Il ritmo è tutto quando ci si allena. La cadenza del vostro passo in corsa, i battiti del vostro cuore. Ma soprattutto, la musica che vi fa dimenticare la fatica e superare i limiti. Il giusto paio di cuffie può fare la differenza quando si fa sport e i nuovi auricolari open-ear Huawei FreeArc, che abbiamo testato per questa recensione, sono una scelta che ha molto senso. Il design a forma di C chesi aggancia perfettamente al nostro orecchio, la possibilità di ascoltare l’ambiente circostante per allenarsi in sicurezza, le ottime performance audio. E poi c’è un prezzo di lancio che, con il coupon da 30 euro che troverete in questa recensione, scende fino a 89 euro. Cosa che rende questi auricolari un’alternativa davvero interessante per chi vuole una colonna sonora sempre nelle orecchie quando si allena.
La nostra recensione di Huawei FreeArc
Forse conoscete meglio Huawei per i suoi smartphone o tablet — ma nell’ultimo periodo l’azienda ha lanciato diversi prodotti audio che ci sono davvero piaciuti. Di recente abbiamo provato i FreeBuds Pro 4, che con i gommini su misura entrano nel canale uditivo per prestazioni audio che ci hanno convinto appieno. Ma con i Huawei FreeClip(lanciati a fine 2023) ci aveva già dimostrato di saper lavorare bene anche sui design open-ear, che lasciano i nostri timpani liberi di ascoltare il mondo esterno.
I nuovi FreeArc, però, sono molto diversi da entrambi questi auricolari true wireless. Anzitutto per il prezzo a due cifre dopo lo sconto, ma anche perché nascono con un’anima decisamente più sportiva. Che si vede immediatamente dal design.
Un design davvero ben pensato
Se la vostra attività sportiva prevede cardio “statico” su una cyclette, sollevamento pesi o esercizi con gli elastici, il design non è la prima caratteristica che considerate quando acquistate un paio di auricolari. Ma se correte, andate in bicicletta, fate ginnastica dinamica e funzionale — insomma, se muovete molto e spesso la testa, il design è tutto.
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Ben salde e resistenti
I FreeArc di Huawei si presentano con un “confetto” ovale che si appoggia sopra all’orecchio, da cui parte un archetto a C ricoperto in silicone per ancorarsi alla parte alta del vostro padiglione auricolare. Ci sembra che Huawei abbia calibrato perfettamente il contrappeso di questo paio di cuffie, che sono rimaste accanto al nostro orecchio anche durante la corsa e gli esercizi più dinamici (salti, burpees, ecc).
Il fatto che abbiano una certificazione IP57, dà un valore aggiunto per gli sportivi. In questo periodo dell’anno in cui correre sotto la pioggia non è raro, avere questa resistenza extra ci ha fatto uscire di casa più tranquilli.
Non è però solo resistenza. Nel colore Grey che abbiamo testato (ci sono anche Green e Black), ci sembra auricolari piuttosto eleganti. L’archetto è abbastanza discreto da farci usare gli auricolari anche per una passeggiata o in ufficio. In altre parole, sono auricolari pensati per gli sportivi, ma non dovrete usarle solo durante lo sport.
Anche perché gli auricolari sono davvero leggerissimi e, non entrando nel canale uditivo, non stancano anche se le indossate molto a lungo. Potete ascoltarci musica, podcast o audiolibri tutto il giorno, restando comunque raggiungibili da chi vi sta attorno.
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Una custodia contenuta
Di solito, uno dei problemi con le cuffie ad archetto per la corsa è la custodia più grande. Huawei ha però fatto un buon lavoro nel limitare le dimensioni al minimo. La base è un quadrato di circa sei centimetri e mezzo per lato, con un’altezza di appena due centimetri: entrano tranquillamente in tasca.
Qualità dell’audio sopra le aspettative
Un paio di auricolari open-ear con un prezzo sotto i 100 euro non generano, di solito, le più rosee aspettative sulla qualità dell’audio. Ma dopo averle provate per questa recensione siamo molto soddisfatti dei risultati di Huawei FreeArc.
Se è vero che i sub-bassi più profondi sono pressoché impossibili da raggiungere con un design open-ear, la quantità e la qualità dei bassi è decisamente sopra le aspettative. Per il pop e il rock (anche il più hard) vanno benissimo, mentre per l’hip-hop mancano un po’ le frequenze più sotterranee. Ma durante l’allenamento è comunque difficile percepire le vibrazioni bassissime: ci sembra un buon compresso.
