Gamindo, l’applicazione per raccogliere fondi giocando ai videogiochi, cresce sempre di più durante il periodo della quarantena. Dopo pochi mesi dal lancio ufficiale, l’applicazione ha raccolto un budget destinato ad aiutare gli ospedali di Veneto, Lombardia e Toscana.
Gamindo: raccogliere fondi giocando a dei videogiochi
Gamindo, l’applicazione che consente alle persone di donare senza spendere semplicemente giocando a dei videogiochi, ha raddoppiato i suoi clienti. Pochi mesi dopo il lancio ufficiale, gli utenti nella piattaforma hanno subito un forte incremento proprio durante il periodo della quarantena. Per questo motivo, Gamindo è riuscita a raccogliere dei fondi per aiutare gli ospedali del Veneto, della Lombardia e della Toscana.
La fase 1 della pandemia ha costretto tutti noi ha restare chiusi in casa per diverse settimane. Se dal lato lavorativo lo smart working è cresciuto esponenzialmente, anche i videogiochi hanno subito una forte crescita. Secondo Nielsen c’è stato un aumento del 45% in più nel tempo di gioco durante la fase 1. Ecco che anche Gamindo ha visto raddoppiare i propri videogiocatori superando quota diecimila. Perfino l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ricordiamo, si è espressa a favore dei videogiochi come passatempo per restare a casa e dunque come “terapia” per questo difficile periodo di quarantena.
Grazie all’idea che sta alla base dell’applicazione, la società è riuscita a raccogliere delle somme di denaro che verranno inviate a degli ospedali che risiedono nelle seguenti regioni: Lombardia, Toscana e Veneto.
Come funziona Gamindo?
Si tratta, come abbiamo detto, di una semplice applicazione scaricabile gratuitamente sia dal Google Play Store che da App Store. Gli utenti possono selezionare diversi giochi che sono sponsorizzati da aziende le quali si impegnano ad effettuare una donazione per ogni partita. Hanno già aderito a questa idea realtà come Discovery Channel, Pool Pharma, Dolly Noire e altri.
L’idea è nata da una giovane startup italiana composta da 8 ragazzi che sono riusciti a ottenere diversi riconoscimenti per Gamindo.
“In questa quarantena ognuno di noi è potuto diventare un supereroe e salvare delle vite, semplicemente restando chiuso in casa. Con Gamindo è possibile fare anche un passo in più, dato che le partite degli utenti permettono di fare delle donazioni a dei reparti di terapia intensiva delle zone più colpite in Italia” ha dichiarato Nicolò Santin, CEO e Co-fondatore di Gamindo. “L’Italia sta andando verso la fase 2 ma c’è ancora un gran bisogno di fondi per la sanità e tutte quelle cause sociali che sono state trascurate in questo periodo” è quanto affermato da Matteo Albrizio, COO e co-fondatore della startup. “Non dobbiamo dimenticarci che ci sono anche molte altre emergenze oltre al covid, come quella ambientale. Grazie alle partite dei nostri utenti abbiamo piantato anche 100 alberi con il programma Plant for the Planet, e questo è solo l’inizio” ha aggiunto Albrizio.
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