13 agosto 2024.
Siamo seduti di fronti al computer e tramite YouTube Google ci racconta a cosa ha lavorato negli ultimi mesi. Anni a dire il vero.
C’è tanta intelligenza artificiale, c’è tanto Gemini. Gli smartphone sono quasi un elemento di contorno, e ha senso visto che non sono più il fulcro principale dell’esperienza ma un tramite. Lo strumento che ci permette di accedere a funzionalità che fino a pochi anni fa non esistevano: la generazione di immagini, la ricerca delle email al posto nostro, la possibilità di modificare gli scatti inserendo cose che non c’erano e quella di trasformare video in 4K in contenuti in 8K…
L’AI sta cambiando tutto.
In realtà lo sta facendo da anni ma ora è diventato tutto più tangibile perché, mai come adesso, si prova a calare l’intelligenza artificiale nel quotidiano, in funzionalità che possiamo usare tutti quanti.
Anche gli smartphone ormai sono diversi: il 2024 è l’anno delle funzionalità AI, con tutti gli altri elementi che passano in secondo o addirittura terzo piano.
Questo vale anche per Pixel 9, Pixel 9 Pro e Pixel 9 Pro XL. Ed è quasi un peccato perché l’hardware è fatto in maniera egregia, sia da un punto di vista ingegneristico sia sul fronte del design.
La recensione di Pixel 9 Pro XL – ma anche di Pixel 9
Abbiamo passato gli ultimi 10 giorni con Pixel 9 Pro XL e Pixel 9, cosa che ha rafforzato in noi una convinzione che ci portavamo dietro già da tempo: Pixel 9 Pro è la soluzione migliore.
Lo sappiamo, è soggettivo, ma Pixel 9 Pro – che, ahinoi, non abbiamo avuto modo di provare – è il connubio perfetto tra dimensioni e specifiche tecniche. Sì perché Pixel 9 Pro XL, con i suoi 6,8 pollici, è meno agevole da usare per chi, come noi, non ha mani e tasche grandi ma, dal canto suo, per chi vuole qualcosa di più sul fronte fotografico Pixel 9 non è del tutto soddisfacente. La risposta quindi è Pixel 9 Pro.
Pixel 9 | Pixel 9 Pro | Pixel 9 Pro XL | |
Display | 6,3″ Actua OLED 60-120 Hz 1080 x 2424 pixel | 6,3″ Super Actua OLED LTPO 1-120 Hz 1280 x 2856 pixel | 6,8″ Actua OLED LTPO 1-120 Hz 1344 x 2992 pixel |
Peso e dimensioni | 152,8 x 72 x 8,5 mm 198 grammi | 152,8 x 72 x 8,5 mm 190 grammi | 162,8 x 76,6 x 8,5 mm 221 grammi |
Batteria e ricarica | 4700 mAh Ricarica rapida a 45W via cavo Ricarica wireless | 4700 mAh Ricarica rapida a 45W via cavo Ricarica wireless | 5060 mAh Ricarica rapida a 45W via cavo Ricarica wireless |
RAM | 12 GB | 16 GB | 16 GB |
Memoria | 128 / 256 GB | 128 GB / 256 GB / 512 GB / 1 TB | 128 GB / 256 GB / 512 GB / 1 TB |
Processore | Google Tensor G4 + Titan M2 | Google Tensor G4 + Titan M2 | Google Tensor G4 + Titan M2 |
Fotocamera posteriore | Principale: 50 MP Ultrawide: 48 MP | Principale: 50 MP Ultrawide: 48 MP Tele: 48 MP con zoom ottico 5x | Principale: 50 MP Ultrawide: 48 MP Tele: 48 MP con zoom ottico 5x |
Fotocamera anteriore | 10,5 MP | 42 MP | 42 MP |
Materiali e certificazioni | Corning Gorilla Glass Victus 2 Frame in metallo Certificazione IP68 Con almeno il 20% di materiali riciclato | Corning Gorilla Glass Victus 2 Frame in metallo Certificazione IP68 Con almeno il 18% di materiali riciclato | Corning Gorilla Glass Victus 2 Frame in metallo Certificazione IP68 Con almeno il 18% di materiali riciclato |
Connettività | USB-C, WiFi, Bluetooth 5.3, NFC, Google Cast, GPS, GLONASS e Galileo. 5G Dual SIM (nano + eSIM) | USB-C, WiFi, Bluetooth 5.3, NFC, Google Cast, GPS, GLONASS e Galileo. 5G Dual SIM (nano + eSIM) | USB-C, WiFi, Bluetooth 5.3, NFC, Google Cast, GPS, GLONASS e Galileo. 5G Dual SIM (nano + eSIM) |
Audio | Speaker stereo 3 microfoni Soppressione rumore Audio spaziale | Speaker stereo 3 microfoni Soppressione rumore Audio spaziale | Speaker stereo 3 microfoni Soppressione rumore Audio spaziale |
Sensori | Prossimità Luce ambientale Accelerometro Giroscopio Magnetometro Barometro | Prossimità Luce ambientale Accelerometro Giroscopio Magnetometro Barometro Sensore di temperatura | Prossimità Luce ambientale Accelerometro Giroscopio Magnetometro Barometro Sensore di temperatura |
OS al lancio | Android 14 | Android 14 | Android 14 |
Quello che c’è
C’è un’altra differenza tra i modelli Pro e Pixel 9: Gemini Advanced senza costi aggiuntivi per il primo anno.
