Il nuovo Codice della strada è legge: le novità e cosa cambia

Con l’approvazione definitiva del Senato, dopo il via libera della Camera avvenuto in primavera, il nuovo Codice della Strada è ormai realtà. Sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale dopo la firma del Presidente Mattarella e, dopo 15 giorni, entrerà ufficialmente in vigore. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha promesso una maggiore sicurezza e prevenzione, con un giro di vite su abusi e comportamenti scorretti. Ecco le principali modifiche che tutti gli automobilisti – e non solo – devono conoscere.

Sanzioni più severe per chi guida in stato di ebbrezza

Il nuovo Codice della Strada introduce sanzioni più dure per chi viene sorpreso a guidare sotto l’effetto dell’alcool. Se il tasso alcolemico rilevato è compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro, la multa varia da 573 a 2.170 euro e la patente sarà sospesa da 3 a 6 mesi.

Superata la soglia di 0,8 grammi per litro, le pene diventano ancora più severe: arresto fino a 6 mesi, sospensione della patente fino a un anno e una multa che può arrivare fino a 3.200 euro. Con un tasso superiore a 1,5 grammi per litro, la sanzione può raggiungere i 6.000 euro e l’arresto può durare fino a un anno.

Inoltre, chi viene trovato con un tasso alcolemico superiore agli 0,8 grammi per litro dovrà utilizzare veicoli dotati di alcolock, un dispositivo che impedisce l’accensione del motore se rileva un livello d’alcol nel respiro del conducente.

Tolleranza zero per le sostanze stupefacenti

Tra le nuove regole del Codice della strada, si fa ancora più stringente invece la normativa sul consumo di sostanze stupefacenti. Sarà sufficiente risultare positivi a un test preliminare per la presenza di droghe perché scatti la sospensione immediata della patente, seguita dalla revoca, con divieto di riottenere la licenza di guida per tre anni.

La norma attuale richiede un test di conferma in una struttura sanitaria, ma con le nuove regole non sarà più necessario attendere ulteriori accertamenti per procedere con le sanzioni.

Addio cellulare alla guida

L’uso del cellulare alla guida è spesso dibattuto, soprattutto perché è una delle principali cause di distrazione e incidenti. Proprio per questo, verrà punito con maggiore severità. Chi sarà sorpreso al volante con in mano uno smartphone rischia invece la sospensione della patente per una settimana e una multa che va da 250 a 1.000 euro, con una decurtazione fino a 10 punti sulla patente.

Se i punti rimasti sono meno di 10, la sospensione sarà di 15 giorni. In caso di recidiva, la multa può salire fino a 1.400 euro e la patente può essere sospesa fino a tre mesi. In situazioni in cui l’uso del cellulare provochi un incidente, le pene saranno ulteriormente inasprite.

Nuove regole per autovelox e limiti di velocità

Il nuovo Codice della strada prevede una regolamentazione più rigorosa degli autovelox. I dispositivi potranno essere installati solo su tratti di strada dove il limite di velocità è inferiore di massimo 20 km/h rispetto a quanto previsto per quel tipo di strada. Ad esempio: su una strada extraurbana, dove solitamente il limite è di 90 km/h, non potranno essere installati se il limite è di 60 km/h.

Dovranno essere segnalati con cartelli almeno un chilometro prima e, tra due autovelox, ci dovrà essere una distanza minima di tre chilometri sulle strade extraurbane principali e di almeno un chilometro sulle secondarie.

Chi riceverà più multe sullo stesso tratto stradale in un’ora pagherà solo la sanzione più alta, aumentata di un terzo. Anche i limiti di velocità saranno più controllati: superare di 10-40 km/h il limite comporterà una multa tra i 173 e i 694 euro, ma in caso di infrazioni ripetute in città, la sanzione potrà arrivare fino a 880 euro, con sospensione della patente da 15 a 30 giorni.

In città, il limite minimo per l’uso degli autovelox sarà di 50 km/h, con distanze tra i dispositivi che variano dai 200 metri sulle strade ad alto scorrimento ai 75 metri su quelle minori.

Nuove regole per i neopatentati

I neopatentati dovranno fare i conti con limiti di potenza estesi nel tempo. Nei primi tre anni dal conseguimento della patente B, non potranno guidare veicoli con una potenza superiore a 75 kW per tonnellata, inclusi veicoli elettrici o ibridi con potenza superiore a 105 kW (142 CV) per tonnellata.

I limiti, se da un lato permettono una maggiore libertà nel primo anno (rispetto ai precedenti 55 kW per tonnellata), dall’altro estendono le restrizioni a tre anni, garantendo un maggior periodo di apprendimento e prevenzione.

Cosa cambia per i monopattini e ciclisti

Anche per i tanto controversi monopattini ci sono nuove regole. I monopattini elettrici dovranno infatti essere dotati di indicatori luminosi per svolta e frenata, dovranno essere muniti di targa e chi li guida dovrà, oltre a indossare un casco, avere anche un’assicurazione.

La circolazione sarà consentita solo su strade urbane con limite di velocità fino a 50 km/h, vietando l’uso su piste ciclabili, aree pedonali e la guida contromano. Le aziende di sharing dovranno anche dotarsi di sistemi per impedire che i monopattini vengano utilizzati al di fuori delle aree consentite.

Per quanto riguarda i ciclisti, invece, il nuovo Codice della strada introduce l’obbligo per i conducenti di mantenere una distanza laterale minima di 1,5 metri durante il sorpasso.

Motocicli a bassa cilindrata in autostrada

Infine, una novità importante del nuovo Codice della strada riguarda i motocicli che potranno circolare su autostrade e strade extraurbane principali purché abbiano una cilindrata non inferiore a 120 cc o, se elettrici, una potenza minima di 6 kW. In entrambi i casi, il conducente dovrà essere maggiorenne.

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