I migliori videogiochi anni ’80 da Pac Man a Dragon Quest

Gli anni ’80 sono stati un anno molto importante per i videogiochi, dato che è proprio durante quegli anni che il fenomeno videoludico ha iniziato a massificarsi e diventare una vera e propria mania tra le nuove generazioni dell’epoca, un fenomeno che poi non si è praticamente più fermato. Ma quali sono i migliori videogiochi usciti negli anni ’80? Scopriamolo nella nostra selezione.

I migliori videogiochi anni ’80

Pac Man

Iniziamo subito con un pezzo da novante, ovvero l’iconico e conosciutissimo Pac Man, praticamente uno dei grandi capisaldi dei videogiochi anni ’80. Uscito proprio nel 1980 e nato dalla mente del designer Toru Iwatani, questo titolo era originariamente pensato per i cabinati arcade e si è poi rapidamente espanso su varie piattaforme per poi diventare un brand a sé stante.

Il punto di forza di Pac Man è che si tratta di un videogioco semplice, divertente e potenzialmente infinito. Tre ingredienti che hanno decretato il suo soggetto, solidificando la sua formula ludica come una delle icone del vidoegioco.

Ghost ‘n Goblins

Ghost ‘n Goblins è un prodotto davvero singolare, nato nel 1985 nelle fucine di Capcom. Si tratta di un dei videogiochi considerati tra i più difficili di sempre, e anche questa sua caratteristica è senz’altro uno dei motivi del suo successo. Nel gioco vestiremo i panni del cavaliere Arthur, che dovrà salvare la sua principessa dalle grinfie del diavolo in persona, sterminando orde e orde di demoni nel processo.

Sicuramente questo gioco non ha mancato di far perdere numerosi gettoni ai giocatori, ma il suo gameplay era così efficace da diventare a suo modo immortale.

Dragon Quest

Un anno più tardi rispetto a Ghost ‘n Goblins, nel 1986, nasceva una delle saghe RPG più famose della storia del medium, ovvero Dragon Quest. Ci troviamo di fronte, in questo caso, ad un prodotto che ha gettato le fondamenta per quello che sarebbero poi diventati i JRPG, un genere che proprio in questi anni sta vivendo una sorta di secondo rinascimento.

Le dinamiche principali del gioco erano già presenti già da allora comunque: una grande mappa da esplorare, tanti buffi mostri da sconfiggere e dungeon in cui tentare la fortuna per ottenere preziosi tesori ed equipaggiamento.

Super Mario Bros.

Nel 1985 è nata anche la prima vera grande avventura dell’idraulico più famoso di sempre, ovvero Super Mario Bros. In questo videogioco abbiamo intrapreso per la prima volta il nostro viaggio, di castello in castello, alla ricerca della principessa Peach, rapita dal malvagio Bowser.

Il grande merito di Mario è quello di aver rivoluzionato la concezione di platforming di allora, e di aver spianato la strada verso il futuro del genere che, come sappiamo, è stato particolarmente ricco di sperimentazione.

Tetris

Ma passiamo ad un’altra icona degli anni ’80, che chiunque, almeno una volta nella sua vita, ha sicuramente giocato: Tetris. Uscito nel 1984, Tetris è figlio di un concept estremamente semplice, ovvero allineare figure geometriche che cadono dall’alto nel tentativo di allinearle e ottenere una grande quantità di punti nel processo.

Presente praticamente in tutte le sale giochi, questo titolo fu amato praticamente da chiunque e divenne ben presto uno dei capisaldi del mercato videoludico di allora. Ancora oggi viene ricordato con un certo affetto da parte dei più nostalgici.

Donkey Kong

Facciamo un salto indietro al 1981, perché tra i migliori videogiochi anni ’80 c’è anche Donkey Kong, un altro simbolo di questo decennio fortunato. Non solo questo gioco è diventato iconico negli anni, ma anche dato la base per lo sviluppo di Mario, visto che il personaggio controllato altri non è che l’idraulico, o meglio lo sarebbe diventato di lì a poco.

Titolo arcade incredibilmente immediato e semplice nelle meccaniche, Donkey Kong non poteva che far breccia nel cuore dei fan dell’epoca.

The Legend of Zelda

In chiusura non possiamo non citare il primo The Legend of Zelda, uscito nel 1986. Già allora questo titolo si configurava come un piacevolissimo action adventure con elementi da gioco di ruolo, che consentiva al giocatore di immergersi nel mondo di Hyrule nei panni di Link, un eroe che sarebbe diventato uno degli emblemi di Nintendo da lì a qualche anno.

Come sappiamo, è stato l’inizio di una vera e propria leggenda che va avanti ancora oggi. Basti pensare al successo che ha avuto Breath of the Wild e all’attesa dietro al suo sequel.

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