Framework Laptop 13 può essere smontato da tutti.
Con un solo e piccolo strumento.
È questa la caratteristica fondamentale di questo notebook, caratteristica che rispetta a pieno la filosofia dell’azienda americana che lo produce. Framework infatti ha deciso di dare vita a prodotti che siano riparabili e modificabili senza l’intervento di un tecnico, con l’obiettivo di allungare la vita di un computer e ridurre così gli sprechi e i rifiuti tecnologici.
Un obiettivo sicuramente nobile ma poi, in pratica, quanto è vero e quanto è utilizzabile questo laptop? Quali compromessi dobbiamo accettare? Per scoprirlo l’abbiamo provato per diverse settimane.
La recensione di Framework Laptop 13
In passato avevamo messo mano su prodotti nati per essere semplici da riparare. Ad esempio, ve lo ricordate il Nokia in collaborazione con iFixit? L’idea di fondo era la stessa ma a discapito dei materiali e della qualità generale del prodotto.
Ora però a bordo di questo treno iniziano a salire anche altre aziende, come Lenovo con il suo ThinkPad che, nuovamente, sfrutta la collaborazione con iFixit per rendere un prodotto di punta più semplice da aggiustare in caso di necessità.
Si alza quindi la qualità dei prodotti, sia in termini di materiali e costruzione sia in termini di performance, con hardware di tutto rispetto.
Questo si traduce ovviamente in un prezzo potenzialmente più alto.
Partiamo quindi proprio dai costi: il Framework Laptop 13 che abbiamo provato è in vendita a 1.699 €.
Una cifra con cui potete avere:
- un processore Intel Core i7-1360P;
- 16 GB di RAM;
- 512 GB di memoria;
- la tastiera italiana con alimentatore italiano;
- 5 diverse “expansion card”, ossia piccoli blocchi con le varie porte – nel nostro caso 2 USB-C, 1 HDMI, 1 lettore micro-SD e 1 USB-A.
Attenzione perché gli ingressi hanno costi diversi e nessuno è incluso nel prezzo quindi dovrete necessariamente comprarli scegliendo tra USB-C, USB-A, HDMI, DisplayPort, microSD ed Ethernet. Quanti e quali ovviamente dipende dalle vostre necessità.
Potete anche scegliere se aggiungere un’expansion card dedicata allo storage, per avere più spazio. Qui la scelta è tra 250 GB e 1 TB.
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Noi abbiamo ricevuto in aggiunta anche una cornice alternativa per il display, cosa che ci ha permesso di switchare tra quella originale, che è nera, e quella grigio chiaro. Sappiate che esistono colori diversi, dal rosso al verde al lilla, ma per averle dovrete sborsare altri 55 euro.
Lo scopo naturalmente è aiutarvi a personalizzare anche l’estetica del notebook anche se, ora come ora, questo è l’unico elemento con cui potete farlo. A breve, per i polliciaggi superiori, arriverà anche una placca LED da posizionare accanto alla tastiera. Chiaramente non avrà chissà quale utilità ma è un modo per distinguervi.
Come si comporta?
Abbiamo sfruttato Framework Laptop 13 per tutte le attività che siamo soliti svolgere con un laptop, dalla navigazione sul web all’utilizzo di Photoshop, dall’utilizzo di Microsoft 365 all’intrattenimento con film e serie tv. Se la cava bene con tutti questi compiti.
Abbiamo osato anche con un po’ di montaggio video e non dà problemi con progetti leggeri come IG Reel o con timeline classiche in 16:9 non troppo pesanti.
Si comporta bene anche in termini di gestione delle temperature, senza raggiungere mai livelli elevati.
Promossa a pieno anche la batteria che dura più di 10 ore, cosa non sempre scontata per questa fascia di prezzo.
Dalla sua poi ha anche una scocca in metallo resistente, un peso contenuto e dimensioni compatte che lo rendono comodissimo da trasportare.
Framework Laptop 13 recensione: perché dovrei sceglierlo?
Fino a qui però non si discosta da altri notebook della medesima categoria.
Quindi perché dovrei sceglierlo?
