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Il ransomware ha colpito il 58% delle organizzazioni in Italia

Secondo Trend Micro, più della metà ha subito attacchi, e solo la metà di loro lo comunica ai fornitori

Secondo un nuovo studio di Trend Micro, il 58% delle organizzazioni in Italia è stato colpito da un attacco ransomware negli ultimi tre anni. E una percentuale praticamente identica (57%) ha visto un’azienda della propria supply chain avere questo problema di cybersecurity. Ma solo il 51% condivide gli attacchi subiti con partner e fornitori.

Il 58% delle organizzazioni in Italia ha subito attacchi ransomware

Secondo quanto emerge dallo studio “EVERYTHING IS CONNECTED: Uncovering the ransomware threat from global supply chains” di Trend Micro, la situazione ransomware nel nostro Paese è complicata. Infatti più della metà ha subito attacchi di questo tipo nell’arco di soli tre anni.

E stando alle risposte dei responsabili IT, l‘80% pensa che i propri partner e clienti li rendano bersagli ambiti da parte dei cybercriminali. Inoltre, poiché il 56% dei fornitori di molte organizzazioni sono PMI, potenzialmente più esposte a questi attacchi, il rischio risulta davvero molto elevato.

ransomware conti costa rica

Nonostante questi problemi, la comunicazioni fra aziende della supply chain non sempre è trasparente. Solo il 51% comunica i dati sugli attacchi ransomware ai fornitori. E il 37% non informa i partner sulle minacce.

Ma il problema, secondo Trend Micro, è che spesso le aziende hanno poco da comunicare. Infatti i tassi di rilevamento sono molto bassi per:

  • Ransomware (54%)
  • Esfiltrazione di dati (44%)
  • Accesso iniziale (41%)
  • Utilizzo di tool come PSexec, Cobalt Strike (35%)
  • Movimenti laterale (29%)

Alessandro Fontana, Head of Sales di Trend Micro Italia, spiega: “Il 57% delle aziende italiane ha visto almeno un’altra organizzazione all’interno della propria supply chain venire colpita da un attacco ransomware e questo mette i propri sistemi potenzialmente a rischio di compromissione. Molti però non adottano misure per migliorare la sicurezza informatica dei partner. Il primo passo per mitigare questi rischi deve essere una maggiore visibilità e controllo sulla superficie di attacco digitale che è in continua espansione”.

Lavorare insieme è l’unica strada percorribile, anche perché il 60% di chi ha subito un attacco ransomware dice che gli aggressori hanno contatto clienti o partner sulla violazione per forzare il pagamento. Potete trovare maggiori informazioni qui.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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