Se fino a ieri potevi dire “ci penso domani”, oggi è arrivato il fatidico giorno: è arrivato l’obbligo di montare le gomme invernali anche nel 2021. Il 16 novembre è infatti la data zero per le coperture termiche, che escono dal letargo per tornare sulla vostra auto. La data più attesa ma allo stesso tempo più temuta dai gommisti, e il momento per gli ufficiali di polizia più puntigliosi di fare tanti controlli.
Ma cosa vuol dire “gomma invernale”? A cosa serve? Perché si montano? Sono da usare in tutta Italia? E le catene? Queste sono le domande più gettonate, a cui risponderemo oggi. Preparatevi perché, usciti da qui, sarete tra i più grandi esperti di pneumatici invernali. Pronti a prendere un po’ di freddo?
Cosa sono le gomme invernali? Perché esistono e a cosa servono?
Partiamo subito dalle cose importanti: cosa sono le gomme invernali? Capire di che cosa si tratti è fondamentale per comprenderne l’utilizzo, l’importanza e l’eventuale acquisto. Dal punto di vista tecnico, la base è la stessa di un normale pneumatico: sono tonde, sono (salvo eccezioni) nere, sono (salvo eccezioni) quattro e hanno la stessa, unica disposizione di legge a regolarle, ovvero lo spessore minimo di 1,6 mm.
Cosa distingue allora una gomma invernale da una estiva? Intanto, esteticamente le gomme invernali si riconoscono da due dettagli. Il primo è la presenza sulla spalla (ovvero sulla parte laterale della gomma, quella con scritte il produttore e le dimensioni) una piccola montagna con incastonato all’interno un fiocco di neve, come quella che vedete qui sopra, e dellle sigle M+S, M&S, M-S, M/S, utilizzabili allo stesso modo a discrezione del produttore. Ma cosa significano questi loghi? Indicano che la gomma è una Mud and Snow, ovvero una gomma adatta a neve e fango. Il fiocco di neve con la montagna, invece, indica che si è di fronte a dei veri pneumatici invernali.
Prima però vi ho parlato di un altro segno inequivocabile delle gomme invernali, ovvero il battistrada, la parte piena di intagli a contatto con l’asfalto. Questi intagli, indispensabili per poter garantire alle gomme la capacità di far defluire l’acqua presente sul manto stradale, sono infatti più spessi, più numerosi e più “cattivi” nel disegno. Il battistrada di una gomma invernale, infatti, è generalmente spesso circa 9/10 mm, contro i circa 7 millimetri di media di una gomma estiva. Questo disegno permette alla gomma di comportarsi meglio in condizioni di pioggia, facendo defluire più acqua, ma anche in caso di neve. Grazie agli intagli, detti anche “tasselli” più grandi, numerosi e spessi, l’auto è in grado di aggrapparsi meglio al manto nevoso, procedendo con più sicurezza e più aderenza.
L’altra grande differenza tra le gomme estive e quelle invernali non si vede, ed è la mescola. Senza scendere troppo in tecnicismi, la mescola è, banalmente, l’insieme dei vari materiali che compongono la gomma. Sulle gomme invernali, la mescola è decisamente più morbida, e la spalla, ovvero la parte laterale della gomma un po’ più tenera. Perché? Come chi segue la Formula 1 sa, infatti, le gomme dalla mescola più morbida hanno un grande pregio: si scaldano molto facilmente, e lavorano quindi bene con temperature basse.
E visto che le gomme invernali lavorano, appunto, nei mesi più freddi dell’anno, sono progettate per scaldarsi il prima possibile e garantire una aderenza ottimale prima delle gomme estive, che in inverno ci mettono molto più tempo a scaldarsi. Una gomma più calda significa più aderenza, e quindi più sicurezza. Qual è la temperatura limite alla quale la invernale riesce a battere la termica? Intorno ai 7 gradi, temperatura alla quale le gomme estive lavorano peggio, e le invernali diventano molto più stabili. In generale, comunque, già sotto i 10 gradi le invernali garantiscono un livello di stabilità e sicurezza decisamente superiore rispetto alle gomme estive.
Perché una volta le invernali non servivano?
Al contrario, le gomme estive, con il freddo, si irrigidiscono a causa di una mescola più dura, perdendo grip. Ma allora perché, una volta, le nostre automobili se la cavavano bene sulla neve senza queste preziose alleate? La discussione è molto interessante, e potremmo poi approfondirla, se desiderate, in un altro momento. Per non dilungarci troppo, comunque, una volta le gomme erano più strette, molto più intagliate e decisamente meno sportive: le automobili, e quindi le loro gomme, non erano così dichiaratamente sportive, e anche gli pneumatici erano pronti a tutto.
