Google ha aggiunto una nuova funzionalità sperimentale al suo modello di intelligenza artificiale Gemini: un controllo regolabile del livello di ragionamento. La novità, definita “reasoning dial” o selettore di ragionamento, consente agli utenti di impostare quanto profondamente l’IA debba riflettere per elaborare una risposta. Si tratta di un passo inedito nell’interazione con i modelli linguistici, che punta a offrire maggiore controllo, trasparenza e personalizzazione nell’uso quotidiano dell’IA generativa.
Google Gemini: una nuova frontiera per l’interazione uomo-macchina
Il nuovo “selettore di ragionamento” è stato progettato per permettere agli utenti di adattare il comportamento dell’IA alle proprie esigenze: con valori più bassi, Gemini restituisce risposte rapide e sintetiche, simili a quelle di un assistente virtuale; con livelli più alti, invece, l’IA attiva catene di ragionamento complesse, utili per attività che richiedono riflessione approfondita, come la scrittura, l’analisi critica o la risoluzione di problemi.
Questa funzionalità è attualmente disponibile in fase di test per un numero limitato di utenti ed è stata rivelata in occasione del Google DeepMind Alignment Day, un evento dedicato allo sviluppo responsabile dell’intelligenza artificiale.
Maggiore trasparenza nel processo decisionale
L’idea di regolare la profondità del ragionamento nasce dal desiderio di rendere i modelli AI più prevedibili e comprensibili. Secondo i ricercatori di Google, molte delle critiche rivolte all’intelligenza artificiale, in particolare ai modelli linguistici generativi, riguardano proprio la mancanza di trasparenza su come le risposte vengano formulate.
Attraverso questo sistema, gli utenti avranno maggiore consapevolezza del “costo computazionale” e del tempo di elaborazione.
Implicazioni etiche e tecniche
La possibilità di “dosare” la complessità delle risposte porta con sé importanti implicazioni etiche e ingegneristiche. Secondo gli sviluppatori di Google, è fondamentale che gli utenti comprendano quando e perché una risposta sia più o meno sofisticata. Questo viene fatto per evitare sia una falsa percezione di competenza, sia un sovraccarico cognitivo. Per questo motivo, il selettore viene accompagnato da indicatori visivi chiari e da una guida che suggerisce scenari d’uso raccomandati.
Una funzione pionieristica tra i modelli AI
Attualmente, nessun altro modello linguistico di uso commerciale presenta un controllo diretto sul livello di ragionamento. La maggior parte delle alternative — da ChatGPT a Claude — adatta il proprio comportamento in base al prompt, ma non offre all’utente uno strumento diretto per modificare la profondità della risposta.
Secondo gli osservatori del settore, questa innovazione potrebbe aprire la strada a un nuovo standard di interazione tra esseri umani e IA.
Verso una personalizzazione dell’intelligenza artificiale
Il lancio del selettore di ragionamento si inserisce in una tendenza più ampia che vede Google puntare a rendere Gemini un assistente sempre più flessibile, personalizzabile e sicuro. I team di sviluppo stanno lavorando a nuove interfacce visive, al controllo sulla temperatura del modello e a sistemi di feedback più granulari. Google ha dichiarato che i primi feedback degli utenti coinvolti nei test sono positivi, soprattutto da parte di sviluppatori, creativi e ricercatori.
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