Il problema dell’inquinamento si fa ogni giorno più attuale. Ogni giorno ci viene ricordato quanto sia fondamentale attivarsi per contrastare il cambiamento climatico, quanto la situazione sia sempre più grave. E così nascono idee sempre più innovative per affrontare questa emergenza. Quella proposta da Forever Bambù è indubbiamente una delle più innovative, passando per la tecnologia della blockchain e i non-fungible token, i tanto chiacchierati NFT.
Forever Bambù, da un’idea agricola una proposta sostenibile
Tutto nasce anni fa quando Emanuele Rissone scoprì le potenzialità del bambù gigante. Una pianta dalle caratteristiche particolarmente innovative, che si preparava a sbarcare nel nostro Paese. Ragionando sulle possibilità offerte da questo prodotto dagli innumerevoli usi, nasce l’idea di sfruttarlo per il sequestro di CO2 prodotta dalle aziende.
Fu quella la scintilla che portò alla creazione di Forever Bambù, società italiana leader nel settore. Una compagnia che gestisce l’intero ciclo vitale dei bambuseti, dalla piantumazione alla produzione fino appunto alla possibilità di sfruttarne le capacità di compensazione di CO2 per le aziende. Un processo realizzato in maniera totalmente certificata e confermata.
Gli NFT oltre la speculazione
E in tutto questo cosa c’entrano gli NFT? La spiegazione è semplice: questi strumenti tecnologici permettono di garantire in maniera inalterabile l’unicità di ciascuna sezione dei bambuseti offerta alle aziende interessate a mitigare le proprie emissioni. Ben lontani dalla speculazione finanziaria a cui troppo spesso sono stati associati, gli NFT di Forever Bambù, realizzati con il contributo dei team di BCode e Knobs e la consulenza strategica di Finney Hub, sono il modo ideale per garantire ai loro detentori di essere gli unici a possedere il diritto di usufrutto di ogni appezzamento di terreno.
Come ha spiegato lo stesso Rissone: “L’assorbimento della CO2 su un determinato lotto è un fenomeno apparentemente intangibile. Per questo abbiamo deciso di studiare questo nuovo ambito di applicazione, trasformando l’impegno per l’ambiente in qualcosa di tangibile, certo e prezioso, consentendo alle aziende che investono con noi per diventare a impatto zero di avere certificati univoci, in grado di valutare il valore del risultato ottenuto e sentirsi in un certo modo proprietari di quel singolo appezzamento di piantagione.
Gli NFT si sono rivelati lo strumento ideale per farlo e siamo davvero orgogliosi di quanto abbiamo creato, certi che il mercato avrà oggi una ragione in più per continuare ad investire in pratiche green“.
Sostenibilità e arte
Negli ultimi mesi si è spesso discusso di quanto la tecnologia legata al mondo crypto possa avere delle ricadute gravi sull’ambiente. Naturalmente questo discorso è stato affrontato anche da Forever Bambù, che ha scelto di creare i propri NFT sulla blockchain Polygon. Questa piattaforma, oltre alla sicurezza, a costi di transazione contenuti e velocità, può vantare una cura anche dal punto di vista della sostenibilità.
Il progetto dell’azienda inoltre ha uno speciale risvolto artistico. Dopotutto anche questo è un aspetto strettamente legato nella concezione comune agli NFT. E così la compagnia ha coinvolto l’artista digitale italiano Nicolò Canova.
Quest’ultimo ha creato appositamente una serie di opere dedicate alle innumerevoli virtù del bambù gigante. Ciascuna di queste, in diverse variazioni, è associata in maniera unica a ciascuno degli NFT realizzati da Forever Bambù. Un passo ulteriore per la cosiddetta Crypto Art, che offre un concreto valore aggiunto ai certificati rilasciati.
Ciascuna delle opere di Canova racconta queste piante come strumenti capaci di avere un impatto positivo sul mondo reale. Le atmosfere oniriche rappresentate dall’artista, raccontano come il bambù gigante possa offrire una strada per un mondo migliore, più aperto al cambiamento e pronto ad affrontare la grande sfida del cambiamento climatico.
Con Forever Bambù per raggiungere obiettivi ambiziosi
Questo progetto, che già ha raccolto premi come Best Green Innovation Project in occasione del Blockchain Revolution Italian Summit a Trento, è un modo innovativo e originale per approcciarsi al problema del cambiamento climatico. Una tematica che si fa, come si diceva in apertura, giorno dopo giorno più attuale e che richiede approcci sempre nuovi per essere contenuta.
Emanuele Rissone ha ribadito proprio questo concetto, concludendo:
“Abbiamo grandi ambizioni e continuiamo a studiare per arricchire ulteriormente questo percorso virtuoso e circolare. Più aziende ci seguiranno su questa strada e più riusciremo, insieme, ad avvicinare l’Italia verso il primo ambizioso obiettivo di riduzione del 55% di emissioni CO2 nel 2030. Noi di Forever Bambù siamo pronti“.
Per maggiori informazioni su Forever Bambù e sulle sue attività, vi rimandiamo al sito ufficiale dell’azienda.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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