Il nuovo Microsoft Digital Defense Report 2022 evidenzia un aumento degli attacchi nation-state, specialmente dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina. Ma anche il cybercrimine aumenta, con Microsoft che ha bloccato fino a 710 milioni di attacchi phishing ogni settimana.
Microsoft Digital Defense Report 2022: crescono gli attacchi nation-state (e non solo)
Analizzando oltre 43 trilioni di segnali raccolti ogni giorno con data analytics e algoritmi di Intelligenza Artificiale, Microsoft ha stilato un report dettagliato sulla sicurezza. Sfruttando anche il lavoro dei suoi 8.500 professionisti e 15 mila partner attivi nell’ecosistema.
Un primo dato allarmante riguarda gli attacchi nation-state, quelli perpretati con il sostegno di un governo nazinale. Gli attacchi alle infrastrutture critiche crescono dal 20 al 40%, con il 90% degli attacchi di questo tipo a Paesi NATO che arriva dalla Russia. Anche l’Iran tuttavia ha intensificato gli attacchi, così come la Corea del Nord (specie in ambito aerospaziale). La Cina sembra aver aumentato le operazioni di spionaggio.
Interessante l’analisi del report rispetto alle “influence operations”, le campagne di disinformazione perpetrate sopratutto dalla Russia. Che ha usato fake news sull’invasione Ucraina e il Covid per screditare l’Occidente. Ma anche Cina e Iran hanno attuato operazioni di propaganda secondo Microsoft.
Anche il cybercrimine però sembra in aumento, con 921 attacchi password al secondo, in aumento del 74% rispetto allo scorso anno. Secondo Microsoft, nel 93% c’è scarsa attenzione ai privilegi di accesso e ai movimenti laterali. Tantissime anche le e-mail di phishing: Microsoft ne ha bloccato 710 milioni alla settimana.
Infine, crescono gli attacchi contro i dispositivi IoT oppure OT delle aziende, con attacchi contro device di remote management (46%), attacchi via web (30%) e attacchi a database, brute force o exploit (18%).
Carlo Mauceli, National Digital Officer di Microsoft Italia commenta: “I nuovi dati del Digital Defense Report infondono un senso di urgenza e ci auguriamo che ogni interlocutore sia spinto ad agire immediatamente per migliorare la propria cyber-resilienza. Considerando la gravità della minaccia nell’attuale scenario in cui dimensione fisica e digitale si compenetrano, è importante ricordare che tutti noi abbiamo il potere di agire per proteggere noi stessi, le nostre organizzazioni e il nostro Paese contro i rischi cyber.”
Qui il report completo.
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