LEGO Ideas A-Frame Cabin – L’intervista ad Andrea Lattanzio, l’ideatore del progetto

Il panorama italiano vede coinvolti numerosi appassionati LEGO che con la loro creatività sono in grado di costruire delle vere e proprie opere d’arte. Tra questi troviamo Andrea Lattanzio, appassionato di lunga data, conosciuto a livello mondiale per le sue splendide creazioni. Andrea Lattanzio vanta una serie di importanti successi (come ad esempio le sue opere esposte all’interno della LEGO House di Billund) e il più recente è da attribuire al suo progetto A-Frame Cabin, che verrà prodotto per linea LEGO Ideas. Scopriamo più nel dettaglio di cosa si tratta!

Passione LEGO – Scopriamo Andrea Lattanzio

Andrea Lattanzio ci ha raccontato come la sua passione per i mattoncini sia nata durante i pomeriggi della sua infanzia. “Ricordo ore e ore passate a montare e smontare, a volte da solo e a volte con alcuni compagni di classe delle elementari” racconta Andrea Lattanzio. E poi continua dicendo: “Inoltre, con un fratello più grande di quasi 6 anni, i mattoncini erano una presenza fissa in casa mia. Me li sono trovati tra le mani da subito. Negli anni ’70 giocavo con i suoi Technic e Classic Space, poi sono arrivati i miei primi set: City, treni 12V e Castello Giallo. Quanti ricordi!”.

Il set N. 375

Gli abbiamo poi chiesto quale sia stato il suo primo set, o quello a cui è più affezionato. Andrea Lattanzio ha risposto dicendo: “Il mio primissimo set è stato probabilmente una piccola auto dei pompieri, il set numero 602.  Tuttavia, il set che preferisco e a cui sono più legato dal punto di vista affettivo è sicuramente il Castello Giallo, il set N. 375. Mi fu regalato dai miei genitori il giorno del mio sesto compleanno nel 1980. Mi ricordo benissimo quel giorno, mi sentivo il bambino più felice del mondo”.

Infine, conclude Andrea Lattanzio: “Ho sempre apprezzato anche la serie Model Team degli anni ottanta e novanta e successivamente i modelli della serie Creator Expert. Sicuramente hanno influenzato molto i miei primi lavori da builder “serio””.

La Dark Age

Andrea Lattanzio, come molti appassionati di oggi, ha vissuto durante l’adolescenza un breve periodo lontano dai mattoncini. Tuttavia, i suoi giochi d’infanzia erano in un luogo sicuro. Vediamo cosa ci ha raccontato…

“Con l’arrivo dell’adolescenza tutti i LEGO era finiti nella casa di campagna. Tuttavia, fortunatamente nulla era stato regalato o buttato via (e devo ringraziare mia mamma per questo). In quel periodo stavo probabilmente vivendo la mia dark age, anche se spesso tornavo a sbirciare i vecchi set e i mattoncini nella mansarda, quasi sapessi che un giorno ci avrei giocato ancora” racconta Andrea Lattanzio.

E infine conclude dicendo: “Nei primi anni duemila, complice il web, ho scoperto la comunità di appassionati LEGO in giro per il mondo e stentavo a credere che cosa potessero costruire, ero incredulo. La scintilla era scoccata e la voglia di mettermi in gioco, è proprio il caso di dirlo, ha fatto il resto. Iniziai a costruire le prime MOC e, anno dopo anno, mi sono trovato sempre più coinvolto in questo fantastico mondo fatto di mattoncini colorati”.

A-Frame su LEGO Ideas – Come tutto è iniziato

Andrea Lattanzio ci ha raccontato come il progetto A-Frame Cabin fa parte di una serie di case rurali che ha iniziato a costruire a partire dal 2019. La prima casa rurale da lui costruita è stata la baracca dello sceriffo Hoppers della serie TV di Netflix Stranger Things.

Nei mesi successivi ne sono seguite altre fino a quando, nel luglio del 2020, ad Andrea Lattanzio è capitato tra le mani un bellissimo libro fotografico con decine di immagini di case di campagna di tutti i tipi, alcune molto bizzarre e particolari. Tra queste spiccavano anche alcune strane casupole a forma di A e proprio da li è nata la sua decisione di ricrearne una con i mattoncini LEGO.

“Per costruirla al meglio mi sono documentato e ho scoperto che queste particolari abitazioni, ovvero le A-Frame Cabin, sono praticamente sconosciute da noi. Tuttavia, negli Stati Uniti sono un fenomeno di massa, quasi il sogno proibito di migliaia di americani. Ne esistono di diversi tipi, colori e allestimenti, ma tutte sono contraddistinte dalla tipica forma ad A. Posso dire che è stato amore a prima vista e subito, tempi tecnici permettendo, mi sono messo all’opera” racconta Andrea Lattanzio.

