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SpaceX lancia altri quattro astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale

Il secondo lancio con un equipaggio a bordo è un successo per NASA e SpaceX. Dopo il lancio di fine maggio 2020, l’azienda ha spedito in direzione Stazione Spaziale Internazionale (ISS) la navicella Crew Dragon con all’interno quattro astronauti.

Il secondo lancio con equipaggio di SpaceX è un successo

La Crew Dragon ha preso il volo alle 7:27PM ET di ieri 15 novembre 2020 (1.27 di questa notte in Italia) dal Kennedy Space Center in Florida. Il lancio è avvenuto grazie a un missile Falcon 9 della stessa SpaceX. All’interno dell’abitacolo c’erano tre astronauti della NASA: Mike Hopkins, Victor Glover e Shannon Walker; e Soichi Noguchi della JAXA, l’agenzia spaziale giapponese.

Gli astronauti a bordo di Crew Dragon

L’equipaggio ora è in orbita attorno al nostro pianeta, in attesa di raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale alle 5 del mattino di domani, 17 novembre 2020. La Crew Dragon è stata disegnata per collegarsi alla stazione spaziale senza bisogno di input da parte dell’equipaggio.

Dopo aver lanciato la Crew Dragon in orbita, il missile Falcon 9 è atterrato con successo sulla nave drone “Just Read the Instructions” nell’Oceano Atlantico. Il piano è di riutilizzare questo missile per la prossima missione con equipaggio, Crew-2.

Un punto di partenza per il futuro dell’esplorazione spaziale

Sebbene questo sia il secondo lancio con equipaggio di SpaceX, è la prima missione di lunga durata per la navicella Crew Dragon. La precedente missione di maggio è durata infatti due mesi in totale. Il volo era soprattutto un test per dimostrare la sicurezza del veicolo, in viaggio verso e dalla stazione spaziale. Ora invece Crew Dragon è il primo velivolo privato a essere certificato dalla NASA per trasportare persone.

Dal 2011, quando NASA ha ritirato il suo Space Shuttle, l’agenzia spaziale americana ha sempre usato i missili Soyuz. Pagando alla Russia circa 80 milioni di dollari per passeggero. Un posto sulla Crew Dragon costa invece 55 milioni di dollari. Presto NASA potrebbe anche contare sulla capsula CST-100 Starliner di Boeing per i lanci. Mentre aspetta che sia pronta la sua nuova capsula fatta in casa Orion, lanciata con il sistema SLS (Space Launch System). Questa collaborazione/competizione fra pubblico e privato sta accelerando l’esplorazione spaziale, con moltissimi lanci previsti nei prossimi anni (ve ne abbiamo parlato qui).

Quello effettuato da SpaceX è un lancio importante per il futuro dei voli in orbita (e fuori). Nel frattempo, incrociamo le dita e ringraziamo gli astronauti Mike Hopkins, Victor Glover, Shannon Walker e Soichi Noguchi, in viaggio verso la Stazione Spaziale Internazionale.

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