Più che uno strumento, ormai un’estensione del nostro corpo: lo smartphone. Per scelta o per necessità viene sostituito in tempi sempre minori dai modelli più recenti e potenti. Siete proprio sicuri di fare questa scelta in modo ponderato, in base all’uso che ne farete, o prevalgono le invadenti offerte piene di termini quali “Ultra, Max e Plus”? Sei un neofita tecnologico o un nerd “smanettone”?
Oggi ti offriamo una pratica guida all’acquisto da tenere sotto mano la prossima volta che metterai mano al portafogli e, dunque, quando ti domanderai come scegliere lo smartphone più adatto alle tue esigenze.
Fasce di prezzo
Iniziamo con il fornire un’indicazione di massima sul prezzo d’acquisto. Indicativamente possiamo classificare gli smartphone in tre fasce:
- bassa: sotto i 200€
- media: tra 250 e 500€
- alta: sopra i 500€
Molti potranno non essere d’accordo su questa prima divisione. Tuttavia rapportando i top di gamma delle marche più famose (1000/1200€) con un buon comparto hardware per le esigenze di un utente medio (intorno ai 250€) non andiamo molto lontani da una visione più oggettiva dei costi.
Ci sentiamo quindi di riservare prodotti sopra i 500€ alle esigenze lavorative o personali di un certo livello. Se siete poi giocatori accaniti appassionati del mobile gaming niente da dire; probabilmente necessitate anche voi di un top di gamma.
Consiglio
Per chi invece, sia per disponibilità sia per il poco interesse, punta a qualcosa di economico ricordiamo che, nonostante le numerose offerte, un hardware di fascia bassa viene saturato sempre più velocemente da tutte le app installate. Infatti, anche se poche in numero, le dimensioni in seguito agli aggiornamenti possono causare problemi alla memoria e alle prestazioni finali.
Consigliamo quindi di spendere qualcosa in più invece che trovarsi a cambiare telefono dopo poco. Un buon compromesso, intorno ai 250€, dovrebbe garantirvi un’esperienza ed un’usabilità decente per almeno un paio di anni.
Prestazioni
Iniziamo ad entrare nel dettaglio dei componenti principali. Quello che influisce principalmente sulla fluidità e il multy-tasking (capacità di fare più cose contemporaneamente) è il cuore del nostro smartphone: CPU e RAM.
L’utente medio non presta così tanta attenzione alle caratteristiche di queste componenti; pensa piuttosto ai megapixel della fotocamera. Badate bene che per un investimento soddisfacente e duraturo queste informazioni sono fondamentali.
- CPU: il cervello che si occupa di elaborare tutti i dati. Entrare nel dettaglio qui diventa complicato. Ci limitiamo a consigliarvi di prestare attenzione alla frequenza del processore (quanto velocemente elabora i dati) ed il numero di core da cui è composta l’unità ( da quanti “sotto-cervelletti” è composto il processore).
La frequenza si aggira mediamente intorno ai 2 GHz; quindi, a parità di prezzo, un telefono con una frequenza di 2,3 Ghz sarà generalmente più veloce di uno con un processore da 1,6 GHZ. Per quanto riguarda i core il numero di unità è in genere 2,4 o 8. Quindi “più core” è meglio di “meno core” a parità di frequenza; - RAM: è un tipo particolare di memoria presente in tutti i calcolatori. A differenza della memoria vera e propria, che analizzeremo successivamente, la RAM funge da magazzino temporaneo per i dati elaborati dal processore. Se aprite ad esempio la pagina Techprincess di Facebook e vi arriva un messaggio su Whatsapp, subito dopo aver risposto noterete che la bellissima pagina social è ancora lì per essere letta, senza bisogno di riaprire l’applicazione e cercarla.
