In questo momento di crisi globale dovuta al coronavirus, le grande piattaforme digitali si stanno impegnando per combattere la disinformazione a riguardo del virus, con risultati però a volte discutibili. Ne è un esempio la moderazione automatica di Facebook che ha segnalato come spam ed eliminato i post di alcuni utenti contenenti link che rimandavano ad informazioni attendibili sul coronavirus.
La moderazione di Facebook sbaglia sul coronavirus
Fermare la diffusione della disinformazione riguardante il coronavirus è una missione sacrosanta che vede impegnate tutte le principali piattaforme, che hanno pubblicato una dichiarazione di intenti che comunica il loro sforzo congiunto in questa direzione.
È però critico affidarsi agli strumenti giusti per portare avanti questa operazione. Proprio in questi giorni, a causa sempre del coronavirus, sempre più dipendenti di questi giganti tecnologici sono costretti a casa, ed è aumentato l’affidamento verso sistemi automatici basati sull’Intelligenza Artificiale. Algoritmi che però questa volta sembrano aver fallito, segnalando come spam i post degli utenti con link che sì parlavano del coronavirus, ma provenienti da fonti affidabili.
We're on this – this is a bug in an anti-spam system, unrelated to any changes in our content moderator workforce. We're in the process of fixing and bringing all these posts back. More soon.
— Guy Rosen (@guyro) March 17, 2020
Il capo della sicurezza di Facebook Alex Stamos ha dichiarato in un tweet che l’errore potrebbe essere “dovuto al livello minore di sorveglianza umana”. Il vicepresidente per l’integrità dei sistemi Guy Rosen ha risposto però dicendo che “si tratta di un bug del sistema di anti-spam“. Rosen ha continuato dicendo che “[questo bug] non è correlato con il nostro cambio della forza lavoro addetta alla moderazione. Stiamo risolvendo il problema e riporteremo online i post eliminati“.
I problemi ora sembrano esserti parzialmente risolti, anche se alcuni utenti continuano a lamentarne la loro presenza. Speriamo che, per il bene di tutti i suoi utenti, che la moderazione di Facebook riesca ad aggiustare il tiro e a distinguere bene tra i post malevoli e quelli invece affidabili.
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