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Gmail accetta (finalmente) le email politiche

Google avvia un programma pilota riservato alle campagne politiche

Importanti novità in arrivo per Gmail. Secondo quanto riferito da Axios, Google sta lanciando un programma pilota per impedire che le email provenienti da campagne politiche finiscano nelle cartelle di spam degli utenti. Una novità di cui già si era cominciato a parlare mesi fa, ma che ora sembra essere diventata effettiva.

Gmail: le email politiche non finiranno più nello spam

Nelle prossime settimane gli utenti di Gmail potrebbero iniziare a vedere molte più email politiche nelle loro caselle di posta. A quanto pare, il colosso tecnologico si è piegato alle pressioni dei conservatori, che più di una volta hanno affermato che la società ha contrassegnato come spam le campagne repubblicane più spesso di altre. Ma facciamo un passo indietro. A Giugno Google ha chiesto alla Commissione Elettorale Federale se un programma che consentisse alle e-mail delle campagne di bypassare i filtri antispam, invece di offrire agli utenti la possibilità di contrassegnarle come spam da subito, fosse legale ai sensi delle leggi sul finanziamento delle campagne.

Nonostante le critiche negative, la FEC ha approvato la proposta del colosso tecnologico, che peró si è trovato nel mirino dei Repubblicani di lì a poco. Le campagne politiche dei conservatori, a quanto pare, faticavano a superare i filtri anti spam di Gmail. Pertanto, Google ha dovuto trovare una soluzione per garantire che gli utenti ricevessero tutte le email delle campagne politiche, senza distinzione di partito. Ed ecco perchè Google ha deciso di testare questa opzione nelle caselle di posta degli utenti. “Prevediamo di iniziare il programma pilota con un piccolo numero di campagne di entrambe le parti e verificheremo se queste modifiche migliorano l’esperienza dell’utente e forniscono maggiore certezza ai mittenti durante questo periodo elettorale“, ha detto José Castañeda, portavoce di Google.

Continueremo ad ascoltare e rispondere ai feedback man mano che il programma procede – continua -. Durante il programma, gli utenti avranno il controllo attraverso un pulsante di annullamento dell’iscrizione più prominente”. Pertanto, ora le campagne politiche registrate nel programma non saranno più interessate dalle forme standard di rilevamento dello spam di Gmail. Ma l’applicazione continuerà a scansionare i messaggi alla ricerca di phishing e malware. Gli utenti, quindi, a breve vedranno un banner sulla prima e-mail dei partecipanti al programma. E questo gli permetterà di decidere se continuare a vedere i messaggi, annullare l’iscrizione o segnalarla come spam.

In sostanza, il programma pilota darà agli utenti stessi la possibilità di decidere cosa vedere (o meno) nella casella spam di Gmail. Un’opzione molto utile per chi gestisce le raccolte fondi in occasione di campagne elettorali. Aspettiamo allora di vedere quale sarà l’esito di questo test iniziale.

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Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

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