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I social network diventano fondamentali per affrontare l’emergenza Coronavirus

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Attualmente la situazione sanitaria in India a causa del COVID-19 è drammatica e i social network stanno diventando dei veri e propri centri di triage. Medici, giornalisti, aziende ospedaliere ma anche semplici utenti stanno utilizzando Twitter, WhatsApp e i gruppi Facebook per richiedere forniture di ossigeno e letti di terapia intensiva. Ancora una volta, i social network diventano indispensabili per affrontare l’emergenza Coronavirus.

In India i social network diventano centri di triage per gestire l’emergenza COVID-19

Migliaia di utenti in India stanno utilizzando Twitter per amplificare le richieste di forniture di ossigeno, poiché i nuovi casi giornalieri hanno raggiunto un livello record e la situazione sta degenerando. Il paese sta affrontando una carenza di ossigeno e posti letto e alcuni ospedali sono sommersi dai pazienti. Usando hashtag come #CovidSOS e #COVIDEmergency2021, gli utenti cercano letti per terapia intensiva, ossigeno e plasma, indirizzando poi i fornitori a contattare gli ospedali più bisognosi, come una specie di triage.

La situazione è la medesima anche su WhatsApp e Facebook, dove sono presenti centinaia di post di persone bisognose, con organizzazioni come HumanKind Global che tentano di gestire i contatti per essere d’aiuto in questa situazione drammatica.

Negli ultimi giorni, ha affermato il giornalista Abhishek Baxi a The Verge, le richieste di forniture di ossigeno su Twitter sono aumentate “perché non hanno ricevuto alcuna risposta dalle autorità. Ci sono aggiornamenti sui canali di notizie sull’ospedale X rimasto con solo poche ore di ossigeno o sull’ospedale Y che ottimizza la fornitura ai pazienti perché hanno solo 2 ore di fornitura di ossigeno rimaste. Questi ospedali, con le mani legate, hanno chiesto ai pazienti di andare altrove, cosa che non è possibile in una città dove tutti gli ospedali stanno scoppiando”. Così in India entrano in campo i social network per contrastare l’emergenza COVID-19.

Il governo indiano chiede la censura dei post

Ma la popolazione indiana sta affrontando anche un altro problema legato ai social network. Su richiesta del governo indiano, infatti, Twitter ha censurato più di 50 post che evidenziavano la situazione critica sulla gestione della pandemia da parte del governo. Il Times ha riferito che lo stesso governo aveva ordinato la rimozione dei post anche da Facebook e Instagram, nel tentativo di minimizzare la colpa delle autorità agli occhi della popolazione indiana.

I social network giocano un ruolo fondamentale

Photo Credits: Apple.

Nell’ultimo anno i social network si sono battuti per diffondere le informazioni dell’OMS e combattere la disinformazione e le fake news riguardo la situazione sanitaria. Ma non solo, recentemente Facebook ha dato la possibilità di utilizzare la sua piattaforma per prenotare il vaccino negli Stati Uniti, accedendo al “Covid-19 Information Center”. La stessa sezione è presente anche su Instagram, dove gli utenti possono consultare tutte le informazioni utili sul Coronavirus e l’invito a vaccinarsi. Facebook sta anche collaborando con le autorità mediche sui chatbot di WhatsApp, per supportare gli utenti nella prenotazione del vaccino.

Apple ha annunciato di aver aggiornato la sua applicazione Mappe, che ora – sempre negli Stati Uniti – comprende i punti di vaccinazione COVID-19. Sarà possibile visualizzare gli orari di apertura, le informazioni di contatto e il collegamento al sito web del punto vaccinale per fissare un appuntamento. Al gruppo si aggiunge anche Google Maps, che consente di utilizzare la messaggistica aziendale per contattare le farmacie locali e prenotare un appuntamento; e Twitter che, insieme al Ministero della Salute, ha annunciato l’estensione della funzione di ricerca sul Covid-19 anche in Italia, per offrire informazioni accurate sui vaccini.

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