Oggi, invece, anche le utilitarie più piccole hanno gomme da almeno 205 mm di battistrada, dimensioni che negli anni ’80 erano usate dalle supersportive più adrenaliniche come Ferrari 308 GTB e Porsche 911. Una gomma più larga, quindi, ma anche più sportiva e con intagli più sottili ed elaborati: questo è necessario a causa delle prestazioni eccezionali garantite anche dalle auto più piccole, che fanno impallidire mostri sacri di decenni andati. Se guardiamo invece la larghezza del battistrada di una umile FIAT Panda prima serie, da soli 135 mm, e consideriamo il peso piuma di poco più di 700 kg della suddetta Panda, capiamo come leggerezza e battistrada sottile permettessero un’ottima aderenza e agilità sulla neve. Le gomme moderne, però, seppure facciano più fatica sulla neve fresca, grazie alle gomme invernali hanno un’aderenza in velocità impensabile per le auto di 20 e più anni fa.
In più, se ci aggiungiamo il peso decisamente maggiore e la diffusione di SUV e Crossover, vetture decisamente più pesanti delle controparti “a ruote basse”, che richiedono uno sforzo maggiore alle gomme sia in condizioni normali sia in caso di neve o pioggia, ed è presto detto il perché, una volta, bastavano le estive. E al massimo, in caso di neve pesante, si montavano le catene.
Quanto costano le gomme invernali? Sono una perdita di soldi?
Vedete che, a parte qualche accenno, non abbiamo mai parlato di neve? Al contrario delle classiche catene, infatti, le gomme invernali non sono da scegliere solo se si vive a Livigno o in Val d’Aosta, dove le nevicate sono all’ordine del giorno. Per la loro composizione, infatti, le gomme invernali hanno enormi benefici sulla stabilità dell’auto già a temperature inferiori ai 7°C, non esattamente temperature polari. Se quindi viaggiate tanto in inverno, e nella vostra zona le temperature sotto i 5 gradi sono la norma in inverno, la gomma invernale consente maggiore sicurezza, maggiore stabilità e la sicurezza di poter circolare dappertutto.
E quanto costano le gomme termiche? Il prezzo, in realtà, non è molto diverso dalle quello delle gomme estive. Per le misure più piccole e per i marchi meno prestigiosi, si parte da circa 30/40 euro a gomma, con qualcosa in meno per le gomme davvero piccole, sotto i 15 pollici, mentre per i cerchi più grandi di SUV o sportive si può arrivare facilmente a 400 euro a gomma, per un totale di 1200 euro per un treno completo. In media, comunque, si spende tra i 300 e i 500 euro per un’auto di medie dimensioni. Per acquistarle potete affidarvi al vostro gommista di fiducia, oppure scegliere diversi servizi di acquisto online. Siti come ebay, la stessa Amazon o siti specializzati come Euroimportpneumatici distribuiscono sul web gomme invernali, dando anche la possibilità di sceglierle tra migliaia di modelli disponibili. Ma quali modelli scegliere?
Ovviamente, come per le gomme estive ci sono tantissime possibilità tra le quali destreggiarsi. Ci sono pneumatici “specialistici” come quelli realizzati da Nokian, pensati dalla Casa finlandese per i climi più freddi e per le zone più nevose. Se voleste qualcosa di ugualmente adatto alla neve ma meno estremo, Michelin con la sua linea Alpin offre un buon compromesso, mantenendo un buon comportamento alle alte velocità. I modelli di Continental WinterContact, Pirelli PZero Winter e Hankook i*cept Evo offrono invece una buona resa su neve e ghiaccio, ma senza rinunciare alle prestazioni: perfetti per auto sportive. Ci sono poi altre centinaia di modelli, tutti con i loro pro e i loro contro. Se volete una disamina perfetta, vi rimando ai dettagliatissimi test realizzati dal TCS svizzero, l’equivalente elvetico dell’ACI.
A chi sono destinate le gomme invernali?
Per chi vive in città calde, possiamo dirlo: sono soldi buttati. Se le temperature nella vostra città scendono raramente sotto i 10 gradi, se avete visto la neve solo in montagna e non siete frequentatori di stazioni sciistiche o strade con l’obbligo di gomme invernali, le gomme estive con catene in caso di necessità sono la soluzione migliore. Per chi invece vive nelle regioni del Nord, dove alcune strade di grande popolarità sono soggette all’obbligo, sono una soluzione obbligata, consigliata ma anche… economicamente sensata.
