Il presidente Giovanni Malagò ha comunicato stamattina una notizia importante alla pallavolista Paola Egonu: sarà lei la portabandiera olimpica a Tokyo per l’Italia. Un onore meritato sul campo: Egonu è forse la più forte pallavolista al mondo attualmente in attività. Ma che rappresenta anche un messaggio di inclusione importante. Egonu infatti rappresenta non solo tutti gli atleti italiani ma anche la comunità di origine africana in Italia e quella LGBTQ+, avendo raccontato a maggio del suo amore per una collega.
Paola Egonu diventa la portabandiera olimpica per l’Italia a Tokyo
Quando il presidente Malagò le ha comunicato dell’onore di essere la portabandiera per l’Italia, Paola Engonu si è commossa. “Sono molto onorata per l’incarico che mi è stato dato a far parte del CIO per portare la bandiera olimpica. Mi ha fatto emozionare appena il presidente Malagò me l’ha detto, perché mi ritrovo a rappresentare gli atleti di tutto il mondo ed è una grossa responsabilità: attraverso me esprimerò e sfilerò per ogni atleta di questo pianeta” dichiara all’ANSA.
Commozione ma anche consapevolezza di essere una delle più forti al mondo, nonostante abbia solamente 23 anni. Da quando ha esordito nel Club Italia a soli quindici anni, Egonu ha dimostrato di essere un talento senza confini. Fra i due anni a Novara e le ultime stagioni a Conegliano ha vinto un campionato, quattro Coppe Italia, tre Supercoppe Italiane, un Campionato Mondiale per Club e due Champions League. Vincendo quasi sempre il titolo di miglior giocatrice e stabilendo continuamente record di maggior numero di punti fatti. E con la nazionale ha vinto un oro mondiale Under 18, un bronzo nell’Under 20 e un argento nella nazionale maggiore (vinto proprio in Giappone).
Un palmarès già stellare per la ragazza nata a Cittadella nel 1998, da genitori di origine nigeriana. Ma il ruolo da icona dello sport Egonu lo ha vissuto anche fuori dal campo, come quando ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera di essersi innamorata di una collega. Ha raccontato poi: “ho ammesso di amare una donna. E lo ridirei, non mi sono mai pentita. E tutti a dire: ecco, la Egonu è lesbica. No, non funziona così. Mi ero innamorata di una collega, ma non significa che non potrei innamorami di un ragazzo, o di un’altra donna“.
L’origine dei suoi genitori o la sua sessualità non impattano certo le sue prestazioni in campo. Ma portando la fiaccola olimpica Egonu rappresenterà l’Italia intera. Anche comunità che sono troppo spesso discriminate. Egonu rappresenta il meglio dell’Italia sportiva ed è per questo che sarà la nostra portabandiera. Un’atleta di livello assoluto e (come scrive Open) una ragazza tricolore, nera e arcobaleno. Che speriamo possa anche diventare d’oro.
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