E’ merito della RAM che ha stoccato temporaneamente tutti i dati (immagini, testo, ecc…) per renderli disponibili nell’immediato. Comunemente uno smartphone possiede dai 2GB agli 8GB. Difficilmente saliamo sopra i 4GB per la fascia media. Capendo quindi l’importanza di questo componente vi consigliamo non scendere sotto quest’ultimo valore;
Memoria
Parola amatissima da tutti gli acquirenti, rappresenta effettivamente la capacità del telefono di immagazzinare dati (non temporanei come per la RAM). Che siano essi applicazioni, foto, musica o documenti; tanta memoria c’è nel telefono tanto più potrete salvare. I valori in gigabyte sono sempre potenze di 2, quindi: 8, 16, 32, 64, 128… La fascia media in questo caso si attesta a 16/32 GB.
Possiamo distinguere tra due tipi memoria: memoria interna (fissa) e memoria espandibile (movibile). La prima rappresenta l’hardware montato di fabbrica all’interno del dispositivo, la seconda una memoria rimovibile – avrete sicuramente sentito parlare di microSD – solitamente acquistata a parte. C’è un limite per il telefono alla memoria espandibile, solitamente alto (es. 128 GB).
Come esempio, un modello di qualche anno fa – Asus Zenfone 2 Laser – aveva di serie una memoria interna da 16 GB ed una memoria espandibile fino a 128 GB. È possibile acquistare una scheda microSD da inserire nella sede apposita per aumentare lo spazio dati a disposizione (ad esempio una memoria da 64 GB è un buon compromesso quantità/prezzo).
Così facendo la memoria totale è 16+64=80 GB.
Consiglio
È fondamentale notare che vi è una discreta differenza in termini di velocità tra le due memorie. In termini spicci: la memoria interna è più veloce di quella rimovibile. Cosa vuol dire veloce? Una memoria può essere scritta o letta. Di conseguenza il tempo che il processore impiega a leggere un file o a scriverlo produrrà una velocità di lettura e una di scrittura.
Se i vostri dati sono fotografie e canzoni, la memoria esterna è quella più adatta per salvarli. Se parliamo di app il discorso cambia: le applicazioni sono elaborate in modo più continuo (pensate ad un gioco online o allo streaming); ci deve essere una buona velocità di lettura/scrittura per far funzionare le cose. Per un file statico, come un immagine o un brano, non è così importante essere letto/scritto molto velocemente. Per rimanere in tema: la RAM è un tipo di memoria estremamente veloce in confronto a tutte le altre.
Riassumendo il discorso:
- memoria interna: è molto veloce, adatta al salvataggio di tutte le app ed i giochi;
- memoria rimovibile: è più lenta, adatta a tutti i file come foto, canzoni, documenti;
Tenete conto di questo quando cercherete la memoria tra le caratteristiche.
Sistema Operativo
“L’applicazione” che necessità più di tutte di essere letta e scritta velocemente è senz’altro il sistema operativo (abbreviato S.O.). Esso è la struttura software che gestisce tutto il telefono; possiamo vederlo come un insieme di istruzioni che dicono al dispositivo cosa fare. Ad esempio, nel caso in cui venga selezionata l’icona con l’ingranaggio posizionata nel menù, si deve aprire la pagina delle impostazioni. I principali sistemi utilizzati sugli smartphone sono iOS di Apple e Android.
Ci sono forum interi che confrontano l’uno e l’altro, non entreremo quindi nel dettaglio delle differenze. Dalla gestione del sistema all’aspetto grafico, alcuni utenti si troveranno meglio con uno dei due; da notare solo che Android è un software open-source (quindi libero di essere copiato e modificato a piacimento, ad esempio dai vari brand che personalizzeranno di fabbrica i propri dispositivi), iOS no.
Fotocamera
Che dire, una delle caratteristiche più amate dai possessori di smartphone. Immortalare istantaneamente tramite foto e video la propria giornata è diventato fondamentale. Averle a disposizione in ogni momento su un (più o meno) piccolo schermo tascabile per mostrarle e condividerle fa ormai parte della quotidianità.
