo qualche ora passata nel mezzo dei disastri nucleari, siamo pronti a parlarvi di Chernobylite nella nostra recensione. Il titolo è di base uno sparatutto in prima persona che, però, racchiude altre categorie, per dare vita a un mix interessante. All’interno del gioco, avrete a che fare con ambientazioni suggestive e malinconiche che metteranno in risalto un mondo devastato dal disastro nucleare. Oltre al suggestivo scenario, farà breccia nel nostro anche una storia ben congeniata ricca di scelte e decisione da prendere. Vestiremo i panni di un ex fisico nucleare lavoratore della centrale di Chernobyl alle prese con particolari apparizioni. Siete curiosi di saperne di più? Siamo pronti a raccontarvi tutti i dettagli.
Chernobylite recensione: non solo uno sparatutto
La prima cosa che abbiamo notato durante la recensione di Chernobylite è il variegato mix di generi che lo compone. Di base, infatti, il titolo dovrebbe essere classificato come uno sparatutto in prima persona, ma, in realtà, non è l’unica cosa che noteremo. Anzi, sebbene sia pur vero che partiremo con il “fucile in mano”, in realtà, potremo tranquillamente proseguire per la narrazione senza tuffarci mai nel vivo di uno scontro a fuoco. Chiaramente, vista la mia passione per il genere degli FPS, non è stato il nostro caso, ma sappiate di poter intraprendere questo viaggio anche senza sparare un colpo.
Dunque, oltre a sparare, che cosa possiamo fare? Sostanzialmente, il gioco ci offre anche una componentistica survival, composta principalmente dalla raccolta risorse, costruzione di basi e miglioramento delle stesse. Queste saranno il nostro punto di appoggio, la nostra sede di ristoro e il nostro punto di upgrade. La loro gestione sarà in tutto e per tutto simile a un vero e proprio sandbox survival. Dalla costruzione dei “giardini botanici”, alla realizzazione di pareti “porta fucili”.
Chernobylite, però, è anche un gioco RPG; in quale senso? In quello delle scelte. Ebbene, sin dai primi momenti di gioco, il nostro protagonista dovrà compiere delle scelte che influenzeranno il corso della narrazione. Ogni nostra decisione avrà dei risvolti, più o meno importanti, sulla trama di gioco. Ogni nostra azione può essere parte di una scelta narrativa, anche l’uccisione di alcuni personaggi. Dunque, state attenti a quello che fate: ammazzare qualcuno a sangue freddo potrebbe rivelarsi una scelta un po’ azzardata, e noi lo sappiamo bene! A differenza di qualche gioco RPG, però, è importante sapere che, in ogni momento, potete decidere di cambiare la vostra strategia. Come rimediare a uno sbaglio? Perché farlo? Perché niente è definitivo.
Non abbiate paura di sbagliare
La caratteristica chiave risiede proprio nel titolo che cela la presenza di una sostanza in grado di cambiare le sorti e modificare lo spazio-tempo. In sostanza, durante il gameplay, potremo fare uso di una sostanza, Chernobylite, in grado di generare dei wormhole. In questo modo, quindi, potremo non solo spostarci in maniera spaziale e raggiungere altri luoghi, ma anche temporale per rivivere alcuni ricordi. Tutto questo ci viene offerto come un sogno onirico, nel quale ci risveglieremo anche in ogni occasione che segue una morte accidentale.
Si tratta di una scelta di gioco particolare, ma decisamente interessante. Tante sono le dinamiche da affrontare e, per questo, la possibilità di poter cambiare determinate azioni è una manna dal cielo. Il gameplay, in questo senso, è ambizioso e anche poco comune.
In Chernobylite facciamo un po’ di tutto
Durante la recensione di Chernobylite, abbiamo affrontato diverse missioni e abbiamo preparato le nostre risorse. La scelta di gioco è vasta e variegata: possiamo decidere di affrontare semplicemente le missioni principali, seguendo la storia che ci viene offerta. Allo stesso modo, possiamo migliorare la nostra base, cucinare, coltivare e ricercare indizi. Il gioco ci lascia una libera scelta nella gestione della narrazione e degli eventi. Non ci fermiamo alla sola storia principale, ma ricerchiamo anche indizi per l’ampliamento delle conoscenze in background.