Mi spiego meglio. Se montate le gomme invernali tra novembre e aprile, il treno di gomme estive percorrerà circa 5 mesi di strada: i restanti 7 mesi saranno percorsi dalle gomme termiche. Perciò, il prezzo di entrambi i treni verrà ammortizzato nel tempo, poiché l’usura si spalmerà uniformemente su entrambi i treni di gomme. Spenderete quindi 3/400 euro in più, ma sia le gomme termiche che quelle estive dureranno circa il doppio degli anni dividendosi così i compiti sotto la vostra auto. Se infatti, ad esempio, percorrerete 15.000 km in un anno, a spanne ne percorrerete 9.000 sulle gomme invernali, e 7.000 sulle estive. In questo modo, entrambe le gomme si saranno “risparmiate” metà usura, durando, magari, uno o due anni in più.
Quali sono le regole per le gomme invernali? Obbligatorie (non dappertutto) dal 15 novembre al 15 aprile
Come abbiamo detto in apertura, infatti, proprio oggi scatta l’obbligo effettivo dell’equipaggiamento di catene da neve o gomme invernali sul territorio italiano dal 15 novembre 2021 al 15 aprile 2022. Anche se in realtà non si parla di intero territorio italiano, ma solo di alcune zone. Il Ministero dei Trasporti, infatti, ha deciso che le coperture invernali non sono obbligatorie su tutto il territorio, ma solo in specifiche zone e tratti stradali. Dove? Per motivi di tempo e di spazio, non ci è possibile indicare l’intera mappa delle strade “invernali” d’Italia. C’è però qualcuno che lo ha fatto per voi: si tratta del sito pneumaticisottocontrollo.it, gestito dall’associazione di produttori di pneumatici Assogomma. Qui vi basterà cercare la vostra regione di residenza o la zona dove dovete recarvi per scoprire se c’è l’obbligo o meno di coperture invernali.
Questo è un provvedimento decisamente saggio: chi abita nel Sud Italia, dove anche in inverno le temperature raramente scendono sotto i 10 gradi, rischierebbe infatti di bruciare le proprie gomme termiche. Circolare con le gomme invernali oltre i 10/15 gradi, infatti, mette a dura prova le coperture e la loro mescola morbida. Jolly di vitale importanza in situazioni fredde, la composizione più dolce delle gomme comporta che, così come riescono a scaldarsi bene sotto i 7 gradi, al doppio di questa temperatura si arrivi ad un surriscaldamento. Nulla che pregiudichi la sicurezza in una guida normale, ma è intuibile come una mescola morbida con le alte temperature si usuri molto più velocemente di una gomma estiva.
Per questo, il Ministero dei Trasporti prevede l’obbligo dal 15 novembre al 15 aprile solo in determinate città e su specifiche strade ed autostrade. Non c’è, invece, un obbligo di “smontaggio” delle coperture invernali: secondo il Codice della Strada, infatti, poteste circolare tutto l’anno con le coperture invernali senza infrangere alcuna regola.
Ma attenzione: questa mossa non solo è pericolosa, in quanto in estate le gomme invernali si comportano peggio delle estive, ma è anche controproducente. Se infatti decideste di usare le gomme termiche lungo tutta l’estate, queste potrebbero, anzi, probabilmente arriveranno all’inverno già consumate e quasi da buttare. Una gomma capace quindi di dare 3/4 anni di servizio andrebbe letteralmente buttata dopo un anno di vita. In più dobbiamo affrontare la questione codice di velocità, l’altra grande tematica da tenere bene a mente quando si parla di gomme invernali.
Montare gomme invernali “diverse”: che cos’è il codice di velocità? E come posso risparmiare sfruttandolo?
Il codice di velocità è infatti uno dei metodi più facili e veloci per risparmiare qualcosa in fase di acquisto degli pneumatici. Perché? Ve lo spieghiamo subito. Gli pneumatici, infatti, hanno tantissime sigle, di cui vi abbiamo parlato nel dettaglio in una puntata di Auto for Dummies, che vi riportiamo qui sotto. Insieme ai classici codici che indicano lo spessore del battistrada, la spalla, il diametro dei cerchi e così via c’è una lettera fondamentale, l’ultima nei canonici codici 205/55 R16. Questa lettera è il codice di velocità.