Forse questa concezione un po’ ostentata tende a sopravvalutare la fotocamera, a discapito di altri dettagli alquanto importanti. Certo, chi ha come esigenza quella di fare molti scatti al giorno ha il pieno diritto di considerare tale parametro al pari di RAM o memoria. Prendo come esempio un architetto che, visitando spesso cantieri, deve fare dei report sullo stato di avanzamento dei lavori; oppure, come farebbe lo staff di Techprincess a postare foto e storie super interessanti sulla sua pagina Instagram?
Tornando alla guida, c’è ben altro da guardare nella scelta della fotocamera, a parte i mega-pixel. Anche non trattandosi di una reflex, i sensori fotografici dei cellulari sono arrivati ad un ottimo livello tecnologico. Gli “espertissimi” controlleranno il modello di sensore fotografico montato all’interno del dispositivo; noi ci semplifichiamo la vita con le caratteristiche essenziali da considerare:
- fotocamera singola/doppia: gli ultimi modelli possiedono anche due fotocamere posteriori. Spesso la seconda è grandangolare (cattura una porzione di immagine maggiore), caratteristica molto utile;
- sensore e pixel: sfatiamo una volta per tutte questo trucchetto di marketing: il sensore impressionato dalla luce produce tanti punti digitali detti pixel. Tuttavia è sbagliata l’uguaglianza “tanti megapixel = foto migliori”. Un sensore con più mega-pixel di un altro produce solo foto più grandi, a parità di tecnologia e dimensioni del sensore. E’ invece vero che un sensore più grande, a parità di megapixel, produrrà un immagine di qualità maggiore.
- stabilizzatore: sistema che permette di ridurre il disturbo nella foto dovuto al tremolio delle mani
- apertura del diaframma: più il valore è basso più il sensore è in grado di ricevere luce senza illuminare digitalmente la foto (valori inferiori a f/2, si indica così l’apertura, sono ottimi per scatti con poca luce).
- Video e frame-rate: sono forse il dettaglio più esplicitato del comparto fotografico. In ordine di risoluzione (dal più brutto al più bello): HD<FullHD<UltraHD(4K). L’ordine si inverte per quanto riguarda il “peso” dei file originati in termini di megabyte.
Batteria
Tasto dolente degli ultimi anni; un annoso problema comune, specie tra i più giovani e smanettoni. La capacità di immagazzinare energia di una batteria si traduce in una misura di carica elettrica: gli Ampere-ora (Ah). Valori tipici di un telefono di fascia media si attestano ormai sui 3000 mAh.
Dispositivo fisico a parte, la batteria viene consumata più o meno velocemente anche grazie ad una peggiore o migliore gestione da parte del sistema operativo (e quindi anche delle altre componenti hardware). E’ per questo motivo che alcuni telefoni di fascia alta non si discostano così tanto dai 3000 mAh; semplicemente sono costruiti ad-hoc per funzionare al meglio senza consumare eccessivamente. Per questioni di peso e dimensioni le batterie non superano solitamente i 5000 mAh.
Consiglio
Il tempo di vita di una batteria agli ioni di litio, modello più diffuso in ambito smartphone, è limitato nel tempo. Dipendentemente dalla qualità del prodotto il numero di cicli di carica/scarica è determinato; la durata di una carica dopo ogni ciclo diminuisce con il tempo. Con un utilizzo quotidiano è molto difficile che una batteria da 3000 mAh dopo 2 anni arrivi a fine giornata. Consigliamo quindi di prendere in considerazione l’ipotesi di una sostituzione con un ricambio di qualità.
Display
Normalmente si è attratti dalla dicitura “pollici” della sezione display. I più grandi arrivano fino a 6 pollici (dopo diventano sostanzialmente tablet), i più piccoli scendono difficilmente sotto i 4. La dimensione dello schermo va ponderata all’esigenza, spesso allo sfizio, di avere un’ampia superficie a disposizione per riprodurre video, foto o qualsiasi tipo di dato.
