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Ecco le reazioni degli italiani all’annuncio di un piano Netflix con pubblicità

Sono passati solo pochi giorni da quanto Netflix ha annunciato il suo nuovo piano per gli abbonati, che prevede un costo ridotto ma la presenza di pubblicità per gli spettatori. La nuova forma di abbonamento costerà 5,49€ al mese, con una qualità fino a 720p, e una media di 4-5 minuti di interruzioni pubblicitarie ogni ora. Il piano sarà lanciato in Italia e in altri 11 Paesi a partire dal 3 novembre 2022.

Per capire come questa novità è stata accolta dagli utenti italiani, Sensemakers – società che offre servizi di consulenza sull’analisi dei media – ha condotto un sondaggio prendendo in analisi un campione rappresentativo di 1000 viewer di età compresa tra i 18 e 64 anni.

Il 68% degli italiani sottoscriverebbe un piano Netflix con pubblicità

Il report condiviso da Sensemakers rivela che gli abbonati Netflix in Italia oggi sono  poco meno di 5 milioni. Di questi il 65% afferma di condividere le proprie credenziali con una o più persone. Secondo le stime della società gli spettatori medi giornalieri sarebbero circa 5 milioni, con picchi mensili di 20 milioni.

Il 68% degli intervistati si è detto favorevole ad un servizio con pubblicità integrate. Di questi il 39% pagherebbe un abbonamento – a patto che il prezzo sia basso e le interruzioni pubblicitarie limitate – mentre il 29% preferirebbe un servizio gratuito con pubblicità.

Il restante 32% preferisce invece pagare di più in cambio di un piano di abbonamento privo di interruzioni pubblicitarie.

Alla domanda “cosa farai se domani Netflix aggiungesse interruzioni pubblicitarie?” il 15% ha risposto con “Cancellerei l’abbonamento”. Il 25% ha invece risposto con “Mi aspetterei un pezzo più basso” e il 19% con “Sarei meno soddisfatto”. Domina invece la risposta “Non cambierei il mio giudizio”, fornita dal 41% degli intervistati.

Ecco come Fabrizio Angelini, CEO Sensemakers – Comscore Italia, ha commentato i risultati:

“Netflix dovrà cercare un punto di equilibrio tra il bisogno di non cannibalizzare i propri ricavi da sottoscrizione ed estendere progressivamente le proprie audience pubblicitarie (inizialmente molto contenute). Gli investitori televisivi hanno infatti generalmente bisogno di raggiungere fasce molto ampie di popolazione e su questo fronte i broadcaster tradizionali vantano ancora un grande vantaggio”

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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