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Putin concede la cittadinanza russa a Edward Snowden

È la gola profonda dell’Nsa americana

È del tutto evidente come il conflitto russo-ucraino abbia inasprito i rapporti tra Mosca e gli Stati Uniti.

Le pesanti sanzioni comminate alla Russia (non solo da svariati Paesi e organismi sovranazionali, ma anche dai giganti del tech, in larga parte con sede negli Usa) hanno presto portato ad accuse e minacce reciproche.

In un simile quadro diplomatico deteriorato, si promuovono anche iniziative dall’elevato valore simbolico, in una ideale prosecuzione di quella che è stata la Guerra fredda, ma declinata sfruttando gli strumenti (anche di comunicazione) attuali.

Va in questa direzione la decisione di Vladimir Putin di conferire la cittadinanza russa a Edward Snowden, la cosiddetta “gola profonda” dell’Nsa americana.

Scopriamo cosa è successo, e facciamo luce sulla figura dell’informatico e attivista statunitense. Che già nel 2013 aveva trovato rifugio in Russia dopo le sue scottanti rivelazioni sui segreti del sistema spionistico americano.

vladimir putin

La cittadinanza russa a Edward Snowden

È stata una mossa astuta e mediaticamente clamorosa, quella di Vladimir Putin. Che ha concesso la cittadinanza russa a Edward Snowden, come apprendiamo da un breve comunicato diramato lunedì 26 settembre dall’agenzia russa Tass: “Edward Joseph Snowden, nato il 21 giugno 1983 negli Stati Uniti d’America, è indicato nell’elenco di coloro che hanno ricevuto la cittadinanza russa”.

Ma sulla vicenda ci sono altri dettagli, rivelati dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Il quale ha confermato a un’altra agenzia russa, Ria Novosti, che la cittadinanza sarebbe stata concessa su richiesta dello stesso Snowden.

Ulteriore particolare: l’avvocato russo di Edward Snowden, Anatoly Koutcherena, ha fatto sapere che il suo assistito non è toccato dall’ordine di mobilitazione per l’offensiva in Ucraina, emesso da Putin la scorsa settimana. Koutcherena ha spiegato che: “Snowden non ha prestato servizio nell’esercito russo e quindi, secondo la nostra legislazione, non rientra in questa categoria di cittadini che ora sono chiamati”.

Secondo la stessa fonte anche la compagna di Snowden, Lindsay Mills, ha chiesto la cittadinanza russa. La loro figlia invece, essendo nata in Russia, l’ha già.

Il desiderio di Snowden

Già nel 2020 l’ex agente della Nsa (National Security Agency) aveva espresso il desiderio di ottenere la cittadinanza russa, pur mantenendo quella statunitense. E il motivo era proprio la distanza dalla figlia: “Dopo anni di separazione dai nostri genitori, mia moglie e io non desideriamo essere separati da nostra figlia”.

Ricordiamo che Snowden aveva già ottenuto il permesso di residenza illimitato in Russia.

La risposta degli Stati Uniti

Come da copione, alla provocazione della Russia gli Stati Uniti hanno risposto palesando indifferenza.

Il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price, ha infatti liquidato la questione con tre parole: “Non cambia nulla”. E ha confermato che la giustizia americana continuerà a perseguire Edward Snowden per aver diffuso, nel 2013, dettagli sui programmi di sorveglianza dei governi statunitense (e su quello britannico).

La diffusione di informazioni classificate è la stessa accusa ai danni di Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks. Assange è in attesa della decisione dell’Alta Corte britannica per la sua estradizione verso gli Stati Uniti. Dove rischia una pena di 175 anni di carcere.

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  • Snowden, Edward (Autore)

La gola profonda

Cosa ha rivelato l’ex agente della National Security Agency?

Snowden è un ex tecnico della Cia, che sino al giugno del 2013 ha collaborato con un’azienda consulente dell’Nsa.

Abbandonato il lavoro, dopo essersi trasferito a Hong Kong ha rivelato segreti scottanti sul sistema spionistico americano. Ed è stato immediatamente denunciato dai procuratori federali americani con le accuse di furto di proprietà del governo, comunicazioni non autorizzate di informazioni della difesa nazionale e comunicazione volontaria di informazioni segrete a persone non autorizzate.

Edward Snowden è stato dunque privato del passaporto americano, e ha trovato asilo in Russia dopo essere rimasto per un mese in un terminal dell’aeroporto di Mosca per via di un passaporto invalidato.

Snowden ha reso noti migliaia di documenti segreti contenenti programmi top secret di sorveglianza di massa, dei governi americano e britannico. Tra i materiali più imbarazzanti per i governi, quelli che riguardano il controllo sui metadati delle comunicazioni e i programmi di sorveglianza di Internet.

I documenti sono apparsi in un primo momento sul Guardian e sul Washington Post. E successivamente su altre testate come il New York Times e Der Spiegel.

Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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Autore

  • Claudio Bagnasco

    Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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