Huawei Mate 30 Pro arriverà in Italia ugualmente ma può sopravvivere anche senza avere le applicazioni di Google? Per scoprirlo l’abbiamo messo alla prova per qualche giorno e ora siamo pronti per il verdetto finale.
Huawei Mate 30 Pro: la scheda tecnica
Prima di iniziare vediamo le specifiche tecniche di questo interessantissimo top di gamma.
Dimensioni: 158.1 x 73.1 x 8.8 mm
Peso: 198 g
Display: 6,53 pollici – OLED – 1176 x 2400 pixel
CPU: HiSilicon Kirin 990
GPU: Mali-G76 MP16
RAM: 8 GB
Memoria: 256 GB – espandibile tramite Nano SD
Rete: 4G LTE – Dual stand-by
Connettività: Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, Bluetooth 5.1, USB Type-C 3.1, GPS, NFC
Batteria: 4500 mAh
Fotocamera posteriore: 40 + 40 + 8 MP
Fotocamera anteriore: 32 MP
Video: 4K @ 30 fps
Sistema operativo: Android 10 con EMUI 10
Una dovuta premessa
L’unità che abbiamo avuto modo di provare non aveva il software definitivo, per cui abbiamo deciso di astenerci dallo scrivere una classica recensione.
Detto questo, voglio mettere subito in chiaro una cosa: Huawei Mate 30 Pro è un top di gamma a tutti gli effetti. Ha un design assolutamente futuristico – merito anche dell’assenza del bilanciere del volume, ora sostituito da un doppio tap sul bordo del display -, vanta un’ottima qualità costruttiva, è estremamente potente e ha autonomia da vendere. In più potete contare su un comparto fotografico versatile ed estremamente soddisfacente.
Insomma, sappiate che è uno smartphone indubbiamente completo.
Huawei Mate 30 Pro: è possibile vivere senza le Google Apps?
Lo so, ci sono modi vari ed eventuali per installare le Google Apps su Huawei Mate 30 Pro ma:
- non è legale;
- è estremamente macchinoso e quindi non alla portata di tutti;
- ci sono importanti rischi per la sicurezza perché basta affidarsi al sito sbagliato ed infettate il vostro nuovo smartphone.
Messa da parte quindi questa opzione, cerchiamo di capire cosa possiamo e non possiamo usare.
Contatti/Calendario
Partiamo dalla base: normalmente ci appoggiamo a Google per trasferire i contatti automaticamente sul nuovo device. Ovviamente non lo possiamo fare con questo Mate 30 Pro. Niente panico però: potete usare l’app Phone Clone per “clonare” il vostro smartphone precedente. Un’operazione che trasferirà sia i vostri contatti che il vostro calendario.
Attenzione però: non potrete più contare sulla sincronizzazione cross-device di Google. Dovrete quindi segnare i vostri appuntamenti sul Calendario di Huawei, accessibile volendo anche tramite il sito web cloud.huawei.com.
Non vi stuzzica l’idea? Potreste migrare su una soluzione alternativa, come ad esempio l’ecosistema di Microsoft.
Google Play Store
Phone Clone trasferisce anche le applicazioni presenti sul vecchio smartphone, ma non cantate vittoria: non è detto funzionino senza Google Play Services.
E per installare app nuove? Niente Play Store ovviamente, ma potete ricorrere all’AppGallery di Huawei che però è ancora poco fornito. In alternativa potete ricorrere ad Amazon App Store oppure ad uno store non ufficiale come Aptoide.
Il migliore? Secondo me quello del colosso dell’e-commerce. Due le ragioni di questa mia scelta: prima di tutto è molto completo e, in secondo luogo, le app sono pubblicate ufficialmente dagli sviluppatori.
Qualunque sia la vostra scelta sappiate che per installare qualsiasi store non ufficiale dovrete visitare la pagina web dedicata, scaricare l’apk, abilitare l’installazione di app con origini sconosciute e finalizzare il tutto. Una volta completata l’operazione potrete scaricare decine di app, incluse Facebook, Instagram e affini.
