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La recensione di D-Link VR Air Bridge

Finalmente il VR da PC senza l'ingombro del cavo

Chi possiede un visore per la realtà virtuale soffre generalmente di un problema: nel momento in cui lo si collega a un PC l’esperienza di gioco potrebbe rovinata da un cavo che limita i nostri movimenti. D-Link ci offre una soluzione a questo problema con il suo prodotto VR Air Bridge pensato appositamente per i dispositivi della famiglia Meta; ve la proponiamo in questa recensione.

La recensione del D-Link VR Air Bridge

Quando utilizziamo un visore per la realtà virtuale abbastanza recente, abbiamo due opzioni. In prima istanza, possiamo usarlo come dispositivo autonomo, accontentandoci quindi della sua CPU e della sua memoria interna. In alternativa, possiamo collegarlo a un PC e utilizzarlo come visore stereoscopico per ottenere prestazioni molto più elevate. Nel secondo caso, il collegamento può avvenire tramite Wi-Fi o attraverso un cavo. La scelta diventa quindi se avere una visione un po’ instabile via Wi-Fi, soprattutto se la rete domestica è soggetta a interferenze da parte di altri dispositivi, oppure usare un cavo USB-C, con il fastidio sia d’impiccio nei movimenti e con il rischio di strappare qualcosa al PC se non si presta attenzione.

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D-Link, con il VR Air Bridge, ci propone una soluzione molto semplice e funzionale: utilizzare per il collegamento tra PC e visore un piccolo access point Wi-Fi dedicato e altamente ottimizzato allo scopo. Questo comporta diversi vantaggi interessanti. Potremo avere prestazioni migliori rispetto all’utilizzo della Wi-Fi di casa, perché la rete del VR Air Bridge sarà libera da altri dispositivi. Inoltre, il VR Air Bridge è dotato di tecnologia Wi-Fi 6, per cui l’unico limite alla banda disponibile potrebbe essere la porta USB-C del nostro PC. E poi, ovviamente, non avremo il cavo a darci fastidio. Noi della redazione, però, vorremmo aggiungiamo un altro aspetto: il fatto di non usare un cavo permette di non tenere il visore sempre in carica. Per cui, facendo compiere alla batteria dei cicli completi di carica e scarica, ne preserviamo la durata nel tempo.

Il VR Air Bridge di D-Link si presenta più o meno come una chiavetta USB, giusto leggermente più larga. Possiamo inserirlo direttamente nel PC in una porta USB 3.0 (quelle blu, per intenderci) oppure, se preferiamo, utilizzare la prolunga con il dock di appoggio inclusa nella confezione.

VR air bridge utilizzo

Vale la pena comprarlo?

Qualcuno di voi si starà sicuramente chiedendo perché dovrebbe spendere per un piccolo access point quando, in fondo, basterebbe un cavo. In realtà, ci siamo resi conto anche noi che non è così!

Il D-Link VR Air Bridge che vi stiamo facendo vedere in questa recensione costa, su Amazon, circa 99 euro. Il cavo Meta Quest Link, sempre su Amazon, costa la stessa cifra. Perché, attenzione, è un cavo diverso da quello che si usa per la ricarica; è più lungo e decisamente meglio schermato. Quindi, se il risultato è lo stesso ma l’esperienza utente migliora, secondo noi si.

È vero che un po’ si paga il fatto che è originale, ma, a nostra esperienza, trovarne uno compatibile, più economico, e con le stesse prestazioni non è semplice.

Come si usa

Si tratta di un dispositivo estremamente semplice da configurare.

È sufficiente aprire l’applicazione Meta Quest Link sul PC e collegare l’Air Bridge al PC. Immediatamente, l’applicazione di Meta lo riconosce e ci porta alla schermata per configurarlo. In realtà, secondo noi, “configurazione” è un parolone: dobbiamo solo scegliere la password del Wi-Fi. Dopo un massimo di tre minuti, sarà tutto pronto.

Dall’interno del visore, dovremo fare le stesse operazioni che si fanno sul normale Wi-Fi, solo collegandoci a una rete diversa: quella dedicata fornita dall’Air Bridge. Da lì in poi, sarà tutto esattamente come al solito.

Giusto un paio di piccoli difetti

Ovviamente, la perfezione non è di questo mondo. E, se dobbiamo essere onesti, un paio di piccoli difetti ci sono.

Come tutti i dispositivi hardware, a volte si comporta in maniera anomala senza motivo. Nel nostro caso, abbiamo provato lo stesso Air Bridge su quattro visori: un Quest 2, una coppia di Quest 3 e un Quest Pro. In quasi tutti i casi ha funzionato al primo colpo, ma non per uno dei due Quest 3. Niente di irrecuperabile: abbiamo seguito le istruzioni sul sito di Meta e siamo riusciti a farlo partire. Tuttavia, non abbiamo capito il perché.

Una cosa che non ci siamo spiegati è come mai, tutte le volte che si collega fisicamente l’Air Link al PC, servono un paio di minuti buoni per averlo a disposizione. Niente di non funzionante, ma lo abbiamo trovato un po’ strano e noioso, visto che si tratta giusto di attivare una rete Wi-Fi. Siamo confidenti in un accorciamento dei tempi con uno dei prossimi aggiornamenti software.

La recensione del D-Link VR Air Bridge in breve

Il D-Link VR Air Bridge, che abbiamo visto in questa recensione, propone una soluzione semplice per un problema fastidioso: eliminare il cavo quando colleghiamo un visore VR di Meta al PC. Questo dispositivo assolve un compito semplice, ma lo fa molto bene anche grazie a un Wi-Fi 6 ottimizzato e a una procedura di installazione decisamente accessibile.

Il VR Air Bridge di D-Link è disponibile per l’acquisto a un prezzo consigliato di circa 99 euro. Visto che il costo è sostanzialmente uguale a quello del cavo ufficiale di Meta, se ne avete bisogno, vi consigliamo davvero di valutarne l’acquisto.

Per saperne di più sulle specifiche tecniche potete trovare maggiori informazioni sia sul sito web di Meta, sia sul sito di D-Link.

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Dario Maggiorini

Un boomer con la passione dei videogiochi fin dai tempi di rogue e nethack. Alla fine sono riuscito a farne un lavoro sospeso tra Techprincess e l'accademia. Ho speso gran parte della mia vita a giocare, il resto l'ho sprecato.

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