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Al Museo da Vinci di Milano c’è Cave of Sounds, l’unione artistica tra musica e tecnologia

Domenica 23 ottobre il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci ospiterà Cave of Sounds di Tim Murray-Browne & Music Hackspace Ensemble per esplorare l’arte digitale, la musica e avvicinare le giovani generazioni alle discipline STEAM.

Scopo di questa installazione artistica è quello di esplorare il potere che ha la musica nel connettere le persone e le potenzialità delle tecnologie di ultima generazione come strumenti per favorire l’espressione collettiva e individuale.

Cave of Sounds©ElenaGalimberti 20 1 Museo da Vinci

Promuovere la cultura scientifica attraverso metodi e strumenti innovativi che creino un legame tra arte e tecnologia è da sempre una delle missioni del Museo, grazie ai suoi programmi educativi che arricchiscono l’apprendimento delle STEAM in contesti sia formali che informali”, spiega Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo.

Cave of Sounds , il potere della musica

Questa particolare installazione artistica è composta da otto strumenti musicali elettronici organizzati in cerchio con un hub luminoso al centro. Ogni strumento è stato progettato e creato da un artista diverso, rendendolo così unico, ma non solo.

Questi otto strumenti possono funzionare singolarmente o insieme agli altri per dare vita a un ensemble. Altra caratteristiche che rende questa installazione dinamica e attrattiva, è la possibilità di poter suonare questi strumenti senza necessariamente essere dei musicisti.

Il loro utilizzo è infatti intuitivo e immediato. Tutto quello che serve è usare i movimenti del corpo secondo i propri tempi e il proprio ritmo.

Cave of Sounds©ElenaGalimberti 19 - Museo da Vinci

L’opera di Tim Murray-Browne, continua Galli, e la residenza d’artista a essa collegata, rientrano proprio in quest’ottica, dando vita a esperienze immersive e valorizzando l’espressione personale, la creatività e la libera esplorazione, aspetti dell’esperienza umana fondamentali ma purtroppo finora poco riconosciuti in ambito scientifico. Questo diventa ancora più importante nel contesto scolastico, in cui è necessario superare le barriere disciplinari, trovando nuovi modi per far vivere agli studenti la dimensione emotiva ed estetica delle STEAM: il mescolarsi di arte e tecnologia supporta il ruolo della cultura come guida per le generazioni future, parlando il loro stesso linguaggio”.

Arte, scienza e tecnologia: tutti per uno, uno per tutti

Per spiegare nel dettaglio cosa è Cave of Sounds, non si può fare a meno di utilizzare le parole di Murray-Browne, artista, programmatore e ricercatore: “Cave of Sounds nasce dall’idea di un gruppo di makers, artisti e ingegneri del Music Hackspace di Londra ed è la rappresentazione di come ci esprimiamo attraverso la tecnologia, di come la usiamo per fare musica insieme e di come quella stessa musica ci unisca in un collettivo. Ogni strumento è unico così come la persona che lo ha creato. […] Per noi musica, arte, scienza e tecnologia sono parti di un’unica espressione creativa e per questo siamo entusiasti di esporre la nostra opera proprio al Museo intitolato a Leonardo da Vinci, figura emblematica di questa sintesi”.

Quando si utilizza un’installazione artistica come quella di Cave of Sounds, una delle parole chiave da tenere a mente è “collaborazione”. Una collaborazione che deve coinvolgere il livello cognitivo fisico ed emotivo di ognuno di noi.

Cave of Sounds©ElenaGalimberti 7 Museo da Vinci

L’opera, inoltre, si presenta come  accessibile a tutti, superando così il concetto di uno spettatore fruitore di un’arte passiva, rendendolo invece parte attiva della stessa dell’installazione.

