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Decreto Aiuti bis, via libera del Senato all’emendamento: ecco le novità

182 sì e nessun voto contrario

Vi avevamo parlato in un articolo dello scorso luglio del Decreto Aiuti bis, a cui stava lavorando l’allora neodimissionario (se ci passate il termine) governo Draghi.

La copertura della manovra sarebbe dovuta essere di circa 13 miliardi di euro.

Ebbene, è ora arrivato l’ok del Senato con 182 voti favorevoli, 21 astenuti e nessun voto contrario da parte delle commissioni Bilancio e Finanze.

Il provvedimento, che dovrà tradursi in legge entro il prossimo 8 ottobre, verrà esaminato giovedì 15 settembre alla Camera per l’approvazione definitiva. Dopo che finalmente è stato dato il via libera all’emendamento sul Superbonus, nodo che per giorni è stato impossibile da sciogliere.

Ad annunciare la cosiddetta fumata bianca sono stati i presidenti delle commissioni Bilancio e Finanze, ovvero rispettivamente Daniele Pesco del M5s e Luciano D’alfonso del Partito Democratico.

Scopriamo cosa sarà contenuto nel Decreto Aiuti bis.

decreto aiuti bis 1

Il Decreto Aiuti bis e il superbonus

Col Decreto Aiuti bis, dicevamo, è arrivato l’accordo sul superbonus.

In sintesi, l’emendamento prevede la cancellazione della responsabilità solidale per i cessionari di crediti da superbonus e per i cessionari dei crediti collegati ad altri bonus edilizi, se generati dopo il decreto Antifrode. Per quelli precedenti al decreto viene cancellata la responsabilità solidale solo in presenza di asseverazione. Resta la responsabilità per dolo o colpa grave.

Lavoro e scuola: sì smart working, no docente esperto

Nell’emendamento al Decreto Aiuti bis è contenuta anche una modifica sullo smart working. Che per i fragili e i genitori di figli fino a 14 anni viene prorogato sino a fine anno.

Altro argomento dibattuto: quello della figura del docente esperto. La qualifica viene cancellata: per gli insegnanti di ruolo che abbiano superato il percorso formativo triennale con valutazione positiva c’è la possibilità di “essere stabilmente incentivati, nell’ambito di un sistema di progressione di carriera che a regime sarà precisato in sede di contrattazione collettiva”.

Stipendi e pensioni

Inserita nell’emendamento anche una deroga al tetto massimo di stipendio (fissato a 204.000 euro) per le figure apicali di Pa e forze dell’ordine.

Pensioni: il limite di impignorabilità sale a 1.000 euro. L’emendamento recita: “Le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente al doppio della misura massima mensile dell’assegno sociale, con un minimo di 1.000 euro”.

In più, per tutte le pensioni, ci sarà un conguaglio allo 0,2% dell’indicizzazione relativa all’inflazione 2021. E verrà anticipata a ottobre la rivalutazione al 2% dei trattamenti previdenziali per i pensionati che ricevono fino a 2.692 euro lordi al mese.

I bonus

L’emendamento al Decreto Aiuti bis prevede inoltre la proroga sino a fine anno del cosiddetto bonus sociale per le bollette di luce a gas, con Isee esteso fino a 12.000 euro.

Sono stati azzerati gli oneri di sistema anche per il quarto trimestre e l’Iva al 5% sul gas, e sono state stoppate sino a maggio 2023 le modifiche unilaterali dei contratti.

Prorogati poi gli sconti sulle accise della benzina e i bonus carburanti in agricoltura e pesca, e per i servizi di trasporto.

Si amplia anche la platea dei beneficiari del cosiddetto fringe benefit.

Inoltre, il plafond per il bonus psicologo si è innalzato a 25 milioni di euro. E la dotazione per il bonus abbonamenti ai mezzi pubblici è più che raddoppiato: da 79 a 180 milioni di euro.

Aumenta anche il valore del bonus TV, che passa da 30 a 50 euro.

Extra-profitti e sanzioni

L’emendamento prevede sanzioni per le imprese energetiche che non versano il contributo straordinario del 25% sugli extraprofitti. Sfuma così il dimezzamento della sanzione  per i versamenti effettuati con ritardo non superiore a 90 giorni. Oltre alla possibilità di avvalersi del ravvedimento operoso, in caso di omesso versamento (anche parziale) dopo il 31 agosto 2022, per l’acconto scaduto lo scorso 30 giugno, e dopo il 15 dicembre 2022, per il saldo con scadenza al prossimo 30 novembre.

Copasir a inizio legislatura

Infine, l’emendamento al Decreto Aiuti bis contiene anche un accenno a un Copasir provvisorio a ogni inizio di legislatura. Ricordiamo che Copasir è acronimo di Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.

Leggiamo nel testo dell’emendamento: “Ad inizio di ogni legislatura e fino alla nomina dei nuovi componenti del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, le relative funzioni sono esercitate da un Comitato provvisorio”.

Che, continua l’emendamento, decade dopo “20 giorni dalla votazione della fiducia al governo”.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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