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Il progetto FATA – From Awarness to Action e il problema della contraffazione online

FATA – From Awarness to Action. È questo il nome del progetto nato per studiare le nuove forme e modi operandi legati alla contraffazione online e per promuovere nuove iniziative e strumenti per aumentare l’efficacia delle azioni di contrasto.

La contraffazione online: una minaccia emergente che continua a crescere

progetto fata tech princess

Il fenomeno della contraffazione online, complice anche la pandemia e la crescita esponenziale dell’e-commerce, continua ad aumentare sempre di più. Sfortunatamente di questo fenomeno, al momento, si sa ancora molto poco. Per cercare quindi di rendere gli utenti più consapevole e per aiutarli a tutelarsi è nato il già citato progetto FATA – From Awareness to Action.

Questa iniziativa, realizzata da Crime&tech – Università Cattolica del Sacro Cuore e dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale – Ministero dell’Interno, con il supporto di Amazon, nasce dalla collaborazione tra mondo della ricerca, autorità pubbliche e settore privato, con l’obiettivo, come anticipato, di analizzare la contraffazione online e promuovere nuove iniziative e strumenti per aumentare l’efficacia delle azioni di contrasto.

Ad accompagnare il progetto troviamo un report, firmato da Amazon e basato sull’analisi di numerosi casi studio a livello nazionale e internazionale, insieme ad interviste con i principali stakeholder del settore pubblico e privato.

Il documento, presentato all’evento e scaricabile sul sito ufficiale, spiega come l’e-commerce si stia espandendo anche se, ad oggi, il canale di vendita tradizionale è quello prediletto per lo smercio di prodotti contraffatti. L’incidenza delle vendite online, rispetto a quelle normali, infatti è di circa il 10%.
Una percentuale apparentemente ridotta ma sufficiente a preoccupare il colosso dell’e-commerce.

A spiegarlo nel corso dell’evento di presentazione è stata Bianca Maria Martinelli, Senior Director Corporate Strategy and Policy presso Amazon. Martinelli infatti ha evidenziato come il fenomeno della contraffazione online sia ancora poco conosciuto, cosa che mette in difficoltà grandi aziende e forze dell’ordine.

In che modo agiscono i contraffattori e attraverso quali piattaforme?

Al momento il progetto e i suoi esponenti hanno evidenziato alcuni strumenti utilizzati dai contraffattori; in particolare viene sottolineata l’importanza, ma anche la fragilità, dei social network che giocano un ruolo di estrema importanza nella vendita di prodotti contraffatti.

Oltre ai soggetti coinvolti nel confezionamento e produzione di ‘falsi’, il report sottolinea la partecipazione di nuovi attori criminali. Tra di essi troviamo influencer, “broker” che aiutano i criminali nello sviluppo e nella gestione di servizi informatici ma anche gruppi di criminalità organizzata.

Il report evidenzia anche che oggi i contraffattori utilizzano diversi canali online, spesso connessi tra di loro, per pubblicizzare e vendere i loro prodotti. Tra i canali più utilizzati troviamo i social network, siti fraudolenti (ovvero siti cloni), marketplace poco sicuri e non rintracciabili ma anche chat di gioco.

Sembra che i social più utilizzati siano Instagram e TikTok. Si stima che sulla prima piattaforma, negli ultimi due anni, siano stati chiusi 60 mila account; sulla seconda piattaforma, invece, gli hashtag di prodotti contraffatti hanno ricevuto 100 milioni di visualizzazioni.

Si è inoltre evidenziata un’affinità tra contraffazione online e altri reati. Oltre a vendere prodotti contraffatti, spesso ci sono furti d’identità (compresi i dati relativi ai metodi di pagamento), la diffusione di malware e anche frodi nei servizi di pagamento.

In che modo posso tutelarmi?

Prevenire questo genere di reato non è semplice ma nemmeno impossibile. Uno dei consigli più gettonati è quello di informarsi sul web ed acquistare dalle piattaforme più accreditate e conosciute. Se non siete comunque sicuri, potete rivolgervi alla polizia, che sarà pronta a fornire supporto al cittadino riguardo la contraffazione online attraverso consulenze telefoniche.

Un altro consiglio per tutelarsi è quello di controllare attentamente i prodotti delle inserzioni e dei venditori sui mercati online.

Contraffazione online: come si comporta Amazon?

amazon prezzi in aumento negli stati uniti min

Come potete immaginare, Amazon ha tolleranza zero nei confronti della contraffazione. Dal 2020 l’azienda ha infatti investito circa 600 milioni di euro in questo campo e impiega oltre 10 mila dipendenti per la lotta a contraffazione e abusi.

Il sistema di Amazon si basa su tre pilastri principali:

  • Adozione sistemi di controllo proattivi e preventivi – molto importante perché è necessario impedire al contraffattore di entrare nello store;
  • Mettere a disposizione delle imprese sistemi che permettano di controllare e monitorare il fenomeno della contraffazione;
  • Collaborazione tra settore pubblico e privato.

Attraverso questo sistema, nel 2020 l’azienda ha impedito a circa 6 milioni di veditori di entrare nello store. Amazon inoltre si avvale di soluzioni tecnologiche a protezione dei brand: una delle più importanti è Trasparency. Si tratta di un sistema che permette alle imprese di identificare in modo univoco ciascun prodotto (attraverso un codice) in modo che, sia Amazon che il cliente, possano capire se il prodotto è autentico o meno.

Sempre nel 2020 l’azienda ha anche creato un’unità di crimini per contraffazione, con l’obiettivo di individuare i contraffattori, denunciarli e chiudere una volta per tutte le loro attività. Amazon però non fa tutto questo da sola; come dice il punto tre, è necessario collaborare con i brand owner.

Negli Stati Uniti, ad esempio, il team di Amazon ha intrapreso delle azioni legali con Valentino e Ferragamo. Questo aspetto è molto importante poiché mostra quanto sia importante la collaborazione tra brand owner.

Agire in fretta

Amazon sottolinea anche che l’azienda agisce in modo veloce. Alla domanda: “Quanto tempo passa dal momento in si individua il contraffattore e il momento in cui si ferma?”, la società ha spiegato che quando Amazon riceve una segnalazione, immediatamente ritira il prodotto.

In seguito partono le indagini, spesso in collaborazione con le forze dell’ordine, per capire se si tratta di un solo prodotto o qualcosa di più grande. Nel caso in cui si tratti di un venditore seriale che vende prodotti contraffatti, la società provvederà a rimuovere il seller e anche il prodotto.

Amazon è soddisfatta dei risultati ma è comunque convinta che il fenomeno della contraffazione online continuerà ad aumentare ed espandersi. Per questo è necessario un forte impegno da parte di tutti; ci troviamo davanti ad un fenomeno integrato e complesso, che richiede un impegno comune.

Per ulteriori informazioni riguardo il progetto FATA, potete consultare il sito ufficiale.

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Veronica Ronnie Lorenzini

Videogiochi, serie tv ad ogni ora del giorno, film e una tazza di thé caldo: ripetere, se necessario.

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