La scenografia, poi, gioca un ruolo fondamentale: l’ambiente è ricreato alla perfezione. Osservando la scena ci sembra veramente di essere in mezzo a Chernobyl e alla sua devastazione. La creazione del luogo è decisamente curata e dettagliata: si percepisce chiaramente un clima di devastazione e distruzione, davvero molto suggestivo. L’unico vero problema di questi ambienti è la quantità di elementi al loro interno: per quanto curate, infatti, non troviamo molto se non indizi e risorse e qualche IA non sempre “sul pezzo”.
Nell’ambientazione, poi, troviamo gli stalker che rappresentano una parte importante del gameplay. Semplicemente, però, staranno lì ad aspettarci per darci informazioni, senza fare niente di più.
Molti approcci e modi di vivere la storia
Come accennato in apertura alla nostra recensione, Chernobylite può essere vissuto in molti modi. Possiamo tuffarci sparando a ogni cosa che si muove, oppure possiamo affrontare il tutto in maniera più stealth. In questo caso starà a noi costruire armi con silenziatori e diventare maestri delle uccisioni furtive. Tutto funziona anche in questo modo, sebbene non sia possibile nascondere i corpi e questo rende un po’ più difficoltoso tale approccio. In ogni caso, però, lo stile furtivo non è esattamente nelle mie corde, quindi mi sono focalizzata più sulla parte sparatutto.
Il combat system non è male, ma affrontarlo vuol dire proprio stare in mezzo alla mischia. Non ci sono grosse meccaniche in questo senso. Non possiamo nasconderci, o farci scudo con gli oggetti, semplicemente dobbiamo aprire il fuoco e sparare. Le hitbox non sono malvagie e non è stato complesso affrontare l’IA.
Un altro interessante passo che si compie durante il gameplay di Chernobylite è la costituzione del team. Durante la narrazione possiamo reclutare fino a cinque membri, tutti diversi e con storie particolari da raccontare. Sono tutte molto belle e consolidate e danno un grosso peso alla narrazione, rendendo il tutto decisamente corposo. La costituzione della squadra è importante non solo all’inizio, ma è fondamentale anche mantenere il morale alto di ogni membro. In questo caso subentrano le componentistiche survival, come la gestione dell’alimentazione e delle conversazioni. La componentistica survival si vede maggiormente in queste situazioni e, forse, meno nel combattimento vero e proprio. I mostri che affrontiamo non sono così tanti e non rappresentano una minaccia così forte.
Chernobylite recensione: ci ha convinto?
Chernobylite è un titolo sicuramente interessante, ricco di punti e spunti e abbastanza variegato. La parte più incisiva risiede nella scenografia, dettagliata e curata con attenzione. Ottima anche la parte narrativa, in particolare quella legata al racconto dei personaggi che recluteremo. Ho utilizzato la lingua russa con i sottotitoli e devo dire di non aver avuto problemi, anzi, credo che così il coinvolgimento fosse ancora migliore. Il sistema di shooting non è malvagio e funziona bene anche la gestione di scelte e decisioni.
Pecca forse l’IA, sia nemica che amica, che rimane sempre un po’ troppo sulle sue. Un gioco certamente da provare, migliorabile in alcuni tratti, ma assolutamente godibile.
Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
Da non perdere questa settimana su Techprincess
🎮 Che impatto avranno le elezioni americane sui videogiochi?
🚘 I gadget più strani delle case automobilistiche
🇨🇳 Un gruppo di ricercatori cinesi ha sviluppato un modello di IA per uso militare basato su Llama di Meta
🔍 ChatGPT si aggiorna e ora naviga sul web
Ma lo sai che abbiamo un sacco di newsletter?
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!