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Google nega che Bard sia stato addestrato da ChatGPT

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Google respinge le accuse che vogliono stia addestrando il proprio chatbot AI Bard con i dati di ChatGPT di OpenAI. Piuttosto, sembra che voglia coinvolgere maggiormente gli ingegneri di DeepMind nello sviluppo dell’intelligenza artificiale.

Google nega di usare ChatGPT per addestrare Bard

Secondo quanto riportato da The Information, Bard di Google non ha avuto un inizio impressionante e la società starebbe cercando di cambiare le sorti dei suoi chatbot AI. In particolare, si starebbe avvalendo dell’aiuto di DeepMind, la sua divisione dedicata all’intelligenza artificiale, per battere OpenAI con una nuova iniziativa chiamata Gemini.

Il rapporto afferma anche che Google avrebbe utilizzato i dati di ChatGPT di OpenAI, prelevati da un sito Web chiamato ShareGPT, per addestrare Bard. Tuttavia, un ex ricercatore di intelligenza artificiale di Google avrebbe avvertito la società che ciò avrebbe violato i termini di servizio di OpenAI e che le risposte di Bard sarebbero state troppo simili. Successivamente, secondo la fonte, Google avrebbe smesso di utilizzare quei dati.

Tuttavia, Google ha negato che i dati siano stati utilizzati per addestrare Bard: “Bard non è addestrato su alcun dato da ShareGPT o ChatGPT“, ha dichiarato il portavoce Chris Pappas.

Nonostante le controversie sull’utilizzo dei dati, Google sembra voler coinvolgere DeepMind, nonostante la divisione abbia cercato per anni di diventare più indipendente dalla società madre. Questo potrebbe permettere a Google di recuperare terreno rispetto a Bing e ChatGPT, che sembrano più avanti nella corsa dell’intelligenza artificiale. Proprio per via dei dati di OpenAI.

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Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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