Se siete assidui frequentatori del canale Youtube di Techprincess potrete vedere le nostre recensioni ancora più in grande. Analizziamo i parametri utilizzati confrontandoli nei due principali modelli di schermo:
- tecnologia LCD IPS: sulla maggior parte degli smartphone, offrono un maggior angolo visivo e un’ottima riproduzione dei colori. Per contro consumano di più, hanno contrasti peggiori e neri meno profondi;
- tecnologia AMOLED: principalmente sui samsung, sono più costosi. Consumano meno degli IPS, i neri sono ottimi assieme al contrasto;
*display curvi: bellissimi da vedere e anche molto costosi (un ricambio può venire a costare da solo centinaia di euro);
Connessioni
Essendo sempre online e voracissimi di Giga nei confronti dei nostri operatori, non possiamo lasciarci scappare il 4G direttamente nel titolo dello smartphone. Mancante su alcuni dispositivi di fascia bassa, permette di raggiungere alte velocità in download e upload. Da tenere in considerazione la banda effettiva resa disponibile dal proprio operatore telefonico e la tecnologia rete dello smartphone; spesso notiamo la sigla LTE anziché 4G (la prima delle due è meno veloce).
Passando al Wi-fi la dicitura che troverete nella scheda caratteristiche sarà del tipo “WLAN 802.11 a/b/g/n/ac”. L’unica cosa da ricordare è che più lettere sono incluse in questa sigla, meglio è. L’ “ac” rappresenta l’ultimo standard tecnologico in termini di velocità di connessione; alcuni modelli più datati non avranno a disposizione “n” o “ac”, passando dagli 800 Mbit/s fino anche a 54 Mbit/s. In base a questo potrete sfruttare al meglio la potenza della vostra linea fissa, magari con la fibra installata
photo credit: tuttoandroid.netIl Bluetooth è essenziale e presente su praticamente tutti gli smartphone. Permette di collegare cuffie e speaker entro un raggio dell’ordine di 10 metri; sempre più spesso questa connessione viene sostituita con il più veloce Wi-fi (anche se con la versione bluetooth 4.0 siamo arrivati ai 24 Mbps di per il trasferimento dati). Non andate quindi a cercare standard inferiori se sapete di utilizzare questa tipologia di collegamento.
Design e altre caratteristiche
Ciò che rende appetibile uno smartphone sono anche i “piccoli dettagli” presenti nella scheda tecnica. Partiamo dall’estetica: essendo un oggetto di uso quotidiano, anche l’occhio vuole la sua parte.
Una scocca in alluminio, lucida e ben rifinita fa sicuramente un’altro effetto rispetto ad una più “plasticosa”; la qualità costruttiva esterna è immediata al tatto. Spigoli arrotondati, buon feedback dei tasti fisici, tasti virtuali retro-illuminati e con una buona vibrazione contribuiscono a creare un prodotto di livello.
Altri particolari che possiamo trovare o meno sui nostri smartphone sono:
- alloggio dual-SIM: molto utile se avete due differenti numeri (ad esempio un privato ed uno aziendale). Attenzione al fatto che, molto spesso, l’utilizzo della seconda sim esclude quello della micro-SD;
- sensore impronte digitale: se di buona qualità, permette un veloce sblocco del dispositivo;
- NFC: piccolo circuito di prossimità che permette l’interazione dello smartphone svariati tipi di sistemi (pagamenti elettronici, connessioni bluetooth istantanee, trasferimento di file e perfino caricamento della batteria);
Insomma, ora avete tutti i dettagli per affrontare la scheda tecnica di uno smartphone o almeno il foglio illustrativo che lo presenta in un qualsiasi centro commerciale! Stando attenti ai nostri consigli e bilanciandoli con le vostre necessità, fare sicuramente un acquisto ottimo e durevole nel tempo.
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