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Meta porta i suoi modelli AI anche su smartphone

Meta ha presentato oggi le nuove versioni compatte dei suoi modelli di intelligenza artificiale (AI) Llama, progettate specificamente per funzionare su smartphone e tablet. I nuovi modelli Llama 3.2 1B e 3B rappresentano una svolta significativa nel rendere l’AI accessibile sui dispositivi mobili.

L’AI arriva su smartphone, Meta annuncia i modelli Llama per dispostivi mobili

I modelli compatti di Meta occupano il 56% in meno di spazio e utilizzano il 41% in meno di memoria rispetto alle versioni precedenti, mantenendo prestazioni paragonabili. La vera innovazione sta nella capacità di elaborare testo fino a 8.000 caratteri direttamente sul dispositivo, con una velocità quattro volte superiore.

Meta ha sviluppato questi modelli in collaborazione con Arm, l’azienda che progetta l’architettura dei processori utilizzati nel 99% dei dispositivi mobili. I nuovi modelli possono gestire diversi compiti come riassumere testi, creare inviti per il calendario ed elaborare email. Tutte queste operazioni avvengono localmente sul dispositivo, garantendo maggiore privacy e tempi di risposta più rapidi.

Meta ha adottato un approccio aperto, rendendo i modelli disponibili attraverso il sito ufficiale Llama e la piattaforma Hugging Face. La collaborazione con produttori di processori come Qualcomm e MediaTek garantisce un’ampia compatibilità con i dispositivi esistenti.

I nuovi modelli Llama 3.2 segnano un punto di svolta nell’evoluzione dell’AI mobile, portando capacità avanzate di elaborazione direttamente nelle mani degli utenti, senza necessità di connessione cloud. Ma resta il fatto che due dei competitor di Meta in questo campo, Google e Apple, sviluppano i sistemi operativi della quasi totalità degli smartphone al mondo. Anche se dovessero arrivare in ritardo, potrebbero avere un vantaggio competitivo difficile da superare, sebbene Meta sia arrivata prima.

Di certo, c’è che il meglio della tecnologia AI di oggi può funzionare con la memoria e i processori di uno smartphone.

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Source
VentureBeat

Autore

  • Stefano Regazzi

    Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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