Il 22 marzo è l’International Data Center Day, ovvero la giornata per celebrare a livello internazionale i data center, i “giganti nascosti” sempre più alla base della nostra economia e del nostro quotidiano.
L’International Data Center Day in onore dei servizi digitali che usiamo ogni giorno
NordVPN – 56% di sconto sul piano annuale + 3 mesi gratis. Miglior servizio VPN in Italia.
È sempre più chiaro: la capacità di lavorare, comunicare e innovare dipende in misura sempre crescente da Internet, mentre Internet stesso dipende dal settore dei data center. Quest’ultimi sono l’infrastruttura portante dei servizi digitali che utilizziamo ogni giorno, spesso attraverso i nostri telefoni, computer, automobili o case. Contribuiscono a scalare in modo sostenibile l’innovazione e la crescita economica in un mondo sempre più digitale.
Inoltre, poiché la domanda di elaborazione e archiviazione dei dati continua ad accelerare con il passaggio al cloud e alle applicazioni online, la loro domanda continua a crescere rapidamente e a diventare la base dell’ecosistema globale ICT. A gennaio 2021 si registravano quasi 8.000 data center a livello globale.
Ecco perché i data center sono così grandi
La maggior parte dei data center ha una dimensione minima del sito di 3 acri (oltre 12.000 m2), ma idealmente sorgono su appezzamenti di terreno ancora più ampi che diano la possibilità di costruire un vero e proprio campus.
Questa tendenza dimensionale è dettata dal fatto che la grandezza è sinonimo di maggiore efficienza dal punto di vista economico e ambientale rispetto a una serie di strutture più piccole che offrono la stessa capacità. Grandi strutture costruite ad hoc consentono di realizzare economie di scala e di ottimizzare il consumo di elettricità e, proprio grazie a questa ottimizzazione, l’uso globale di elettricità per i data center è infatti rimasto relativamente stabile anche se il traffico internet è aumentato di 20 volte negli ultimi dieci anni.
Qual è l’impatto ambientale dei data center?
I data center risultano tra le strutture maggiormente energivore al mondo. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia il consumo di elettricità dei data center nel mondo raggiunge all’incirca 220-320 TWh/anno, pari a circa l’1% del consumo totale mondiale. A metro di paragone, consideriamo che nel 2020 il fabbisogno annuale di energia elettrica in Italia è stato pari a 301,2 TWh.
Proprio in ragione di ciò, il settore dei data center prende molto sul serio la responsabilità ambientale, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo di energia e acqua, con un orientamento precoce verso l’energia verde che ha contribuito a creare un mercato forte e robusto per le energie rinnovabili (per un esempio, si veda la recente “regolazione del termostato” di Equinix e i più recenti PPA) .
Nel 2021, il settore ha contribuito a formare il Climate Neutral Data Centre Pact, che impegna i firmatari (che ora rappresentano più dell’80% del settore) a raggiungere la neutralità climatica nelle loro operazioni entro il 2030.
Vantaggi locali della costruzione e dello sviluppo di data center
L’impatto economico positivo sulle comunità dettato dalla presenza di un data center limitrofo è notevole. Specialmente nelle fasi iniziali, la nascita di un data center crea posti di lavoro nell’edilizia, divenendo poi un polo lavorativo ICT di rilievo che, a cascata, stimola l’aggiornamento delle infrastrutture pubbliche locali, l’attrazione di altre aziende che vogliono collocare le proprie operation in prossimità di un data center e un volano economico per tutte le imprese limitrofe.
Lo sviluppo di un ecosistema
I data center multitenant e di colocation facilitano l’espansione dell’ecosistema ICT. Affinché tali ecosistemi si formino, è fondamentale che i partecipanti localizzino fisicamente le loro infrastrutture ICT l’uno vicino all’altro e che non abbiano limitazioni o restrizioni dal punto di vista dei processi o delle normative per lo scambio di dati.
Oggi, quasi tutte le aziende che dispongono di risorse informatiche e hanno la necessità di coinvolgere i propri clienti in modo più efficace, hanno capito il valore di unirsi a questo tipo di ecosistema, contribuendo così al continuo e crescente “effetto network” che ha reso i servizi di colocation un elemento critico dell’infrastruttura digitale, lo stesso alla base della missione di Equinix.
Qual è il loro futuro sviluppo?
“Di fronte alla continua e rapida espansione dell’economia digitale globale, l’industria dei data center è cresciuta al pari di una fortissima domanda. Con l’adozione e la diffusione di tecnologie nuove ed emergenti come il 5G, l’intelligenza artificiale, i veicoli autonomi e la data analysis, la generazione di dati e la domanda dei servizi garantiti dai data center non potranno che accelerare, obbligando i suoi attori principali, come Equinix, a rispondere a logiche di ecosistema sempre più interconnesse, a soddisfare una varietà di stakeholder che spaziano dal pubblico al privato e a concretizzare un futuro a zero emissioni di carbonio”, dichiara Emmanuel Becker, Managing Director di Equinix Italia.
- Marca: HP
- HP 250 G9 Computer portatile 39,6 cm (15.6") 1366 x 768 Pixel Intel N4500 8 GB DDR4-SDRAM 256 GB SSD Wi-Fi Windows 11...
- Tipo di prodotto: NOTEBOOK_COMPUTER
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
Da non perdere questa settimana su Techprincess
🎮 Che impatto avranno le elezioni americane sui videogiochi?
🚘 I gadget più strani delle case automobilistiche
🇨🇳 Un gruppo di ricercatori cinesi ha sviluppato un modello di IA per uso militare basato su Llama di Meta
🔍 ChatGPT si aggiorna e ora naviga sul web
Ma lo sai che abbiamo un sacco di newsletter?
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!