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Ok preliminare dell’antitrust britannica: via libera all’affare Microsoft-Activision

Parere positivo della CMA

L’estate è ufficialmente finita e così, perfettamente nei tempi, uno dei tormentoni estivi (anche se nato assai prima) sembra destinato a concludersi. Si tratta dell’affare Microsoft-Activision, un’acquisizione da quasi 69 miliardi di dollari destinata a rivoluzionare il mondo del gaming. Ma che ha visto le fiere opposizioni di diversi enti antitrust.

Nelle ultime settimane solo la CMA, l’antitrust britannico, stava ancora ostacolando l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft. Ma adesso le cose pare proprio che stiano appianandosi. Scopriamo cosa è successo.

Il giudizio preliminare positivo della CMA

CMA è acronimo di Competition & Markets Authority, ossia l’antitrust britannica, ultimo baluardo contro l’affare Microsoft-Activision.

Eppure, nelle scorse ore è arrivato il via libera preliminare dell’ente, che ribalta il proprio punto di vista e rende ormai pressoché scontata l’acquisizione. Come possiamo leggere in un comunicato apparso sul sito ufficiale della CMA nella giornata di venerdì 22 settembre, a far cambiare idea all’antitrust britannica è stata la vendita a Ubisoft dei diritti di streaming cloud di tutti i titoli Activision Blizzard.

Ricordiamo di cosa si tratta.

Microsoft Activision Blizzard 1

La vendita dei diritti di streaming a Ubisoft

I dubbi della CMA, per cui ha posto il veto all’affare Microsoft-Activision, erano legati al timore che l’acquisizione avrebbe portato a una situazione di monopolio nel settore del cloud gaming (i giochi in streaming).

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In realtà, già a luglio Microsoft aveva avviato nuove trattative con la CMA. E l’antitrust britannico aveva dichiarato: “L’autorità della CMA è pronta a prendere in considerazione qualsiasi proposta di Microsoft per rimodulare i termini della transazione, in modo tale da superare le preoccupazioni esposte nel nostro rapporto finale”.

Poi, ecco la mossa decisiva, dello scorso agosto. Quando Ubisoft, multinazionale francese sviluppatrice ed editrice di videogiochi, ha annunciato l’acquisizione dei diritti di streaming cloud per tutti i titoli Activision Blizzard in uscita nei prossimi 15 anni (ma solo fuori dal mercato europeo).

Subito dopo la notizia Sarah Cardell, amministratrice delegata della CMA, aveva rilasciato dichiarazioni cautelose: “Questo non è un semaforo verde. Valuteremo attentamente e obiettivamente i dettagli dell’operazione ristrutturata e il suo impatto sulla concorrenza, anche alla luce dei commenti di terze parti.”

Il via libera della CMA

Cardell è stata di parola. E la CMA si è presa un mese di tempo. Ma alla luce del comunicato sembra che orami i dubbi dell’antitrust si siano dissipati. Possiamo infatti leggere nella nota: “Nonostante la CMA abbia identificato alcune preoccupazioni residue legate al nuovo accordo, Microsoft ha proposto dei rimedi che dovrebbero risolvere buona parte dei problemi segnalati.”

E ancora: “La CMA ritiene che l’accordo così riveduto apporti importanti cambiamenti che risolvono sostanzialmente le preoccupazioni esposte in relazione alla transazione originale all’inizio di quest’anno.

In particolare, la vendita dei diritti di streaming cloud di Activision a Ubisoft impedirà che questi importanti contenuti – inclusi giochi come Call of Duty, Overwatch e World of Warcraft – finiscano sotto il controllo di Microsoft in relazione al cloud gaming. […] Il nuovo accordo comporta invece il trasferimento dei diritti di streaming cloud per i giochi di Activision a un attore indipendente, Ubisoft, mantenendo una concorrenza aperta mentre il mercato dei giochi cloud si svilupperà nei prossimi anni.”

Il 6 ottobre la decisione definitiva

Nel comunicato la CMA esprime tuttavia qualche dubbio residuo “sul fatto che alcune disposizioni nella vendita dei diritti di streaming cloud di Activision a Ubisoft potrebbero essere aggirate, risolte o non applicate.” Anche se, continua la nota, Microsoft ha offerto tutte le garanzie del caso. Per questo l’ente ha dato un primo via libera ufficioso, ma ha dato appuntamento al 6 ottobre per l’ok definitivo, dopo un’ultima consultazione.

Microsoft, da parte sua, deve completare l’operazione entro il 18 ottobre, per non incorrere nella penale record di 3 miliardi di dollari.

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Affare Microsoft-Activision: i commenti

A distanza di settimane, e alla luce del passaggio dei diritti del cloud gaming a Ubisoft, torna sull’affare Microsoft-Activision Sarah Cardell. Che ha detto: “La posizione della CMA è stata coerente in ogni momento: questa fusione sarebbe andata avanti solo se la concorrenza, l’innovazione e la scelta nel cloud gaming fossero state preservate. In risposta al nostro divieto originario, Microsoft ha ora sostanzialmente ristrutturato l’accordo, adottando le misure necessarie per placare le nostre preoccupazioni iniziali.”

E il presidente di Microsoft, Brad Smith, ha aggiunto: “Lo sviluppo positivo delle discussioni con la CMA ci incoraggia. Abbiamo proposto soluzioni valide in risposta ai problemi segnalati, e continueremo a lavorare per ricevere il via libera entro il 18 ottobre”.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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