App bancarie e pagamenti digitali
Attenzione alle applicazioni delle banche: non tutte hanno un corrispettivo su Amazon App Store. Molte sono comunque presenti sui marketplace non ufficiali ma sappiate che correte comunque un rischio importante vista la sensibilità dei dati che andrete ad inserire.
Dovrete inoltre rinunciare ai pagamenti digitali: Google Pay non potete utilizzarlo e Huawei Pay non è ancora arrivato in italia.
Gmail
Niente Gmail e qui c’è poco da fare. Non potrete infatti installare l’app ufficiale ma nemmeno utilizzare Outlook o affini. La maggior parte dei client infatti richiede Chrome per il login su Gmail ma voi non potrete accontentarlo perché è il browser di Google.
L’unica possibile soluzione, rinunciando alle notifiche push, è usare anche questo caso il sito web.
Google Drive
Dovrete rinunciare anche a Google Drive ma poco male: potrete utilizzare Dropbox, OneDrive o un qualsiasi altro servizio cloud.
L’unico problema in questo caso riguarda WhatsApp: normalmente infatti il servizio di messaggistica effettua il backup su Google Drive per facilitare il ripristino. In questo caso invece dovrete fare tutto manualmente, ossia andare nella cartella WhatsApp/Databases del device e cercare il backup più recente. Dovrete poi caricare il file su qualche cloud (va bene anche Telegram), scaricarlo su Huawei Mate 30 Pro e poi posizionarlo nuovamente nella cartella Databases.
Insomma, un sistema molto complesso e sicuramente non alla portata di tutti, ma che rende comunque recuperabili le vostre vecchie conversazioni sulla piattaforma di messaggistica, piattaforma che, vi ricordo, dovrete scaricare dal sito ufficiale non essendo presente né su AppGallery né su Amazon App Store.
Google Maps
Niente navigatore di Google, un vero peccato soprattutto per chi è abituato ad usarlo per spostarsi a piedi o con i mezzi pubblici. Se invece usate l’auto potete sempre installare Waze che funziona perfettamente ed è comunque piuttosto simile.
Naturalmente sui vari store trovate un sacco di alternative adatte anche agli spostamenti a piedi o con i mezzi pubblici, ma nessuno raggiunge la completezza, l’immediatezza e l’università di Google Maps.
Non trovate app di vostro gradimento? Potete sempre usare il sito web maps.google.com.
Android Auto
Niente da fare per Android Auto. Dovrete rinunciare quindi ad avere le vostre mappe, i vostri contatti e la vostra musica in un unico posto.
L’alternativa? Il navigatore dell’auto e il caro vecchio Bluetooth.
YouTube
Dovrete ricorrere alla versione web usando un browser qualsiasi. Non esattamente la stessa cosa ma meglio di niente, non trovate?
Google Home
Amanti della smart home, qui le conclusioni sono ovvie: no, non potete usare Google Home e Google Assistant, ma potreste virare su Amazon Alexa per avere più o meno le stesse funzionalità.
Quindi, si può vivere senza le app di Google?
In realtà sì, la natura “open” di Android vi permette di trovare buone alternative a molti servizi ufficiali. Certo, perdete di base un po’ di comodità e immediatezza.
Dovete poi essere disposti ad affidarvi a qualche altro colosso se volete la sincronizzazione dei dati, delle fotografie e così via. Un passaggio non proprio indolore.
Più drammatica la situazione per chi adora i pagamenti digitali e chi è solito affidarsi alle app della propria banca. I primi non funzionano e le seconde potrebbero non esistere sugli store alternativi.
Tornando alla domanda iniziale, sì, possiamo vivere senza le Google Apps ma non è una soluzione adatta a tutti. Richiede un po’ di spirito di adattamento e di pazienza.
Non possiamo poi ignorare il fattore prezzo: 1.099€ per poi dovervi arrangiare a trovare le varie alternative sono tanti.
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