Questa piccola lettera, che va da Q (velocità massima 160 km/h) a Y, oltre 300 km/h, indica appunto la velocità massima alla quale queste gomme sono omologate. Si tratta quindi di una velocità “sicura” alla quale le gomme potrebbero andare per centinaia di km senza rischio di alcun danno. Ogni automobile, sulla propria Carta di Circolazione, ha indicate tutte le misure delle gomme, compreso il codice di velocità. Come detto altre volte, questo codice può essere superato (montando quindi una gomma più “veloce”), ma non si può mai ripiegare su gomme con codici di velocità più bassi. Questo perchè, se per esempio un’auto è capace di fare i 200 km/h, viaggiare a quella velocità con gomme da massimo 180 km/h potrebbe essere pericoloso. Questo è sempre vero tranne che in inverno.
Durante i mesi di obbligo di pneumatici invernali, infatti, il Codice della Strada consente agli automobilisti di montare gomme con codice di velocità inferiore a quello originale. Di solito, queste misure sono indicate a libretto con la dicitura “da neve” o M+S di fianco alla dimensione. Ma perché si fa questo? Molto semplice: le gomme più “lente” costano meno, a volte con uno scarto di 150/200 euro su un treno di gomme identico. Il concetto dietro a questa scelta è basilare: in inverno, con la pioggia e il freddo, si va più piano, quindi le gomme più lente non costituiscono un problema. Un paradosso, direte voi, in un Paese dove legalmente non si possono superare i 130 km/h su strade pubbliche. E avreste ragione: ma tant’è, in compenso c’è un modo alternativo di risparmiare con le gomme invernali. Sempre che non siate assidui frequentatori delle autobahn tedesche…
Questo “condono” però comporta che, alla fine del periodo invernale, voi dobbiate obbligatoriamente sostituire le vostre gomme invernali con le estive dal corretto codice di velocità. Per chi sceglie di montare gomme con un codice di velocità inferiore, è possibile effettuare il cambio un mese prima del 15 novembre e un mese dopo il 15 aprile, per consentire a tutti di avere il tempo necessario per agire. Ma se verrete beccati con le gomme invernali “più lente” prima del 15 ottobre e dopo il 15 maggio, l’infrazione sarà quella di circolazione con gomme non conformi alla carta di circolazione. La sanzione? 430 euro di multa, ma soprattutto il ritiro del libretto di circolazione. Una norma molto severa, pensata per chi monta cerchi più grandi sulla propria auto, ma che colpisce anche chi, smemorato, non rende la sua auto “invernale” di nuovo in regola.
E se non le monto cosa rischio? I pericoli tra multe e scarsa aderenza
Sono certo che vi stiate facendo una domanda molto pragmatica e giusta: se non monto le gomme da neve, cosa rischio? Dal punto di vista legale e pecuniario, se aveste comunque le catene da neve a bordo non rischiereste nessuna multa. A patto che le gomme della vostra auto siano catenabili, ovvero adatte a montare le catene da neve. Diversi modelli, infatti, oggi per esigenze di stile puntano su passaruota a filo con gli pneumatici, e cerchi sempre più grandi. Questo rende alcuni modelli, come ad esempio l’ultimo Hyundai Tucson, non catenabili con determinati cerchi. In quei casi, è indicata anche sul libretto la dicitura “non catenabili”: in quel caso, se percorrete strade “invernali” l’obbligo è quello delle gomme termiche.
In ogni caso, se veniste “beccati” sprovvisti di dotazioni invernali, gomme o catene che siano, incapperete in una multa. Quanto salata? Dipende, come spesso accade dalle circostanze. Il CdS comunque indica una sanzione pecuniaria che va dai 41 ai 168€ se l’infrazione viene contestata nei centri abitati. Se invece si viene fermati fuori città o in autostrada, la multa può andare da 84 a ben 355 euro. In più, le forze dell’ordine possono disporre il fermo del veicolo fino alla messa in regola degli pneumatici. In più, in caso di recidiva, ovvero di multipla infrazione in un breve lasso di tempo, possono essere anche decurtati fino a tre punti patente.
