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La recensione di FIFA 22: da Donnarumma a Karius in un attimo

Donnarumma o Karius? Entrambi insieme!

Anche quest’anno è il momento di indossare la maglia della nostra squadra preferita e scendere nel campo di FIFA 22 per raccontarvi i dettagli nella nostra recensione. Anno dopo anno, capitolo dopo capitolo, quello del calcio su PC o Console è diventato un rito. Sicuramente, però, in molti, si staranno chiedendo se valga la pena acquistare un nuovo titolo ogni volta. Il compito di FIFA 22 è di soddisfare gli animi dei giocatori che si aspettano delle novità, ben consapevoli, però, che non si possa prendere la rivoluzione. Dunque, pad alla mano, ci siamo tuffati in questa next gen che ha certamente ancora molto da imparare, ma che, alla fine, regala sempre qualcosa. Andiamo a scoprire tutti i dettagli del nuovo FIFA 22 nella nostra recensione.

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FIFA 22 recensione: Donnarumma simulation

FIFA 22 ha una grande certezza: la stabilità. Ridendo e scherzando, il titolo più famoso di calcio resta quasi sempre lo stesso. Da una parte abbiamo una community che vuole la rivoluzione, ma dall’altra non possiamo pretendere più di tanto. Il cambiamento è difficile, soprattutto per un titolo che, sotto certi punti di vista, ha già toccato un ottimo livello. Sebbene, infatti, ci siano ancora molte cosa da sistemare, in linea generale FIFA è ben strutturato, è divertente e dettagliato. Il realismo ha raggiunto livelli che, un tempo, non erano neppure lontanamente pensabili.

Per quel che riguarda il concreto, però, FIFA 22 non si discosta molto dal precedente, seppure ci siano alcune differenze. La modifica più sostanziale a livello di gameplay riguarda i portieri: il loro gioco è molto differente. Il movimento dei giocatori in porta cambia radicalmente: nell’uno contro uno non sfugge una palla, le parano tutte. Mentre, se si effettuano tiri dalla distanza fanno un po’ fatica a raggiungere lo scopo. Al contempo, però, ci sono alcune occasioni in cui fanno degli errori esagerati, delle vere e proprie “papere”, a differenza dell’anno precedente.

Tralasciando il lato portieri, il gameplay del titolo si ridimensiona un po’ anche sul resto del campo. Subiscono alcune modifiche i movimenti dei giocatori che tornano a essere “più umani”. Se l’anno scorso, infatti, si era dato più spazio allo spettacolo, quest’anno si rimettono i piedi a terra. Quello che notiamo è una fisica del movimento migliorata in generale. Sia i giocatori schierati in campo, sia quelli in moto con il pallone, smettono di essere delle macchine. Non abbiamo più scatti impressionanti e corse infinite, ma più moderazione che aiuta anche ad avere un gioco più realistico e bilanciato.

recensione Fifa 22

Un Piemonte Calcio che.. può accompagnare solo

Una delle grosse mancanze che abbiamo riscontrato nel corso della nostra recensione di FIFA 22 è quella legata alle licenze. Per essere onesti, non tutte le leghe soffrono di questa mancanza, ma nella nostra Serie A sono tante le squadre a mancare all’appello. Roma, Lazio, Atalanta sono diventate praticamente altri team, e, la Juventus, ormai nota come Piemonte Calcio non è da meno. Purtroppo, sotto questo aspetto siamo decisamente delusi, sia per le squadre assenti, sia per la mancanza degli stadi ufficiali. Solo San Siro ottiene la sua gloria e nulla più. La Serie B è praticamente inesistente e questo può sconfortare un po’ gli appassionati del nostro calcio.

Per coloro che, invece, amano i campionati stranieri, allora la faccenda prende una piega totalmente diversa. La cura riposta nelle squadre oltre confine è massima, non solo nei giocatori e divise, ma anche negli stadi. Un realismo e un dettaglio che apprezziamo senza batter ciglio. La modalità Carriera Allenatore non si discosta troppo dal passato, mantenendo alto il livello di dettaglio. Sulla scia di FIFA 21, diventano fondamentali tutti gli aspetti legati ai giocatori per un gameplay studiato, ma divertente.

FIFA 22 recensione

Passiamo al cavallo di battaglia di FIFA 22: Ultimate Team

Come da tradizione FIFA 22 non poteva farsi scappare la possibilità di mostrare il suo punto di forza: Ultimate Team. FUT è la modalità che riesce da sempre a far integrare giocatori veterani e neofiti, per sfide sempre avvincenti. Anche quest’anno la sostanza non cambia, sebbene siano state introdotte alcune leggere modifiche dal precedente capitolo.

Quello che prende una svolta sostanziale è il sistema di qualificazioni alla FUT Champions Weekend League. Le basi sono le stesse: si spacchettano le buste, si trovano giocatori e si crea la rosa migliore. Lo scopo? Vincere contro tutti gli altri. Ma cosa cambia esattamente rispetto all’anno precedente? Anzitutto il numero che passa da trenta a venti, per quel che concerne le partite da effettuare nel weekend. Cambia anche la progressione che, se prima si basava su vittorie e sconfitte, adesso segue una tabella di punteggi differenti.

FIFA 22 recensione

Non manca la Carriera Giocatore

In questo FIFA 22 trova spazio anche la modalità Carriera Giocatore, dove potremo prendere in mano le redini del nostro destino, direttamente sul campo. L’obiettivo è sempre lo stesso: emergere come miglior giocatore e diventare titolare della miglior squadra in Campionato. La Carriera si sviluppa in maniera semplice e intuitiva, regalandoci una progressione lineare in base alle proprie abilità in campo.

Diversamente dal passato, arrivano anche alcune caratteristiche passive che consentono di dare un tocco extra al nostro operato. Trovare la specialità più affine al nostro stile di gioco, ci darà un vantaggio in campo utile per la nostra corsa al “Pallone d’oro”.

fiFA 22

FIFA 22 recensione: lo compriamo ancora?

Che dire, la domanda al termine della nostra recensione di FIFA 22 non ha una risposta semplice. Come al solito ci sarà chi non comprende come sia possibile acquistare un gioco simile ogni anno, dall’altra, però, ci sono milioni di utenti che, invece, non aspettano altro. È vero che i cambiamenti non sono troppi, è vero che mancano (almeno sul punto di vista italiano) molte licenze, è vero che i portieri passano dall’essere Donnarumma a Karius, eppure ci sono ancora tanti lati positivi. Il gameplay, al netto di alcune incertezze, si rinnova e porta una ventata di aria migliore anche nelle reazioni dell’IA. Non mancano i contenuti che, seppure fedeli al passato, non mostrano incertezze o cedimenti. Giocare è piacevole e divertente e, tutto sommato, si sente aria di next gen.

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Giulia Garassino

Ingegnere Aerospaziale da sempre amante di videogiochi e tecnologia. Cresciuta con Crash Bandicoot, Spyro e Metal Slug. Competitiva sugli FPS, non si lascia scappare platform, hack & slash e GDR. Il mio titolo preferito? Nier Automata. Il gioco su cui ho speso più ore? Battlefield, che domande! Eppure, una grandissima fetta del mio cuore è occupata da Fable, amore di vecchia data. Dimenticavo, ho provato così tante tastiere che, ad occhi chiusi, potrei dirvi che switch montano!

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