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E tu li conosci i crypto influencer?

Se bazzicate Internet da qualche anno, probabilmente il nome “Federico Clapis” vi dice qualcosa. Tempo fa erano uno YouTuber con migliaia di fan, oggi è un’artista, un autore, un performer. E un crypto influencer
Ecco, forse quest’ultimo termine potrebbe essere un po’ più oscuro degli altri.
Facciamo quindi un passo indietro.
La crypto art – che in italiano viene chiamata anche criptoarte o arte crittografica – è una categoria di arte legata alla blockchain, la stessa tecnologia su cui si basano i bitcoin. Questo però non implica sia tutto virtuale. In realtà le creazioni possono essere sia opere totalmente digitali sia opere fisiche digitalizzate. Ed è digitale anche il certificato – l’NFT (token non fungibile) – che attesta la proprietà e l’autenticità dell’opera.

Chiara Dal Ben Marketing Innovation Director di FLU
Chiara Dal Ben Marketing Innovation Director di FLU

Le prime forme di Crypto Art sono nate tra la metà e la fine degli anni 2010, ma come possiamo immaginare rappresentavano un genere veramente di nicchia del lavoro artistico. – spiega Chiara Dal Ben, Marketing & Innovation Director di FLU – Negli ultimi due anni questa forma artistica è notevolmente cresciuta grazie alla rapida diffusione a livello internazionale delle reti di Blockchain, ormai di dominio pubblico, grazie all’interesse delle più importanti case d’aste mondiali, da Christie’s a Sotheby’s, e grazie alla facile possibilità offerta dalla critto-tecnologia per le pure opere d’arte digitali di essere acquistate, vendute o raccolte da chiunque lo desideri in modo decentralizzato.

La Blockchain e gli Nft hanno aperto un territorio completamente nuovo per l’arte nativa digitale contemporanea e per qualsiasi tipo di artefatto, digitale o fisico. – continua Chiara Dal Ben – I valori su cui si fondano sono validi in termini di disintermediazione, community, controllo della proprietà, revenue sharing con l’artista, libertà di esistere in un campo aperto senza limiti di genere, razza, classe e paese di origine.  Come ogni mercato che cresce rapidamente, in una situazione nuova e continuamente mutevole, e rende possibile a tutti di generare profitti molto rapidamente è pertanto importante definire delle regole che possano preservare i principi originari, riportando l’artista e la sua opera al centro.

La nascita dei crypto-influencer

In questo scenario si posizionano i crypto influencer, artisti che hanno deciso di vendere le loro opere digitali online e che stanno guadangnando una crescente popolarità proprio in virtù di questa scelta.

Federico Clapis
Federico Clapis

Ok, detto così potrebbe sembrarvi un po’ vago quindi facciamo un esempio concreto.
Federico Clapis ha digitalizzato la sua opera “Tank Fish” e l’ha venduta per una cifra che si aggira intorno ai 70.000 euro.
“Ho iniziato a interessarmi al mondo NFT per alleggerire tutta la mia produzione artistica dal peso della materia. – ha raccontato Clapis – L’ho trovata l’unica soluzione, ma non solo per farla fiorire, ma la trovo anche la soluzione per l’intero mercato dell’arte stessa. Quindi non potevo che cogliere quest’occasione non appena ne ho avuto notizia, dal carissimo artista e caro amico Giovanni Motta nel Novembre del 2020.
Spesso da fuori questo mondo può sembrare solo un atto speculativo per dei trader creativi che amano commercializzare immagini. La cosa che non tutti sanno è però che spesso c’è un’autentica passione tra i collezionisti. Si tratta di un viaggio molto più ‘romantico’ rispetto a quello che si pensa, una community molto coesa e unita dalla sete e il desiderio di vedere il futuro avverato.”

Federico Clapis, secondo una ricerca basata sui dati di FLU PLUS, suite integrata di influencer marketing di proprietà di FLU, è il crypto artist italiano più influente del momento ma non è l’unico.
Al secondo posto troviamo Leopoldo D’Angelo, in arte Dangiuz: “Io produco arte digitale da più di 10 anni, ma il mio approccio con gli NFT risale al Giugno del 2020, quando sono stato contattato da un ragazzo via e-mail che mi ha fatto una breve introduzione e mi ha detto di quest’opportunità per poter vendere le mie opere tramite questa tecnologia, appunto gli NFT, e di provare a “mintare” (gergo tecnico per dire “inserire su blockchain”) il mio primo lavoro. A quei tempi però ero molto preso sia da situazioni lavorative che familiari, quindi non sono subito “entrato a far parte del mondo NFT”, ma ho cominciato a studiarlo, ad interessarmi e a capire come funzionava. Poi, vari mesi dopo, nel Febbraio del 2021, ho caricato la mia prima opera come NFT.
Una volta passata la fase embrionale ‘è soltanto un trend!’, ‘è soltanto una bolla’ e con un po’ di assestamento per far passare lo scetticismo iniziale e chiarire il gran polverone su che cos’è in realtà un NFT (tecnologia utilizzabile in moltissimi modi ed ambiti), ci si può finalmente concentrare su come fisico e digitale possano entrambi fare uso di questa nuova tecnologia. Ad esempio, molti musei e gallerie, sia in Italia che all’estero, hanno già accolto a braccia aperte iniziative riguardanti esposizioni e mostre di artisti digitali
.”

A completare la top 10 influencer NFT & crypto art per engagement rate di FLU troviamo Annibale Siconolfi (@annibalesiconolfi), Giusy Amoroso (@marigoldff), Skygolpe (@skygolpe), Catello Gragnaniello (@catelloo), Giovanni Motta (@mottagiovanni), Giuseppe Lo Schiavo (@giuseppeloschiavo), Stefano Fraone (@_dotpigeon) e Fabio Catapano (@fabiocatapano).

FLU PLUS TOP 10 influencer mondo NFT crypto art orizzontale

Tutti questi artisti non solo hanno catturato l’attenzione del mondo dell’arte ma anche quella dei marketer: “L’evoluzione del Metaverso ha accelerato anche la notorietà dei crypto artist. – racconta Chiara Dal Ben – Nell’ultimo semestre i crypto influencer sono diventati parte integrante dei progetti di branding e sono chiamati a co-creare NFT insieme alle aziende. 
Tra gli aspetti più interessanti c’è il fatto che gli NFT aiutano a crearsi un’identità virtuale, a sentirsi parte di una community e non sono da considerare solo file digitali, ma una modalità per fornire ai follower accesso a esperienze che altri non potrebbero vivere.
I brand li possono usare per aprirsi a nuove frontiere dell’advertising, avvicinarsi a un target che vive il digitale in modo differente dal passato, per trasformare un evento in un’esperienza unica e per creare esperienze di fruizione digitali e innovative su scala globale e ad alto impatto valoriale.”

E voi, vi siete già buttati nel mondo della crypto art e degli NFT? Avete già iniziato a seguire i crypto influencer?

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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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