Le sanzioni pecuniarie ci sono, quindi, ma la vera situazione da tenere in considerazione è il pericolo per la sicurezza. Come detto in precedenza, infatti, a parte alcune eccezioni di strade “calde”, le strade dove effettivamente c’è l’obbligo di dotazioni invernali sono strade o autostrade che, d’inverno, sono segnate da neve e, soprattutto, ghiaccio. Passi di montagna, autostrade che attraversano Alpi o Appennini, città montane: sono alcuni esempi di luoghi dove la neve e il ghiaccio sono tanti, e le dotazioni invernali obbligatorie. Le catene, in questi casi, possono essere utili in caso di copiosa nevicata in corso. Ma con pioggia, ghiaccio, poca neve o vecchia o semplicemente tanto freddo, le catene possono fare ben poco, diventando anzi limitanti. Per questo, per chi vive o viaggia spesso in territori soggetti a questo obbligo diventa fondamentale scegliere gomme invernali.
E le catene da neve? Una soluzione di emergenza, ma se viaggiate tanto d’inverno ponderate bene…
E le care, vecchie catene da neve? Sicuramente, sono un rimedio economico per poter viaggiare ovunque. Con un prezzo che varia tra i 25 e i 45 euro, infatti, una coppia di catene può risolvere le situazioni di neve più intense. Come però già capite da questa frase, solitamente le catene si montano solo sull’asse di trazione. In più, essendo letteralmente delle catene montate sulle vostre gomme, la velocità massima che possono sopportare è generalmente di 50 km/h.
Questo le rende inadatte alla guida in autostrada, alla guida di tutti i giorni e semplicemente ad essere considerate come soluzione “fissa” per l’inverno. In più, montarle è davvero complesso: se non lo avete mai fatto, non è un’esperienza particolarmente divertente. Soprattutto se dovete farlo sotto una copiosa nevicata e non vi siete allenati prima, ve lo posso assicurare… Dal punto di vista della comodità, non dover fare nulla e avere le gomme invernali è un toccasana, senza alcuna possibilità di rivalsa delle catene. Come detto, il vero vantaggio delle catene è il prezzo: con massimo 45 euro il problema della circolazione su strade con l’obbligo è risolto. Ponderate però bene, e non scegliete la strada economica solo perché si.
Come abbiamo detto prima, è vero che le gomme termiche costano tra i 300 e i 500 euro, però riducono lo stress sulle gomme estive, che percorreranno meno del 50% dei km annui. In questo modo, il prezzo andrebbe ad ammortizzarsi, ma utilizzando 365 giorni all’anno le estive il cambio gomme arriverà molto prima. In più, a livello di sicurezza e di stabilità in caso di neve non ci sono paragoni. Se non doveste beccare la nevicata del secolo, in cui le catene sono ancora il mezzo da battere, le gomme invernali sono la scelta perfetta.
Non siete grandi esperti di catene da neve e vi spaventa il loro montaggio? Qui trovate l’articolo dedicato del nostro Danilo, che vi racconta come montare le catene in maniera corretta. Dopo averlo letto, sono sicuro che saprete tutto anche sulle classiche catene.
Posso montare le gomme invernali solo su un asse? E se ho la trazione integrale?
Arriviamo ora ad un altro nodo dolente: la trazione. Ma è vero che si possono montare le gomme invernali solo sull’asse motrice? Ed è vero che le auto a trazione integrale sono esenti dall’obbligo? Questi sono due miti che, a sorpresa (soprattutto il secondo) ho sentito nel corso degli anni, e che ora andremo ad analizzare.
Partiamo dal primo: sfortunatamente si, il Codice della Strada consente di equipaggiare l’auto anche solo con due pneumatici invernali. “Ma come mai, Giulio, dici purtroppo? In questo modo posso risparmiare la metà dei miei soldi!”. Di certo, il risparmio economico in questo caso è esattamente dimezzato, acquistando infatti due sole gomme anziché quattro. Il risultato che si ottiene, però, è possibilmente più pericoloso di quattro gomme estive. Sulle auto a trazione anteriore, infatti, avere un anteriore con le termiche garantisce un’ottima motricità. Il retrotreno, invece, è molto meno stabile, ha meno aderenza e in caso di curve o frenate brusche il rischio di finire in sovrasterzo o, se non siete veloci a correggere la traiettoria, in testacoda è davvero facile. Soprattutto sulle auto meno fresche, con meno sistemi di sicurezza a bordo.
Sulle auto a trazione posteriore, invece, il rischio è ancora maggiore. Sebbene le ruote posteriori abbiano aderenza a sufficienza, quelle anteriori non riescono a fare presa sull’asfalto, facendo quindi fatica a girare letteralmente l’automobile e innescando un brutto sottosterzo e una difficoltà estrema di guida. Sempre di saper azzeccare l’asse di trazione della vostra auto: come potete vedere qui sopra, è facile sbagliare… A parte gli scherzi, al netto di 200 euro risparmiati, quindi, vi chiedo di non fare strani miscugli: il rischio di farsi male può arrivare in un batter d’occhio. E invece è vero che le auto a trazione integrale vanno bene lo stesso anche senza gomme invernali? La risposta è, come avrete già capito, assolutamente no. Intanto, come è facile intuire non è sufficiente su un’auto a quattro ruote motrici montare le catene su due sole ruote, in quanto vadano montate sulle ruote motrici, appunto.