Nel nostro lavoro educativo abbiamo sempre puntato sulla centralità del visitatore nella fruizione del Museo, promuovendo allo stesso tempo un concetto più ampio, secondo cui ognuno debba essere protagonista del proprio apprendimento,” afferma Maria Xanthoudaki, Direttore Education del Museo, “il lavoro di Tim Murray-Browne è un esempio perfetto in cui questa centralità trova espressione nell’uso di azioni senso-motorie, come la modalità per sperimentare la scienza e la tecnologia in modo attivo e partecipativo”.

Insomma, così come Murray-Browne ha unito insieme arte, tecnologia e scienza, così gli spettatori che fruiranno dell’installazione dovranno unirsi per permetterne il funzionamento.

Tutti per uno, uno per tutti!

Perché il Museo da Vinci

“Residenze d’artista, linguaggi multidisciplinari, intrecci non più districabili tra arte e scienza, pubblici trasversali e utilizzo di tecnologie sempre più innovative: è la nuova frontiera della comunicazione artistica, che rinnova l’approccio all’opera d’arte, fa sorgere nuove domande e sprona a nuove ricerche. Un’opera che sposa perfettamente la mission del Museo di Scienza e Tecnologia intitolato a Leonardo da Vinci, il genio che, per primo, ha violato ogni confine tra arte e scienza facendo fare un salto epocale alla storia del pensiero umano” con le parole di Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, proviamo a far capire il perché un’opera di tale portata sia stata installata al Museo da Vinci.

L’installazione si pone infatti l’ambizioso obiettivo di superare i limiti di una educazione tradizionale a favore di una basata su linguaggi e strumenti che coniughino arte, scienza e tecnologia. Lo sguardo è rivolto soprattutto all’inclusività e il target principale di riferimento sono proprio loro, i più giovani.

Tim Murray-Browne, Museo da Vinci e le scuole

Cave of Sounds fa parte del programma digitale del Museo e si inerisce nel progetto Future Inventors, realizzato assieme alla Fondazione Rocca e dedicato alle scuole.

Inoltre l’opera di Tim Murray-Browne è ospitata al da Vinci grazie alla collaborazione con la Cassa Depositi e Prestiti (CDP).

Cave of Sounds©ElenaGalimberti 10

Con l’inaugurazione dell’opera di Tim Murray-Browne, commenta Marco Battaglia, Responsabile Comunicazione, Identità e Contenuti di CDP, Cassa Depositi e Prestiti avvia un’importante collaborazione con il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia per avvicinare le giovani generazioni alle discipline STEAM attraverso nuovi percorsi formativi che mettono in connessione arte e digitale. Una collaborazione che si inserisce nel più ampio impegno di CDP nel promuovere la cultura dell’innovazione come motore dello sviluppo sostenibile del Paese, mettendo a disposizione risorse e competenze per fare sistema con le amministrazioni pubbliche, le imprese e le istituzioni economiche, sociali e culturali del territorio”.

CDP quindi sostiene la collaborazione tra Murray-Browne e le scuole di I e II grado affinché vengano valorizzate la creatività e l’espressione personale, ma anche creare contesti inclusivi e collaborativi, dove tutti gli studenti possano sentirsi partecipi e capaci.

La presentazione di questa iniziativa avverrà sabato 22 ottobre, in occasione dell’Open Day dove l’artista lavorerà con gli insegnanti.

Le giornate aperte agli studenti saranno il 24, 25, 26 e 27 ottobre, prenotando l’attività tramite la propria scuola al seguente link.

Pronti a imparare divertendovi al ritmo di musica e tecnologia?

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Maria Stella Rossi

Mangiatrice seriale di biscotti e ghiotta di pizza, adoro scrivere da sempre, ancor prima di imparare a tenere per bene una penna fra le dita. Sono una grande appassionata di libri, telefilm, film, videogiochi e cucina, mentre il mio sogno nel cassetto è quello di riuscire a catturare ed addomesticare una Furia Buia. Ma anche continuare a scrivere non è poi così male come desiderio.

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