È uscita la bozza del Decreto energia, con cui il governo viene in aiuto delle famiglie italiane. Arginando soprattutto due vistosi rincari che stanno gravando sui bilanci di tutti noi. Il primo è quello delle bollette delle utenze domestiche, deciso dall’ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), per cui era già stato varato il cosiddetto Decreto bollette. L’altro, conseguenza indiretta della guerra tra Russia e Ucraina, riguarda i prezzi dei carburanti in continuo aumento.
La bozza del Decreto prevede una manovra da 4,4 miliardi da distribuire alle famiglie, ottenuti tassando parte dei profitti dei produttori di energia.
Il Decreto energia per “contenere gli effetti della guerra in Ucraina”
Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari regionali e le autonomie e capo delegazione di Forza Italia al governo, ha riassunto il Decreto energia. Gelmini ha detto: “Il governo continua a sostenere famiglie e imprese: con il Decreto approvato questa sera impegniamo altri 4,5 miliardi di euro per contenere gli effetti della guerra in Ucraina sull’economia degli italiani.
Il taglio sulle accise dei carburanti ridurrà il prezzo della benzina di 0,25 euro al litro, e per gli autotrasportatori sconti anche su tariffe autostradali e altre agevolazioni. Allarghiamo la platea delle famiglie che, grazie al bonus sociale, non avranno aumenti su luce e gas. Le imprese potranno rateizzare fino a 24 mesi le bollette e le aziende energivore e gasivore avranno un credito d’imposta sulle maggiori spese per gas e elettricità. Proteggiamo la crescita del Paese e tuteliamo le famiglie più in difficoltà, pronti se servirà ad intervenire nuovamente”.
Le misure
Vediamo nel dettaglio le misure del Decreto energia, composto da 35 articoli. Che vanno dallo sconto sul carburante alla rateizzazione delle bollette, dall’aiuto ad alcuni comparti all’allargamento del bonus sociale.
Benzina ridotta di 25 centesimi al litro
Sino alla fine di aprile il prezzo alle pompe di benzina e gasolio sarà ridotto di 25 centesimi al litro. Precedentemente si era parlato di 8,5 centesimi.
Il premier Draghi ha spiegato che una percentuale dello sconto è stato coperto da “una parte degli extraprofitti che i produttori stanno facendo grazie all’aumento dei costi delle materie prime e redistribuiamo questo denaro a imprese e famiglie in difficoltà.”
Sconti su luce e gas
L’allargamento del bonus sociale permetterà a un altro milione e duecentomila famiglie di godere di uno sconto sulle bollette di luce e gas.
Attualmente il bonus riguarda 4 milioni di famiglie, ovvero quelle con Isee inferiore a 8.265 euro. Ma il Decreto energia ha alzato il tetto a 12.000 euro sino alla fine del 2022, coinvolgendo così un numero complessivo di 5,2 milioni di famiglie.
Stanziati finora dal governo 15,5 miliardi per arginare il caro le bollette. Di cui 10 miliardi per le famiglie e 5,5 per le imprese.
Bollette rateizzate e buoni carburante
Alle imprese viene data la possibilità di pagare le bollette di maggio e giugno suddividendole sino a 24 rate mensili.
Il credito di imposta sulle bollette di luce e gas del secondo trimestre è stato riconosciuto a imprese diverse da quelle cosiddette energivore o gasivore. Purché l’incremento sia stato superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito allo stesso trimestre del 2019.
Inoltre le imprese possono elargire ai loro dipendenti buoni carburante per un massimo di 200 euro a lavoratore. E l’importo, si legge somme all’articolo 2 del testo della bozza, per il 2022 “non concorre alla formazione del reddito”, ovvero non sarà tassato.
Golden Power rafforzato
Un passaggio della bozza del Decreto energia riguarda il Golden Power. Questo insieme di poteri speciali verrà rafforzato per quanto riguarda attività di rilevanza strategica per il sistema di difesa e sicurezza nazionale, come il cloud della Pubblica Amministrazione. Verrà incrementata anche la tutela per le reti di comunicazione basate sulla tecnologia 5G.
Altre misure
Vediamo le altre misure contenute nella bozza del Decreto energia.
Sono stati rafforzati i poteri del Garante (contro il rialzo dei prezzi da parte delle imprese) e dell’ARERA.
Interventi a favore dei settori di autotrasporto, agricoltura, pesca e turismo. Più nello specifico, sono state ridotte accise e Iva per 560 milioni sui carburanti per l’autotrasporto ed è stato istituito un fondo di sostegno per il comparto. Un intervento di 60 milioni ha rafforzato le agevolazioni Marebonus e Ferrobonus.
Credito di imposta del 20% degli oneri su gasolio e benzina sostenuti nel primo trimestre alle aziende dei settori di agricoltura e pesca. Mentre alle imprese del turismo è stato concesso un credito di imposta pari al 50% della seconda rata Imu del 2021.
Infine, stanziati 150 milioni per aumentare la Cassa integrazione ordinaria per le imprese che devono “fronteggiare situazioni di particolare difficoltà economica” e che hanno già utilizzato le 24 settimane di Cig ordinaria in 5 anni, attuale limite di legge.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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