In più, diversi studi e test empirici hanno dimostrato come, senza gomme invernali, non si va proprio da nessuna parte. Il grip maggiore delle gomme invernali infatti rende più utile optare per una vettura a trazione anteriore e gomme invernali piuttosto che una vettura con gomme estive e trazione integrale. Come vedete in questo video degli specialisti di Tyre Reviews, due BMW X1 identiche, una con trazione anteriore e gomme invernali e l’altra con trazione 4WD e gomme estive si sono comportate in maniera moolto diversa. E la vittoria, sulla neve, va senza dubbio all’auto con gomme invernali, qualsiasi sia la sua trazione. Certo, sulla neve questo comportamento è amplificato, ma i benefici delle gomme invernali sono tangibili anche solo con il freddo. Quindi, se avete un’auto con trazione integrale, state molto attenti: a sottovalutare le invernali potreste finire anche voi fuori strada come nel video…
E gli pneumatici quattro stagioni? Convengono davvero?
Chiudiamo con un’ultima domanda, che svilupperemo presto in un articolo dedicato: ma gli pneumatici quattro stagioni cosa sono? E servono davvero? Già dal nome, gli pneumatici all season (o quattro stagioni in italiano) sono un compromesso adatto per chi non necessita di chissà quali prestazioni in inverno. Hanno una mescola più morbida delle classiche estive ma più dura delle termiche, il che le rende adatte all’inverno, ma più soggette ad usura in estate. Per essere poi meno cedevoli in estate hanno intagli leggermente meno profondi, e una spalla più rigida. Questo li rende quindi meno efficaci di un estivo in estate, ma anche di un invernale in inverno. In più, i modelli quattro stagioni sono principalmente dedicati a modelli tranquilli o a SUV e Crossover, dove svolgono un ottimo lavoro di gomma “adatta al fuoristrada” grazie al battistrada più cesellato delle normali gomme estive.
Se avete un’auto ad alte prestazioni, quindi, le quattro stagioni non fanno proprio per voi. Se però abitate in città ai piedi dei monti, non avete una vettura particolarmente prestante e sporadicamente avete bisogno di viaggiare su strade con obbligo di coperture invernali, potrebbero fare al caso vostro. Attenzione però che, insieme alla dicitura M+S, abbiano anche il piccolo fiocco di neve con la montagna oltre ai simboli che indicano la natura di quattro stagioni (solitamente un sole e una nuvola piena di neve, oppure quattro riquadrini a simboleggiare le quattro stagioni). Solo le gomme dotate del fiocco di neve e della piccola montagna saranno considerate delle vere alternative alle gomme invernali. Le altre, delle semplici gomme adatte al fango e alla neve.
E le calze o i ragni in sostituzione delle catene? Sebbene più facili da montare e, seppur non sempre, più economici, questi metodi non sono considerati legali in Italia. In realtà, le calze non sono esplicitamente vietate. D’altra parte, però, queste non sono equiparate alle catene da neve. Il nostro consiglio quindi è di utilizzarle solo in casi di estrema necessità se già le possedete. Se invece non le avete, optate per le classiche catene, oppure per le più sicure gomme invernali, oppure utilizzatele solo su strade private.
Tutto chiaro ora sul mondo delle gomme invernali 2021?
Con questa digressione sulle calze da neve si chiude il nostro speciale sulle gomme invernali 2021. Un viaggio tra le coperture termiche che, seppur siano ormai sdoganate e molto diffuse sul territorio italiano, hanno ancora diversi miti da sfatare e false credenze che le rende meno popolari del dovuto. Ovviamente, il loro utilizzo e acquisto non è di certo obbligatorio. Ognuno è in grado di scegliere secondo le proprie esigenze e i propri desideri. Speriamo, però, di aver risposto ai vostri quesiti e ai vostri dubbi riguardo alle coperture invernali, e di potervi aiutare nella scelta perfetta per il vostro inverno. E voi? Cosa ne pensate? Vi abbiamo convinti a scegliere le gomme invernali in questo 2021? Fatecelo sapere nei commenti: è il vostro momento.
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