A Bruxelles è appena stato approvato l’AI Act, la prima legge europea sull’intelligenza artificiale, che porrà particolare attenzione anche al tema della privacy.
Tema quanto mai importante e attuale, quello della salvaguardia dei propri dati. Da pochi giorni è terminato il periodo del Black Friday, che ormai prosegue anche ben oltre il Cyber Monday. E che abbiamo imparato essere particolarmente delicato in questo senso: si moltiplicano gli accessi online, specie per acquistare prodotti, e assieme si moltiplicano anche i tentativi di raggiro di vario tipo.
Le vacanze natalizie si avvicinano, e il discorso è simile: tra scambi di regali e di auguri, i malintenzionati sono pronti a irretirci. Per questo il Garante per la protezione dei dati personali, più noto come Garante della privacy, ha stilato un vademecum su come tutelare la propria privacy sotto Natale. Vediamo di cosa si tratta.
I consigli del Garante
La nota è stata pubblicata nella giornata di lunedì 11 dicembre sul sito del Garante della privacy. Il titolo recita: “La Privacy sotto l’albero. I consigli del Garante per proteggere efficacemente i dati personali anche a Natale”. E rimanda a una scheda informativa di “Suggerimenti su come tutelare i dati personali durante le Feste di Natale.”
È una campagna informativa che ogni anno il Garante diffonde non solo sul proprio sito ma anche sui propri profili social (Instagram, X, Linkedin, YouTube e Telegram). E che di anno in anno si aggiorna a seconda delle nuove minacce, oltre che a seconda dei nuovi sviluppi tecnologici e normativi.
Ma la prima linea di difesa, ricorda il Garante, è rappresentata “dall’attenzione con cui si proteggono ed eventualmente diffondono i dati personali, specie quando questi riguardano i minori.
L’indicazione fondamentale è quindi quella di riflettere sempre bene e con consapevolezza prima di mettere a disposizione o condividere informazioni personali, video e foto compresi. E se si acquistano o si utilizzano beni e servizi online, la prima cosa da fare è leggere l’informativa privacy per sapere come, da chi e per quali scopi verranno usati i nostri dati”.
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Auguri di Natale a prova di privacy
Il primo monito sulla privacy riguarda gli auguri di Natale virtuali. Bisogna naturalmente evitare di aprirli, se la provenienza non è più che sicura: potrebbero contenere tentativi di phishing o malware. Lo stesso se il mittente è noto ma il messaggio è sospetto.
No alla diffusione selvaggia di contenuti
Scattiamo pure tutte le foto che vogliamo, ma pensiamoci bene prima di diffondere video o immagini, specie se con l’aggiunta di tag.
Un pranzo o una cena natalizia sono momenti di convivialità, ma non è detto che chiunque abbia piacere di essere mostrato a estranei, magari in un attimo di intimità familiare. Bisogna poi prestare particolare attenzione alle foto e ai video in cui compaiono bambini e ragazzi, che potrebbero essere scaricate da malintenzionati. Meglio non postarle o limitare la visibilità ai soli amici.
Il Garante ricorda poi che “in alternativa, si possono utilizzare alcune accortezze, come rendere irriconoscibile il viso del minore (ad esempio, utilizzando programmi di grafica per ‘pixellare’ i volti, semplici da usare e disponibili anche gratuitamente online, o posizionando semplicemente sopra una ‘faccina’ emoticon)”.
Aggiungiamo che filmare o fotografare le recite di Natale non lede la privacy solo se i contenuti siano raccolti “per fini personali e siano destinati a un ambito familiare o amicale”.
Pacchi di Natale
Diffidiamo (sempre) di offerte con sconti mirabolanti, da perfezionare cliccando su un certo link. In questi casi il tentativo di estorcere i nostri dati o di infettare il dispositivo con un virus è dietro l’angolo.
Verifichiamo bene l’attendibilità del mittente e la correttezza grammaticale del messaggio. Ma non apriamo mai link sospetti rimane la tutela più efficace. Una prima discriminante è la verifica del link, che è sicuro se inizia con “https” e ha il simbolo del lucchetto.
Discorso analogo per le app, comprese quelle per inviare cartoline natalizie virtuali. Scarichiamole solo dai market ufficiali.
Vacanze e buonsenso
Per molti Natale è sinonimo di vacanze. Ricordiamoci non solo di disattivare i dispositivi smart, in nostra assenza, ma anche di non dichiarare in modo troppo esplicito – sui social – per quanto staremo lontano da casa. In questo caso rischiamo di incuriosire anche i mascalzoni di vecchio stampo. I ladri, insomma.
E una volta in vacanza, non dimentichiamo che la connessione Wi-fi dei luoghi di villeggiatura non sempre offre adeguata protezione.
Smart toys
Infine, il legame tra privacy e Natale passa anche attraverso gli smart toys. Prima di regalare un gioco intelligente e interattivo, assicuriamoci di quali e quanti dati personali raccolga.
In questo senso il Garante della privacy ha approntato una scheda informativa.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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