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Codice della strada: dall’obbligo di targa all’assicurazione per e-bike e monopattini

Nella riforma del Codice della strada ci sono anche l’obbligo di targa, l’assicurazione per e-bike e monopattini. Oltre alle novità che riguardano l’autovelox.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, durante il Question Time alla Camera del 7 giugno, ha annunciato il varo di un primo provvedimento sulla sicurezza stradale.

Tale provvedimento rappresenta il primo step di una riforma organica del Codice della Strada. Il ministro annuncia che i primi punti riguardano: la stretta su biciclette e monopattini e definizione di regole certe per l’installazione e l’utilizzo di autovelox.

Codice della strada, dall'obbligo di targa all'assicurazione per bici e monopattini, fonte Depositphotos
Codice della strada, dall’obbligo di targa all’assicurazione per e-bike e monopattini, fonte Depositphotos

I dati che portano alla necessità di regolamentare e-bike e monopattini

Così il ministro apre la seduta illustrando i dati che portano a regolamentare e-bike e monopattini. Soprattutto definendo: “un dato indegno di un paese civile” i 3.120 morti sulla strada del 2022. Il primo provvedimento, sarà all’attenzione del Parlamento già questo mese (giugno).

La stretta è su e-bike e monopattini, come riporta l’Ansa: “Le nuove norme sulla sicurezza stradale prevedranno casco, assicurazione, targa e freccia obbligatoria per monopattini e biciclette”.

Attenzione nulla di nuovo sotto il sole, il ministro più volte in passato ha esposto la volontà di mettere sotto regole precise entrambi i mezzi della micromobilità.

Mentre, in una nota, rilasciata dopo il Question Time, il ministero preannuncia poi “sanzioni pesanti per la sosta selvaggia e per la guida contromano”.

L’inclusione delle biciclette in questo provvedimento, che come detto giunge inaspettata, ha suscitato il malumore delle associazioni di categoria. Confindustria Ancma, l’associazione nazionale Ciclo Motociclo Accessori, ha già espresso forte preoccupazione: “La riforma sembra oggi più contro la diffusione della bicicletta, che a favore di una maggiore sicurezza sulle strade. Penalizzare la leadership della nostra industria sarebbe un autogol“.

Codice della strada, dall'obbligo di targa all'assicurazione per bici e monopattini, fonte Depositphotos1
Codice della strada, dall’obbligo di targa all’assicurazione per bici e monopattini, fonte Depositphotos

Autovelox, approvazione e omologazione dei dispositivi per tutti i Comuni

La riforma del Codice della strada tocca anche gli autovelox. Il ministro Matteo Salvini dichiara, sempre come riporta l’Ansa: “Stiamo lavorando perché siano uniformati a livello nazionale e siano strumento di utilità per salvare vite e non siano unicamente, in alcune situazioni, usati per fare cassa e rimpinguare le casse comunali”.

Non solo, il ministro annuncia: “Appena approvata la modifica legislativa a cui stiamo lavorando, abbiamo già pronto lo schema di decreto ministeriale con il quale saranno approvati e omologati i dispositivi e le apparecchiature di rilevamento della velocità uniformemente in tutta Italia”.

L’obiettivo è quello di uniformare installazione e omologazione degli autovelox in tutta Italia, togliendo discrezionalità di intervento alle amministrazioni comunali. Uniformate anche le sanzioni, che dovranno essere “giuste ed efficaci, tutelando il diritto alla difesa per i cittadini”.

Inoltre lo scopo è di raggiungere uno schema che consenta di “tutelare sempre la vita di pedoni, ciclisti e utenti deboli sulla strada, ma senza gravare ulteriormente sugli automobilisti italiani che sono tra i più tartassati d’Europa”.

Obbligo di installazione dell’etilometro in auto? Altro punto cruciale della riforma

Infine come si legge sempre dall’agenzia Ansa, nel provvedimento varato dal Governo potrebbe trovar spazio poi l’obbligo, per i produttori di auto, di installare il cosiddetto ‘alcolock’, l’etilometro da auto “già in uso in altri Paesi europei, che impedisce l’avvio dell’auto se il tasso alcolemico del guidatore è superiore a zero”.

Sembra certa, infine, l’applicazione con più durezza del cosiddetto “ergastolo della patente”, cioè quella misura che preveda il ritiro immediato e a vita del documento di guida in caso di infrazioni gravi.

 

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Barbara Crimaudo

Giornalista tester di due e quattro ruote, con il pallino dell'informatica.

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