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Razer Blackshark V2: recensione – Le cuffie per l’eSport

Tutti i brand sono ormai volti al mondo del gioco competitivo e Razer non fa eccezione; per questo motivo propone un nuovo modello di cuffie da gioco pensate per il mondo dell’eSport. Dopo alcuni anni dal loro primo ingresso sul mercato, tornano le Razer Blackshark V2. Si tratta di un prodotto semplice, compatto, leggero e pensato proprio per il gaming.

Non abbiamo particolari livree, non ci sono i LED e la struttura è realizzata per la quasi totalità in plastica. Le cuffie sono cablate, presentano un driver da 50 mm e hanno in dotazione un microfono completamente removibile. In supporto alla periferica è disponibile anche una scheda audio completamente gestibile attraverso il software Razer Synapse.
Il prezzo non è eccessivamente alto, soprattutto se acquistate con la scheda: 100€ per le sole cuffie, 115€ per la versione con la scheda audio.

Senza dilungarci troppo nelle presentazioni, andiamo a scoprirle un po’ più nel dettaglio.

Contenuto della confezione:

Le Razer Blackshark V2 sono leggere e sobrie

Iniziamo la nostra recensione parlando un po’ dell’aspetto fisico di queste Razer Blackshark V2. Si tratta di cuffie molto sobrie, senza particolari fronzoli o segni.
La livrea è quasi completamente nera, fanno eccezione solo il simbolo Razer al centro dei padiglioni e un filo che collega gli stessi con l’archetto superiore, entrambi colorati di verde. Sull’arco superiore, invece, compare la scritta “Razer” semplicemente incisa nell’eco-pelle.
Le cuffie presentano anche un design piuttosto semplice composto da padiglioni, archetto singolo e un microfono removibile. Sul padiglione sinistro sono inoltre presenti un tasto per disabilitare/abilitare il microfono e una rotella per la regolazione del volume.

La struttura è quasi totalmente realizzata in plastica rigida a eccezione dell’anima interna all’archetto (costituita in metallo) e al sostegno per i padiglioni. Questo è il segno più particolare della periferica in questione. Diversamente dal 90% delle cuffie testate, infatti, non si tratta di un mero prolungamento dell’archetto: i padiglioni sono sostenuti da uno split metallico, di colore nero e molto sottile. La stessa struttura servirà anche per aumentare l’estensione delle cuffie, permettendo a chiunque di poterle indossare.

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Nonostante la composizione sia per la quasi totalità costituita in plastica, in realtà le Razer Blackshark V2 sono solide, robuste e flessibili. Non hanno alcun problema a resistere a torsione e flessione e non presentano segni di cedimento. Le cuffie sono, inoltre, molto leggere, pesano solo 262 g, le più leggere mai testate e, si sente! Indossate sembra quasi di non averle addosso, la sensazione è davvero piacevole e consente di portarle per molte ore, non solo in comodità, ma quasi senza accorgersene.
Oltre al peso leggero, concorrono a una buona ergonomia anche i cuscinetti, realizzati in foam, presenti sia sull’arco superiore sia sui padiglioni. In ambo le posizioni questi sono ricoperti in tessuto, ottimo per sopportare il caldo.

Connessioni, scheda audio e Razer Synapse

Come accennato in apertura le Razer Blackshark V2 sono cuffie cablate che presentano un driver da 50 mm. Il cavo è buono e resistente ed è realizzato con tessuto intrecciato. Unica pecca è che sia ancorato ai padiglioni e non vi sia possibilità di rimuoverlo; questo è un contro in quanto, se si dovesse danneggiare, saremo costretti a cambiare l’intero prodotto. La parte finale, invece, presenta un jack da 3,5 mm perfetto per le connessioni ai dispositivi mobili o alle console.

Sebbene le cuffie siano un facile “plug and play”, mostrano le loro piene capacità con il surround simulato THX Spatial Audio gestito tramite software Razer Synapse e possibile grazie alla scheda fisica aggiuntiva. La periferica, infatti, può essere venduta insieme a una scheda audio USB 7.1, realizzata in plastica, dalla forma rettangolare. Questa presenta in una estremità l’ingresso da 3,5 mm e dall’altra l’uscita USB per connetterla al computer.

Una volta collegata la scheda audio alle cuffie e inserita nel PC, potremo iniziare a muovere i primi passi su Razer Synapse. Tramite il software avremo modo di regolare tutte le impostazioni sonore di cuffie e microfono. Attraverso il programma potremo abilitare l’audio spaziale THX Spatial Audio e potremo modificare anche tutto il sistema di equalizzazione. Di base abbiamo alcuni preset e le funzioni Sound Normalization, Bass Boost e Voice Clarity, che potremo attivare o disattivare a nostro piacimento. Potremo anche andare a modificare ognuna delle 10 bande dell’equalizzazione in maniera manuale, per ottenere esattamente il suono desiderato. Lo stesso potrà essere fatto con il microfono delle cuffie.

Attraverso la scheda Mixer, potremo accedere a THX Spatial Audio che ci consentirà di ottenere un suono a 360 gradi. Nello specifico, il programma elabora il segnala e simula un surround praticamente perfetto. La spazialità è davvero ottima e regala un suono pazzesco.

