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Gli architetti e designer di Milano hanno una nuova casa

Svelato il grande progetto di rigenerazione urbana Dropcity

Si chiamerà Dropcity, il nuovo centro dedicato all’architettura e al design a Milano, sviluppato in una location speciale al centro della città. Un progetto che parte da lontano, puntando a riqualificare una zona importante per storia, posizione e anche spazio. E così facendo offrire una nuova casa per la creatività, su cui è sempre più importante puntare.

Dropcity, la rinascita dei Magazzini Raccordati

Un’area di più di 40.000 mq ‘spalmati’ su due km che corrono sotto i binari che partono dalla Stazione Centrale di Milano. Spazi davvero giganteschi al centro della città che meritano da tempo un impiego migliore e che ora finalmente diventerà realtà grazie a Dropcity.

Tutto parte nell’ambito del progetto di Cantiere Centrale, un’iniziativa volta a riqualificare le principali stazioni dell’alta velocità italiana. L’obiettivo iniziale era quello di trasformare l’area dei cosiddetti Magazzini Raccordati in una sorta di “centro commerciale sdraiato“, ma piano piano si ci si è spostati su altro.

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E così è nata davvero l’idea di Dropcity, presentata oggi dai suoi ideatori, proprio nelle location che la ospiteranno. Uno spazio interamente dedicato alla creatività, con oltre 10.000 metri quadrati divisi in 28 tunnel che ospiteranno tantissime location differenti, da aree espositive per mostre ed eventi a luoghi di lavoro, a spazi più strettamente culturali e molto altro ancora.

L’idea nasce dall’architetto Andrea Caputo e si è concretizzata con il supporto di Grandi Stazioni Retail e Nhood. Il tutto poi si è sviluppato in stretta collaborazione con il territorio, confrontandosi sia con i vari membri dell’amministrazione milanese (a partire dal Sindaco Beppe Sala, presente alla conferenza di presentazione) che con le associazioni di quartiere. Insomma, la prima delle tante collaborazioni che sicuramente nasceranno a Dropcity.

Milano, città di architetti e professionisti

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Come proprio Sala ha ricordato, il capoluogo lombardo ha una lunga storia con le professioni più tecniche, che ha sempre censito. Non è un caso quindi che a oggi sia uno dei centri con la maggior densità in Europa di architetti e designer. Una forza che è bene sfruttare, perché la creatività italiana è un asset fondamentale per il nostro Paese.

È questa una delle strade più importanti che dobbiamo seguire per il futuro. Ci sono enormi possibilità di conquista del mercato con le nostre eccellenze, che dobbiamo trovare il modo di promuovere e incoraggiare. E Dropcity è pronta a farlo, aiutando tutti i professionisti in questo senso, di qualsiasi età.

L’architetto Andrea Caputo ha infatti anticipato alcuni degli utilizzi degli spazi di questo progetto. Uno dei più importanti sarà sicuramente una grande biblioteca (con annesse emeroteca e materioteca) pubblica dedicata al design e all’architettura. Uno spazio consultabile da chiunque per imparare di più su questo mondo o anche per trovare l’ispirazione vagando nei suoi archivi.

Non mancheranno aree di coworking che siano costruite sulle necessità effettive dei creativi (dalle scrivanie più ampie ai monitor specifici), così come laboratori di falegnameria, spazi di vendita e naturalmente dei locali dedicati alla ristorazione.

L’idea è anche di offrire la possibilità di usufruire di macchinari finora limitati alle sole industrie, a partire da quelli per la stampa 3D. Un modo per offrire accesso a opportunità uniche anche ai più giovani e da lì lanciarli nel futuro.

Con Dropcity ridiamo vita a un luogo abbandonato

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È importante questa citazione dal discorso di Marco Balducci, CEO Nhood Services Italy, attore fondamentale per l’industria immobiliare italiana, perché riassume il senso di questa operazione. L’idea di un rilancio totale di un’area che ora non è utilizzata si è dimostrata fortissima in passato in tante altre zone di Milano e anche qui potrebbe avere degli ottimi risultati. Di seguito la dichiarazione completa di Balducci:

La Cultura è uno dei driver del nostro sviluppo economico, e un progetto culturale come Dropcity sposa il nostro modello di business: creare o rigenerare luoghi di vita attraverso una relazione virtuosa tra pubblico e privato.

Con Dropcity ridiamo vita a un luogo abbandonato per farne un polo dell’architettura e del design di riferimento in Città; un attrattore per tutti i giovani architetti e designer che vogliono investire su loro stessi; il catalizzatore della già importante rete di istituzioni culturali ed educative che danno lustro a Milano, la città in cui abbiamo anche la nostra sede.

Un progetto come Dropcity rappresenta un’enorme opportunità di visibilità internazionale per la città di Milano, oggi tra i mercati più vivaci per sperimentare soluzioni immobiliari innovative e proficue e per attivare virtuose collaborazioni pubblico-private. E dove ci sono possibilità di sperimentare e portare valore sociale ed economico per le persone e per la città Nhood è sicuramente in prima linea“.

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A lui ha fatto eco Alberto Baldan, AD di Grandi Stazioni Retail

Ricominciare a far vivere i Magazzini Raccordati significa poter ricostruire una relazione con un’importante parte della città, sia dal punto di vista sociale che culturale. Non si tratta solo del ‘contenitore’ della Stazione Centrale che rivive con le sue caratteristiche uniche ma anche della possibilità ed opportunità di consolidare il rapporto con Milano e la comunità circostante. Dropcity si inserisce in questa cornice e rappresenta un altro tassello della visione sostenibile, futura e concreta della nostra città“.

Conclude infine l’architetto Caputo:

Milano, con le sue migliaia di architetti, è tra le città europee con maggiore densità di professionisti del settore e, allo stesso tempo, protagonista della cultura architettonica italiana. In quella che viene definita la Capitale del Design, gli studenti e i neolaureati trovano difficilmente spazi adatti alle loro esigenze a fronte di offerte fuori mercato e spazi espositivi inaccessibili.

Sono queste le riflessioni che cinque anni fa mi hanno spinto a cercare un luogo che potesse mettere a sistema il potenziale dei Magazzini Raccordati e la necessità di esprimere nuove energie. Dropcity è un progetto che nasce dal basso per accogliere le esigenze dei giovani architetti, i quali per esercitare la professione hanno bisogno di spazi adeguati. Luoghi che offrano un programma verticale di servizi integrati per chi appartiene alla cultura del progettoe ambito ideale per il dibattito architettonico“.

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Foto: Giancarlo Tancredi (Assessore alla Rigenerazione Urbana), Alberto Baldan (AD Grandi Stazioni Retail), Beppe Sala (Sindaco di Milano); Andrea Caputo (Architetto, ideatore e co-founder Dropcity), Marco Balducci (CEO Nhood Italy), Alessia Cappello (Assessore allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro), Pierfrancesco Maran (Assessore alla Casa e Piano Quartieri)

Dropcity apre le sue porte in vista del Salone del Mobile

E parlando di creatività a Milano non si può non pensare al Salone del Mobile che prenderà il via nei prossimi giorni. Proprio in questa occasione Dropcity aprirà le proprie porte per dare un assaggio alla città di quello che sarà il progetto una volta completo. E così gli spazi si animeranno con un programma pubblico curato da Angela Rui con Anna Paola Buonanno e intitolato Dropcity Mockups.

Se siete curiosi di sapere di più sugli incontri, i workshop e i talk che ci saranno o se in generale volete conoscere meglio il progetto, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale e il profilo Instagram.

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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