Avete letto il sottotitolo cantando. Vi ho visto. La clausura mi ha dato la lungimiranza e vedo cose, cose come piatti che ci concedono viaggi fuori porta. Vedo piadine che fanno consegna a domicilio, vedo piatti indiani, poke, hamburger stile americani, sushi, pizza. La pizza a consegna a domicilio ci mette le ali sotto ai piedi, ammettetelo. E per tutti quelli che NON sono sfigati come la sottoscritta con le proposte di food delivery, che il sushi ormai lo vedo soltanto in cartolina, ho creato per voi un viaggio special per i colli bolognesi e oltre!
Viaggiare col food delivery: Sushi!
Prima di affrontare questo lungo viaggio, una precisione: da me NON arriva il sushi col food delivery. Nessuno, niet, nada, nisba. Sto soffrendo le pene dell’Inferno, manco mi avessero messo un paraocchi con dentro le immagini di tutto il film del live action di Dragon Ball a ripetizione. Il dolore. Pertanto è davvero col cuore in mano che faccio questa proposta.
Prenderò ad esempio il mio amico Riccardo, di Milano. Lui abita vicino a Piazza Missori e da lui arriva il bendidio del sushi (sigh). Guardate un po’. L’invidia ha più o meno questo aspetto:
Questo è viaggiare col cibo. Attraverso il cibo. Sul cibo. Insomma, ci siamo capiti.
Ambrogio mi ha portata a Cuba
Sempre con la sua immancabile Vespa Special, il nostro fattorino fittizio, che affettuosamente ribattezzeremo come “Ambrogio”, ci porta stavolta in un’altra località, con un’altra pietanza.
Siamo a Firenze, la mia amata, adorata Firenze. Non possiamo andare a mangiarci una fiorentina, non possiamo andare in enoteca, non possiamo fare niente. Non è vero! Il nostro divino Ambrogio ci può portare addirittura nei caldi mari dei Caraibi, facendoci gustare carne della cucina caraibica.
Stavolta abbiamo preso i colori di Just Eat e ci siamo fatti stregare dallo Stregatto SteakHouse. Tra i vari Hamburger e la cucina di carne italiana e i litri di salivazione, trovate anche lo spezzatino di manzo alla sudamericana, con riso, insalata e platano.
Birretta e via, incomincerete improvvisamente a viaggiare a ritmo di Rumba e Chachacha.
O’ famo strano
Siamo finiti dalle parti di Roma ed era inevitabile che il nostro Ambrogio ci facesse venire un certo languorino… A Roma, mi dicono, non puoi non provare un food delivery di “O’ famo strano” (avevate tutti capito che era il nome del ristorante, sì, lo so).
Viaggiare col food delivery: la meta finale, i falafel
Il nostro Ambrogio si è spostato su Uber Eats e a Torino. E ha trovato una cucina libanese.
Ispirato dai colori speziati di un’estate ormai andata ancor prima di cominciare, vi lascio tentare infine da questa promessa: Mr Shawarma propone menù fatti a posta per provare un po’ tutto e un po’ bene. Shawarma, una sorta di rotolo wrap con carne dentro, sfilacci di vari gusti di carne gustosa e vibrante, e infine gli immancabili Falafel.
Sempre. Grazie, Ambrogio.
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