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L’Antitrust Usa vuole bloccare l’operazione Microsoft-Activision

Ecco cosa potrebbe succedere adesso

Nelle scorse ore la Corte Ue si è pronunciata contro Google e a favore del cosiddetto diritto all’oblio.

Pressoché in contemporanea un altro organo, l’Antitrust americano, si è messo di traverso nell’operazione (da 69 miliardi di dollari) Microsoft-Activision Blizzard. Per la quale, come vedremo, dubbi di legittimità erano già stati sollevati proprio dalla Commissione Europea.

Vediamo in che modo è intervenuto sulla vicenda l’Antitrust Usa, dopo di che ripercorriamo le precedenti tappe dell’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. Acquisizione che, a questo punto, è stata rimessa in discussione.

L’Antitrust Usa contro l’operazione Microsoft-Activision

La FTC (Federal Trade Commission), ovvero l’agenzia governativa che si occupa di tutela dei consumatori e della privacy negli Stati Uniti, vuole bloccare l’affare Microsoft-Activision.

Come possiamo leggere in una nota pubblicata sul sito dell’FTC nella giornata di giovedì 8 dicembre, l’Antitrust americano nutre profondi dubbi sull’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, perché l’operazione danneggerebbe la concorrenza sul mercato.

Activision Blizzard Microsoft Xbox

La concorrenza “soppressa”

Microsoft è presente nel comparto dei videogiochi con la console Xbox, mentre Activision Blizzard ha prodotto videogiochi come le serie Call of Duty e World of Warcraft, oltre al fortunatissimo Candy Crush.

L’incorporazione di Activision in Microsoft, insomma, potrebbe essere letale per la concorrenza. Come leggiamo nell’indubbiamente esplicita nota dell’FTC l’affare, “il più grande di sempre in l’industria dei videogiochi, consentirebbe a Microsoft di sopprimere i concorrenti delle sue console di gioco Xbox e dei suoi contenuti in abbonamento”.

Prezzi manipolati e qualità di gioco inferiore

L’ultima parte del comunicato illustra concretamente i timori della Federal Trade Commission.

Viene infatti spiegato come Activision Blizzard produca videogiochi di enorme successo, fruibili su diversi dispositivi. Ma “ciò potrebbe cambiare se l’accordo procedesse. Con il controllo sui franchise di successo di Activision, Microsoft avrebbe sia i mezzi che i motivi per danneggiare la concorrenza manipolando i prezzi di Activision, degradando la qualità del gioco di Activision o l’esperienza del giocatore su console e servizi di gioco rivali, modificando i termini e i tempi di accesso ai contenuti di Activision. O rendendoli del tutto indisponibili sulle piattaforme della concorrenza, con conseguenti danni per i consumatori.”

Le dichiarazioni dell’FTC e la replica di Microsoft

Sulla presa di posizione dell’FTC si è espressa Holly Vedova, che dell’istituto è direttrice del Bureau of Competition.

Vedova ha detto: “Microsoft ha già dimostrato che può nascondere i contenuti ai suoi rivali nel gaming.

Oggi cerchiamo di impedire a Microsoft di ottenere il controllo di uno dei principali studi di gioco indipendenti, e di utilizzarlo per danneggiare la concorrenza in molteplici mercati di gioco dinamici e in rapida crescita”.

Puntuale è arrivata la risposta di Microsoft, sotto forma di tweet vergato dal presidente Brad Smith. Che ha scritto: “Sin dal primo giorno ci siamo impegnati ad affrontare i problemi di concorrenza, anche offrendo all’inizio di questa settimana concessioni proposte alla FTC. Continuiamo a credere che questo accordo amplierà la concorrenza e creerà maggiori opportunità per i giocatori e gli sviluppatori di giochi.

Abbiamo piena fiducia e accogliamo con favore l’opportunità di presentare il nostro caso in tribunale”.

FTC in sintonia con la Commissione Europea

Dubbi del tutto simili sull’operazione Microsoft-Activision erano stati espressi poche settimane fa dalla Commissione Europea.

Il 9 novembre scorso la commissione ha aperto un’approfondita indagine, che prende di mira soprattutto i giochi più celebri, come Call of Duty.

“In particolare, la Commissione teme che, acquisendo Activision Blizzard, Microsoft possa precludere l’accesso ai videogiochi per console e PC di Activision Blizzard, soprattutto a quelli di alto profilo e di grande successo (i cosiddetti giochi AAA) come Call of Duty.”

Anche l’Antitrust britannico ha aperto un’indagine nella medesima direzione.

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Diritto antitrust
  • Ghezzi, Federico (Autore)

Cosa è accaduto, cosa accadrà

Dell’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft si è parlato già dall’inizio dell’anno.

Precisamente, è comparsa una nota sul sito Microsoft il 18 gennaio scorso. L’operazione avrebbe un costo (record) di 68,7 miliari di dollari.

Appena trapelata la notizia ci si è chiesti se i maggiori titoli multipiattaforma di Activision sarebbero o meno diventati esclusivi.

Adesso un tribunale amministrativo sentirà entrambe le parti, l’FTC e Microsoft. Se l’operazione dovesse congelarsi, Microsoft non potrebbe pubblicare i videogiochi di Activision Blizzard negli Stati Uniti, sgretolando uno dei cardini dell’operazione commerciale.

La posizione dell’FTC resta comunque indipendente rispetto alle altre due autorità antitrust che giudicheranno l’affare, ovvero la Commissione Europea e la Competition and Markets Authority britannica.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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