Parliamo un po’ di suono

Veniamo al punto focale della recensione: il suono. Le Razer Blackshark V2 ci hanno davvero stupito sotto questo aspetto. Le cuffie presentano un suono davvero molto pulito e preciso. Si dimostrano molto buone sia nell’ascolto musicale sia in game; parte del merito è da attribuire all’isolamento davvero ben riuscito. Seppure la spugna dei padiglioni non sia ricoperta di eco-pelle, bensì di tessuto, l’isolamento è davvero fantastico. Non abbiamo una cancellazione attiva del rumore, eppure la struttura è in grado di bloccare i rumori esterni in maniera perfetta.

A livello di audio abbiamo una buona enfasi sui bassi e una risposta in frequenza in grado di soddisfare tutte le esigenze. Chiariamo che non si tratta di cuffie da studio e non è così’ che abbiamo voluto testarle, ma per l’ascolto di musica su YouTube o Spotify sono perfette. I suoni che sentiremo saranno puliti e nitidi, ben enfatizzati e senza una preponderanza troppo marcata dei bassi.

Come si sono comportate le Razer Blackshark V2 in gioco?

Le Razer Blackshark V2 sono state progettate per l’eSport e quindi per essere competitive in gioco, ci saranno riuscite? Abbiamo deciso di sfruttare al massime le cuffie là dove avrebbero potuto dare il loro massimo. Dunque, senza tanti indugi, ci siamo subito tuffati nel mondo dei videogiochi. Siamo partiti con alcuni titoli più immersivi, come Horizon Zero Dawn, per poi spostarci in titoli più competitivi, come Rainbow Six Siege.

Nei test fatti sui titoli RPG, abbiamo cercato di ascoltare voci, dialoghi, rumori di fondo e colonne sonore. Ci siamo lasciati trasportare dalle musiche e dai suoni ambientali. Il sistema di simulazione del surround è davvero molto buono. La spazialità si percepisce a ogni passo e, in ogni circostanza, siamo stati in grado di capire da dove provenissero i suoni.

Il test finale, però, è stato fatto sugli FPS, dove la direzionalità è fondamentale. Qui le cuffie hanno effettivamente mostrato la loro capacità. Siamo stati in grado di distinguere perfettamente gli spari e le esplosioni dai classici rumori di fondo. Inoltre, siamo sempre riusciti a percepire da quale direzione ci attaccassero i nemici. Forse, rispetto alla scheda audio di casa Logitech, c’è qualche leggera imprecisione, ma niente di troppo marcato. Utenti non professionisti non noteranno neanche la differenza.

Un microfono migliorabile

Vogliamo spendere due parole anche per quel che concerne il microfono di queste Razer Blackshark V2. In generale non è male, il suono è abbastanza forte e chiaro e il filtro anti-pop fa il suo lavoro. Nel dettaglio, però, non possiamo dire che questo eguagli il suono delle cuffie.

Si tratta di un microfono definito “cardioid”, ma cosa significa? Significa che cattura solo il suono proveniente dalla bocca, eludendo tutti i rumori esterni. Effettivamente, in questo senso, l’apparecchio si comporta bene, trasmettendo perfettamente il suono della nostra voce e non emettendo i rumori di sottofondo. Caratteristica ottima quando si cerca un microfono da utilizzare per le comunicazioni in gioco.

Allora, che cosa non funziona? Purtroppo, così come accade per la maggior parte dei microfoni nelle cuffie da gioco, anche questo presenta una leggera enfasi sui suoni alti e il contrario sulla gamma medio-bassa. Il risultato è quindi una buona emissione dei suoni sibilanti, ma una distorsione in quelli più profondi.

Per poter giudicare voi stessi le capacità, però, vi lasciamo una breve traccia realizzata con il microfono delle Razer Balckshark v2, senza nessuna lavorazione post-produzione:

Razer Blackshark v2: prova microfono by Tech Princess

Razer Blackshark V2: sì o no?

Eccoci giunti alle battute finali della nostra recensione, con un chiaro interrogativo, le Razer Blackshark sì o no?

Se siete arrivati sino a questo punto avrete sicuramente già letto tutte le potenzialità e le carenze di queste cuffie, pertanto non possiamo che fare solo alcune ultime considerazioni finali. Le cuffie di casa Razer sono un buon prodotto, ma chi dovrebbe acquistarle?

Si tratta di una periferica che nasce per il gioco e dunque è indirizzata a tutti coloro che vogliono approcciarsi a questo mondo. L’audio è davvero molto buono, chiaro, nitido e pulito. Ottima anche la gestione della spazialità e della direzionalità grazie alla combinazione della scheda audio unita al software Razer Synapse. La struttura è inoltre leggerissima e davvero comoda da indossare ed è  quindi perfetta per chi spende molte ore davanti al PC.
Il microfono è abbastanza buono e permette una discreta comunicazione con i compagni di gioco. Sfortunatamente però non è all’altezza del resto dell’audio e lo sconsigliamo per chiunque voglia fare streaming.

Il prezzo? Per acquistare l’intero set (cuffie + scheda) ci vogliono circa 115€, un prezzo abbastanza onesto, sebbene, per qualche euro in più, si possa trovare qualcosa di leggermente superiore. Insomma una buona cuffia che diventa un best buy se acquistata sotto i 100€.

Razer Blackshark V2

Pro
  • Ottima qualità sonora
  • Buona gestione di spazialità e direzionalità
  • Materiali robusti
Contro
  • Prezzo non troppo basso
  • Microfono migliorabile
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