L’interruttore automatico, quel piccolo dispositivo che ha silenziosamente plasmato il mondo moderno, celebra i suoi 100 anni. Un eroe nascosto ha giocato un ruolo cruciale nella transizione energetica, proteggendo i circuiti elettrici per un secolo.
Il modello originale di ABB, il primo interruttore automatico (MCB), ha continuato a evolversi per soddisfare i requisitidisostenibilità sempre più esigenti.
100 anni dal primo interruttore automatico di ABB
Possiamo dirlo senza paura di essere smentiti: la sicurezza domestica è stata rivoluzionata dall’interruttore automatico. Questo ha ridotto significativamente il rischio di incendi, responsabili di quasi un quarto degli incidenti in edifici residenziali. La sua capacità di rilevare e disconnettere guasti elettrici, come cortocircuiti e sovracorrenti, in soli 10 millisecondi, ha reso le nostre case e luoghi di lavoro più sicuri.
Con l’avanzare verso un futuro a zero emissioni, l’elettrificazione e l’integrazione di fonti energetiche rinnovabili sono diventate essenziali. I dispositivi di protezione di ABB sono al passo con questi cambiamenti, gestendo carichi elettrici più pesanti e variabili. Questi prodotti garantiscono la sicurezza in una gamma di applicazioni, dai pannelli solari ai veicoli elettrici, proteggendo contro una varietà di guasti.
Gli edifici di oggi, sia nuovi che storici, possono diventare più intelligenti e sostenibili grazie ai dispositivi di protezione moderni. I design compatti permettono l’aggiornamento degli impianti elettrici anche in edifici con spazi limitati. Siti storici come i mulini a vento di Kinderdijk e la Cattedrale di Aquisgrana hanno beneficiato di questi aggiornamenti, proteggendo il patrimonio culturale dall’insidia degli incendi elettrici.
Un dispositivo ideato nel 1918 e commercializzato nel 1924
La storia dell’interruttore automatico inizia nel 1918, quando il predecessore di ABB, Brown, Boveri & Cie, acquisì Stotz Kontakt. Hugo Stotz, fondatore dell’azienda, e Heinrich Schachtner, ingegnere capo, brevettarono il primo interruttore automatico ripristinabile nel 1924.
Questo dispositivo combinava protezione termica e magnetica, rappresentando un’innovazione significativa rispetto ai fusibili tradizionali. Oggi, ABB continua questa tradizione di innovazione con otto stabilimenti globali che producono oltre 100 milioni di poli all’anno, testimoniando l’impatto duraturo di questa tecnologia essenziale.
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