Anche perché le frequenze medie e alte si sentono davvero benissimo. Il cantato (e il parlato di podcast e audiolibri) si sente ricco di dettagli e fedele. Forse si perde qualche frequenza negli alti, ma solo ascoltando tracce complesse in quel registro (per esempio le opere per i quartetti d’archi).
Fatte le dovute proporzioni (le FreeBuds Pro 4 sono decisamente superiori, ma hanno i gommini per fare cassa di risonanza e costano quasi il doppio), siamo davvero sorpresi della qualità dell’audio.
Open-ear: ottime per lo sport e alla scrivania
Gli auricolari open-ear hanno, per loro stessa natura, dei limiti fisici. Per esempio, non possono isolarvi dai rumori ambientali. Noi abbiamo ascoltato un podcast in aereo, ma abbiamo dovuto alzare molto il volume per sovrastare i motori del velivolo. Invece, usandoli alla scrivania abbiamo avuto la possibilità di ascoltare musica ma sentire facilmente quando ci chiamavano. E durante la corsa abbiamo potuto sentire facilmente auto e moto che passavano restando al sicuro. Insomma: la mancanza di isolamento può tornare spesso utile, dipende da come usate le cuffie.
Nonostante non isoli dai rumori esterni, le FreeArc hanno un sistema a doppio microfono con cancellazione del rumore del vento fino a 4 m/s. Questo ci ha permesso di fare chiamate anche in bicicletta e con il monopattino elettrico. Anzi, il fatto che siano così leggere ci ha portato a usarle spesso per gestire chiamate e videocall. Anche perché la qualità della chiamata è davvero ottima.
Comandi touch intuitivi
Per rispondere alle chiamate e per gestire la musica, abbiamo trovato i comandi di Huawei FreeArc piuttosto semplici e intuitivi. Toccando due volte sugli auricolari potete fare play/pausa e rispondere alle chiamate, con tre tocchi passate alla traccia successiva. Tenete premuto sull’auricolare per attivare l’assistente vocale.
Huawei, secondo noi, ha fatto bene a lasciare “vuoto” il tocco singolo: durante gli allenamenti capita di sfiorarli ed è meglio che non siano troppo sensibili.
Connettività e batteria
Le FreeArc supportano la connessione simultanea a due dispositivi: noi abbiamo usato un laptop Windows e uno smartphone (abbiamo testato sia iOS che Android) e il passaggio è intuitivo. La connessione, inoltre, ci sembra davvero ottima. Anzi, FreeArc hanno una connessione da record: Huawei riporta che il Bluetooth regge fino a 100mt all’interno e fino a 400mt aperto, su dispositivi iOS, Android e Windows. Noi non abbiamo misurato le distanze con il metro, ma lasciando il telefono nel nostro piccolo ufficio casalingo, abbiamo provato a camminare per tutta casa senza perdere la connessione (ed è una casa vecchia con muri che di solito isolano molto).
In termini di autonomia, le FreeArc offrono fino a 7 ore che diventano 28 con la custodia di ricarica. Hanno, inoltre, una funzione di ricarica rapida: bastano soli 10 minuti per ottenere 3 ore di utilizzo.
Recensione Huawei FreeArc: chi dovrebbe acquistarle?
Gli auricolari FreeArc sono disponibili sul sito di Huawei a 119, ma utilizzando il nostro coupon (basta scrivere ATECHMOOSE30 al check-out) potete acquistarli con trenta euro di sconto per 89 euro.
A questa cifra, ci risulta facilissimo consigliarle. Hanno un suono pulito e ricco di dettagli, si affrancano perfettamente all’orecchio e sono comode da indossare, hanno un’ottima connessione e una buona autonomia. Ma va da sé che danno un valore aggiunto a chi fa sport e vuole ascoltare musica mentre lo fa.
Chi corre, va in bicicletta o fa comunque sport all’aperto, oppure chi fa allenamenti molto movimentati, trova nei FreeArc un’opzione di qualità a un prezzo ottimo. Se invece fatte attività sportiva meno “scatenata”, ci sono alternative (anche restando in casa Huawei) sia open-ear che in-ear. La differenza, secondo noi, la fa volontà di isolarvi con la cancellazione del rumore: se preferite la trasparenza per sentire il mondo attorno a voi, Huawei FreeArc è una scelta di qualità.