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Anche DuckDuckGo ferma la disinformazione russa

Declassati i siti che diffondono fake news

Mentre l’invasione russa dell’Ucraina prosegue senza sosta, i media digitali stanno combattendo una difficile guerra alla disinformazione. Ora, dopo le piattaforme social, anche il motore di ricerca DuckDuckGo ha deciso di limitare la circolazione di fake news. Stando a quanto riferito dal CEO Gabriel Weinberg, infatti, la piattaforma ha “declassato” nei risultati di ricerca tutti i siti “associati alla disinformazione russa“. In questo modo sarà più difficile per gli utenti accedere a notizie false e tendenziose sul conflitto in corso. Ma scopriamone qualcosa di più.

DuckDuckGo contro le fake news dei media russi

Come tanti altri, sono disgustato dall’invasione russa dell’Ucraina e dalla gigantesca crisi umanitaria che continua ad innescare. In DuckDuckGo, abbiamo implementato aggiornamenti di ricerca che declassano i siti associati alla disinformazione russa“. Così Weinberg annuncia su Twitter le azioni del motore di ricerca volte a limitare la circolazione di fake news sul conflitto Russia-Ucraina. Una mossa che risulta tutt’altro inaspettata, dato che Google e Bing hanno già messo in atto una serie di misure atte a limitare la disinformazione. Eppure, moltissimi utenti sembrano non aver apprezzato la decisione della piattaforma. E anzi, alcuni hanno addirittura affermato di aver già cambiato la preferenza del motore di ricerca predefinito a causa di questa decisione.

Riesci a vedere con quanta rapidità la maggior parte della tua base di utenti è stata scoraggiata da questo annuncio? I leali sostenitori di lunga data stanno parlando di abbandonare il servizio. Per favore, riconsidera la tua posizione su questo“. Così risponde un utente al tweet di Gabriel Weinberg che annuncia nuove misure contro le fake news. E questo è solo uno dei tanti commenti che hanno popolato Twitter nelle ultime ore. I fedelissimi di DuckDuckGo, infatti, sembrano abbastanza certi di poter distinguere da soli cosa è vero e cosa no. D’altronde, il successo del motore di ricerca è stato dato proprio dall’essere una valida alternativa alle proposte delle Big Tech. Pertanto, il fatto che si limiti in qualche modo la circolazione di notizie potrebbe aver infastidito gli utenti.

Il punto centrale di DuckDuckGo è la privacy. Lo scopo principale del motore di ricerca è mostrare contenuti più rilevanti rispetto a contenuti meno rilevanti, ed è quello che continuiamo a fare“, così Weinberg ha risposto pubblicamente su Twitter. D’altronde, c’è da considerare che la piattaforma è spesso vincolata alle policy sui contenuti dei motori di ricerca delle Big Tech, perché è lì che ottiene effettivamente i risultati. E questo potrebbe non convincere gli utenti più fedeli. In ogni caso, quello che conta è che il motore di ricerca sta cercando di fornire notizie valide al suo pubblico. A quanto pare, infatti, aggiungerà anche “moduli di notizie e riquadri informativi“. Insomma, un’informazione chiara a tutti gli effetti.

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Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

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