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Potrete finire Death Stranding 2 anche senza battere i boss

In Death Stranding 2 non sarà obbligatorio sconfiggere i boss. Lo ha annunciato Hideo Kojima durante un episodio del programma radiofonico Koji Pro, rivelando una meccanica che potrebbe cambiare il modo in cui si affrontano i momenti più intensi del gioco. Chi perde uno scontro potrà scegliere di non riprovare e andare avanti, ottenendo comunque tutte le informazioni sulla battaglia grazie a una sequenza in stile visual novel.

Non avete voglia di combattere un boss? Death Stranding 2 non vi obbligherà a farlo

Kojima ha spiegato che Death Stranding 2 includerà un’opzione per “saltare” i boss. Basta perdere lo scontro, poi scegliere dal menu della morte la possibilità di proseguire. Ma non è finita qui, il giocatore riceverà anche un riepilogo dettagliato dello scontro, realizzato in forma narrativa. In questo modo non si perderà nessun elemento della trama o del mondo di gioco.

La scelta di skippare le missioni più complesse non è del tutto nuova nel mondo dei videogiochi, ma è sicuramente una feature inedita negli universi di Kojima, che ha fatto degli scontri con i boss dei veri e propri pilastri del linguaggio videoludico kojimiano. Si pensi ai vari Metal Gear o, ancora una volta, al primo Death Stranding.

L’annuncio ha ovviamente suscitato reazioni contrastanti sulla rete. Alcuni utenti parlano di una nuova forma di “hand-holding”, ovvero di eccessiva semplificazione. Altri, invece, che preferiscono un approccio più narrativo all’esperienza di gioco, apprezzano la novità.

Death Stranding 2: On the Beach arriverà il 25 giugno con il lancio esclusivo su PlayStation 5.

Che cos’é Death Stranding?

Per quanti di voi non avessero familiarità con questo piccolo capolavoro videoludico, Death Stranding è un videogioco d’azione e avventura sviluppato da Kojima Productions e pubblicato per la prima volta nel 2019. Ideato da Hideo Kojima, leggenda vivente del game design, il gioco mescola elementi narrativi complessi, ambientazioni post-apocalittiche e una meccanica di gioco incentrata sulla connessione tra persone. C’è chi l’ha definito un simulatore di fattorino, e forse la definizione non è poi così azzardata.

Il protagonista è Sam Porter Bridges, interpretato dall’attore Norman Reedus. In un futuro devastato da un misterioso evento chiamato Death Stranding, l’umanità vive isolata in piccole comunità sparse. Gli Stati Uniti sono ora disuniti, e Sam lavora come corriere: trasporta materiali, strumenti e comunicazioni attraverso paesaggi ostili, cercando di ricostruire un tessuto sociale ormai spezzato. Ma nelle terre desolate ci sono tanti pericoli, tra Muli (ex corrieri che proveranno a rubare il carico), Terroristi (ex Muli che proveranno a rubarvi la vita) e CA (ovvero Creature Arenate, anime dei morti che si ritrovano nel mondo dei vivi).

C’è anche tanto altro, perchè Kojima ha inserito nel gioco elementi tipici di altri generi, come la sopravvivenza, la stealth action e la riflessione filosofica. Ma anche una buona dose di umorismo e nonsense.

Death Stranding è attualmente disponibile per console PlayStation 5 e Xbox Series X|S. Se avete un abbonamento a PlayStation Plus, potrete giocare gratuitamente alla Director’s Cut.

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Source
KojiPro

Autore

  • Marco Brunasso

    Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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