Di base per la filosofia che c’è alle spalle di questo prodotto.
Acquistare Framework Laptop 13 significa scegliere un prodotto che chiunque può aprire e riparare.
E per farlo non servono conoscenze tecniche particolari perché usate un solo strumento, incluso nella scatola, e avete QR code ovunque che vi guidano nella sostituzione dei vari componenti.
Questo significa allungare la vita del prodotto, ridurre gli sprechi, ridurre i rifiuti tecnologici e consentire alle persone di usare un unico “frame” – quindi un unico contenitore – per parti che con il tempo possono cambiare, adattandosi alle esigenze ed evolvendosi con l’evolversi della tecnologia. Per altro tutto ciò che vi serve è disponibile sul marketplace di Framework, che ha tutto: scheda madre, memoria, RAM, porte…
Sul lungo periodo quindi potrebbe aiutare a risparmiare, oltre che fare bene al pianeta.
Esiste poi anche una versione DIY, ossia “fai da te”.
Invece di mandarvelo già assemblato arriva a pezzi e dovete montarlo voi.
Non è impossibile, non è difficile, è solo molto divertente e molto educativo.
Siamo soliti pensare che i computer siano un mondo misterioso riservato ai pochi eletti quando invece non è così. Con poco impegno tutti possono imparare a capire come funzionano, senza avere poi paura di “sporcarsi” le mani, di toccare fisicamente i componenti.
Per altro la versione DIY offre ancora più scelta in termini di componenti e persino di sistema operativo. Oppure potete chiedere di ricevere il computer, con processore Intel o AMD, senza sistema operativo per mettere la vostra distro Linux di fiducia.
L’altro vantaggio è quello già menzionato della personalizzazione, che ora è sicuramente ridotta ma potenzialmente potrebbe raggiungere livelli interessantissimi.
Sì ma qualche difetto lo avrà…
Ovviamente sì.
Il primo è forse il design. Non ci entusiasma troppo perché è molto classico. Una classicità che serve lo scopo primario – renderlo semplice da aprire – ma che di contro lo rende molto anonimo.
Sono anonimi anche gli shutter per il microfono e la camera che trovate accanto alla webcam, webcam che per altro non brilla per qualità dell’immagine.
Lo schermo poi non prevede varianti: esiste solo quello opaco con un formato 3:2 piuttosto comodo, 400 nit di luminosità massima e la copertura 100% dello spettro sRGB.
Non è male per il lavoro di tutti i giorni ma non tutti facciamo lo stesso lavoro e abbiamo le stesse esigenze.
Lo volete touch? Non c’è.
Lo volete OLED? Non c’è.
Capiamo che probabilmente sia meno semplice implementare questo tipo di personalizzazione rispetto a quelle attualmente presenti ma è comunque un tipo di varietà che apprezzeremmo.
- SET DI BASE: Display difettoso, cambio di batteria o maniglia allentata - il kit è l'attrezzatura di base ideale per...
- SOLUZIONE COMPLETA: Con strumenti di apertura come Jimmy, ventosa, spatola e plettri e il cacciavite con 16 inserti, i...
- PUNTE STANDARD E SPECIALI: Le punte (4 mm) contenute nel set sono adatte alla riparazione di smartphone (incluse le...
La recensione di Framework Laptop 13: conclusione
Messi da parte i limiti e gli aspetti da migliorare, rimane però un Framework Laptop 13 che è davvero interessante perché si basa su un’idea estremamente condivisibile.
Non possiamo dire con certezza se il futuro sia dei notebook riparabili ma è indubbiamente una delle possibili soluzioni al problema ambientale che ci affligge. Non l’unica, è evidente, però spingere per qualcosa che può essere facilmente modificato dagli utenti può davvero aiutare ad allungare la vita dei prodotti tech che usiamo più spesso e più intensamente.
Certo, questo non significa che un un laptop può essere “per sempre”, come i diamanti, ma se la vita media si alzasse sarebbe già d’aiuto.
Se volete saperne di più e provare a configurare il vostro Framework Laptop, per altro disponibile anche nella versione da 16 pollici con scheda video, potete farlo sul sito ufficiale.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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