Google penalizzerà i contenuti di bassa qualità nel suo motore di ricerca, spostando verso il basso risultati clickbait e aggregatori di news. Con diversi aggiornamenti nei prossimi mesi vuole ridurre i contenuti creati solo per generare traffico e fare emergere invece quelli di qualità.
Google penalizzerà clickbait e aggregatori di news
A partire dalla prossima settimana Google inizierà a implementare quello che definisce l’Helpful Content Update, un aggiornamento per fare emergere i contenuti d’aiuto agli utenti. Questo aggiornamento vuol fare emergere contenuti scritti da persone esperte sulle varie materie, puntando sulla qualità e sull‘educazione. Ma anche migliori risultati per intrattenimento, shopping e contenuti tech.
Come esempio, l’azienda di Mountain View spiega che se cercherete informazioni su un film, troverete più facilmente recensioni e articoli con informazioni nuove e fresche, piuttosto che aggregatori di recensioni senza nessun punto di vista o dettaglio. Lo stesso varrà per le notizie: più spazio ad analisi attente e contenuti di miglior qualità.
Da tempo l’azienda consiglia a chiunque voglia farsi trovare su Google (da chi come noi scrive notizie alle aziende che vogliono vendere un prodotto) di pensare i contenuti per le persone che andranno a fruirli. Senza dimenticare le regole SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca), ma ricordando che la qualità deve restare il primo punto fermo.
Quindi suggerisce di creare contenuti utili, mostrare esperienze di prima mano e conoscenza sull’argomento. Inoltre consiglia di evitare “eccessiva automazione”. Così come non badare a raggiungere un determinato conteggio di parole (avete mai letto una guida dove il primo punto arriva dopo tre diverse introduzioni) e rimuovere contenuti inutili dal proprio sito.
Nel prossimo futuro inoltre vuole introdurre novità per mostrare solo recensioni di qualità sui prodotti (molte volte online si trovano aggregatori di recensioni di Amazon piuttosto che contenuti originali, come i nostri). E molte altre novità che dovrebbe migliorare Google Ricerca. Affinché le persone trovino quello che cercano e aziende, giornalisti, creativi possano mostrare il proprio lavoro migliore.
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