Una costruzione pezzo dopo pezzo

Abbiamo chiesto ad Andrea Lattanzio se per le sue opere utilizzasse un software a supporto: “Chi mi segue sa che non sono un fan dei software e infatti non li uso praticamente mai. Posso tranquillamente definirmi un old-school builder che monta e smonta fino a quando non trova il giusto bilanciamento tra forme, colori e dettagli. E alla fine riesco sempre ad arrivare in fondo al progetto che inizio”.

Il progetto A-Frame di Andrea Lattanzio è composto indicativamente da 2.100 pezzi, molti dei quali già presenti nella sua collezione (come ad esempio i martelli di Thor che Andrea Lattanzio comprò durante l’AFOL Day del 2019 presso il LEGO Store della LEGO HOUSE di Billund).

Nella sua totalità, l’opera misura 32 stud di larghezza e 24 stud di profondità. La sua costruzione ha visto il completamento in circa tre settimane con circa due ore di lavoro giornaliero.

Cosa ti piace di più della tua moc?

Alla domanda, Cosa ti piace di più della tua moc?, Andrea Lattanzio ha risposto: “Probabilmente mi piace…tutto, è tra le mie MOC preferite, se non la preferita in assoluto. Soprattutto adesso che so che diventerà un set ufficiale LEGO Ideas (l’A-Frame Cabin). Penso che esprima al massimo il mio stile, bilanciando al meglio una serie di elementi quali tecnica, colori, atmosfere, utilizzo delle parti e story-telling, che la rendono unica e immediatamente riconoscibile”.

Dove poterla vedere in futuro?

Abbiamo chiesto ad Andrea Lattanzio se in futuro esporrà al pubblico la sua opera… “Di sicuro nei prossimi mesi porterò l’A-Frame Cabin in giro per l’Italia, compatibilmente con i miei impegni personali e le distanze, per mostrarla ai miei follower e a tutti gli appassionati che ogni giorno mi scrivono chiedendo di poterla vedere. A dire il vero il tour è già iniziato. Infatti, il 12 e 13 marzo scorsi, ho portato l’opera al Model Expo Italy di Verona. Pur non avendo preventivato la partecipazione, mi è sembrato doveroso prendere parte all’evento per salutare e ringraziare tutti gli appassionati che avevano supportato il progetto”.

Poi conclude dicendo: “Sono stati due giorni intensissimi e ricchi di emozioni, durante i quali centinaia di persone sono venute a vedere l’A-Frame Cabin di persona e mi hanno riempito di complimenti per l’obiettivo raggiunto. In quei due giorni mi sono reso conto di quanto questo traguardo sia stato vissuto dagli appassionati come una vittoria di tutti gli AFOL italiani, e per me è stata una gioia immensa. Inoltre, c’è una grande attesa e aspettativa per come sarà il set LEGO Ideas A-Frame Cabin!”.

Builder e collezionista?

Andrea Lattanzio ci ha raccontato di vivere la passione LEGO principalmente in veste di costruttore di opere personali.

“Ogni tanto acquisto qualche set ufficiale ma non li colleziono. Gli ultimi che ho acquistato sono la Ford Mustang e l’Harley Davidson Fat Boy, entrambi molto belli e incredibilmente ben realizzati e progettati. Capita anche che costruisca insieme a mio figlio i suoi nuovi set che gli arrivano a Natale o al compleanno, diciamo che lo aiuto…Ho moltissime Minifigs ma non le colleziono. Molte mi sono state regalate, altre le ho trovate nei lotti di LEGO acquistati ai mercatini delle pulci e altre ancora arrivano dai miei set dell’infanzia” racconta Andrea Lattanzio.

Per poi concludere dicendo: “Più passa il tempo più mi piacciono e ho una predilezione per le collezionabili. Una che mi piace particolarmente è Wiley Fusebot, una collezionabile di The LEGO Movie, sono innamorato del cappello alla Davy Crockett tanto da averlo usato per i personaggi di alcune mie MOC.”

Il mondo delle community e dei social

“Da molti anni faccio parte di ItLUG”, afferma Andrea Lattanzio, “ma di carattere sono abbastanza solitario e per questo non partecipo molto alla vita sociale”. 

Nel salutare Andrea Lattanzio, e ringraziarlo per aver condiviso insieme a noi la sua passione, vi lasciamo i suoi riferimenti social nel caso vogliate approfondire ulteriormente: Instagram, Facebook, Flickr e il suo sito ufficiale.

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