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L’azione legale di dieci giocatori per fermare l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft

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Non solo Sony vuole impedire la mega acquisizione di Activision da parte di Microsoft. A quanto pare negli Stati Uniti ben dieci giocatori hanno intentato un’azione legale sostenendo che la mossa di Microsoft potrebbe “precludere i rivali, limitare la produzione, ridurre la scelta dei consumatori, aumentare i prezzi e inibire ulteriormente la concorrenza”.

Si tratta, in effetti, delle stesse argomentazioni di Sony. Argomentazioni che sono attualmente al vaglio della Federal Trade Commission americana (FTC), che proprio per politiche anticoncorrenziali ha congelato l’acquisizione formalizzata da Microsoft lo scorso gennaio. 

L’acquisizione porterebbe tutti i titoli targati Activision (tra cui il popolarissimo franchise Call of Duty) sotto la gestione Microsoft. La preoccupazione principale riguarda infatti la possibilità che avrebbe Microsoft di rendere questi giochi esclusiva Xbox. Ipotesi, tuttavia, sempre rigettata pubblicamente dalla società.

Microsoft e Activision: l’azione legale di 10 giocatori americani

L’azione legale privata è stata intentata in California all’inizio di questa settimana. Uno degli studi legali che rappresenta i querelanti ha affermato (via Eurogamer) che “questo caso rappresenta un passo necessario per preservare la concorrenza nel settore dei videogiochi e proteggere i vantaggi per i consumatori e le innovazioni che la concorrenza porta. Niente è stato così distruttivo per il sistema della libera impresa come le mega-fusioni degli ultimi due o tre decenni. Distruggono posti di lavoro, alzano i prezzi, fanno diminuire la qualità e soffocare l’innovazione”.

La risposta di Microsoft non si è fatta attendere. La società ha nuovamente negato le accuse, sostenendo che l’acquisizione di Activision “amplierà la concorrenza e creerà maggiori opportunità per i giocatori e gli sviluppatori di giochi”. Anche il chief commercial officer di Activision Blizzard ha affermato che l’acquisizione della società da parte di Microsoft “andrà a vantaggio” solo dei giocatori e dell’industria dei giochi statunitense, affermando che “combatterà” qualsiasi tentativo di bloccare l’accordo. Attualmente, a livello globale, sono ben 16 gli organismi di regolamentazione che stanno valutando il caso. Tra questi anche la Commissione Europea.

Nel frattempo Microsoft ha già trovato un accordo decennale con Nintendo, che garantirà l’approdo dei giochi del franchise Call of Duty anche sulle console della società giapponese. Una poposta simile è arrivata anche a Steam, che però ha specificato che non è necessaria alcuna firma. Basta un accordo tra gentiluomini.

Per PlayStation le cose sono più complesse. Un rapporto dello scorso mese affermava che Microsoft avrebbe offerto un accordo di 10 anni anche per le console Sony. Tuttavia Jim Ryan, CEO di PlayStation, ha definito l’offerta “inadeguata su molti livelli” e ha ribadito che l’acquisizione di Activision monopolizzerebbe il mercato videoludico.

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