Pixel 9 Pro e 9 Pro XL quindi possono contare su:
- Gemini Advanced con il modello 1.5 Pro, l’accesso prioritario a nuove funzioni e la possibilità di avanzare richieste più complesse – ad esempio, da browser potete caricare documenti da far analizzare o usare all’AI;
- 2 TB di spazio di archiviazione per Google Foto, Drive e Gmail che potete condividere con altre 5 persone;
- la presenza di Gemini anche su Gmail, Documenti, Presentazioni e Meet;
- più funzionalità di Google Calendar, come la programmazione degli appuntamenti migliorata;
- salvataggi in Magic Editor illimitati su Google Foto.
Di base però Gemini è in grado di gestire su tutti e tre gli smartphone una marea di richieste diverse, dall’analisi della schermata ai suggerimenti sui giochi da tavolo da comprare per una serata con gli amici passando per i ristoranti migliori di una determinata città, che può trovare sia tramite Google Maps sia in autonomia.
Insomma, Gemini fa Gemini, e lo fa sempre meglio. L’impressione infatti è che Big G ci stia lavorando parecchio, con evidenti miglioramenti di settimana in settimana.
Qui i nuovi Pixel 9 Pro XL, Pixel 9 Pro e Pixel 9 con Gemini.
Questa però è la base. L’AI di Google può fare molto di più.
Tra le novità più interessanti, ad esempio, c’è Aggiungimi, che permette al fotografo di essere incluso nella foto. Il funzionamento è semplice: scattate una foto con l’apposita modalità, passate lo smartphone ad un’altra persona e vi posizionate nello spazio rimasto vuoto. A quel punto l’intelligenza artificiale andrà ad unire i due scatti e avrete una fotografia in cui nessuno è escluso.
Poi, se volete sbizzarrirvi, potete creare un sacco di foto con voi stessi per divertirvi un po’.
Attenzione solo a dove vi mettete perché l’AI non gestisce ancora eventuali sovrapposizioni e anche la luce non è sempre uniforme.
Sono invece perfette le modifiche che andate a fare con il Magic Editor. Accanto a funzioni che già conoscevamo come modificare posizione e dimensioni di un elemento o cambiare il cielo c’è ora la possibilità di effettuare modifiche usando il testo.
Volete sostituire una sedia con una sdraio? Selezionate la prima e poi scrivere banalmente “sdraio”.
Volete aggiungere King Kong tra i palazzi? Potete fare anche quello.
Volete inserire degli alberi perché vi pare tutto molto spoglio? Bastano pochi secondi.
Il sistema poi riesce a gestire bene ombre e luci quindi i risultati, almeno a prima vista, paiono credibilissimi.
Ci sono ovviamente dei limiti. Ad esempio non è possibile effettuare modifiche sulle persone o, ancora, potete aggiungere un carro armato ma non le esplosioni.
Il colosso americano ha cercato quindi di mettere dei paletti, anche se questa diffusione degli editor con AI porterà ad un numero crescenti di scatti alterati, con le fotografie che potrebbero smettere di raccontare la realtà e iniziare invece a narrare opere di fantasia. Sarebbe una vera e propria rivoluzione che andrebbe a peggiorare una situazione già rischiosa, con il confine tra ciò che è vero e ciò che è falso che diventa sempre più sottile.
Ma non possiamo certo incolpare Google, che dal canto suo è impegnata invece a darci funzionalità e tecnologie per sfruttare al meglio l’AI.
I Pixel 9, ad esempio, arrivano con la funzione Inquadratura automatica, che suggerisce nuove varianti della medesima fotografia, tagliandola oppure aggiungendo più spazio con l’AI generativa. Tutto questo considerando alcune regole base della fotografia e producendo risultati piuttosto buoni.
Meno entusiasmante Zoom Enhance, che punta a migliorare le foto dopo averle zoomate sul display. L’idea è interessante ma la resa non convince del tutto, con la foto che a volte viene un pochino snaturata invece di essere solamente resa più nitida.
Ritroviamo anche Video Boost che migliora resa dei video, ora con l’aggiunta dell’upscaling in 8K partendo dai video in 4K. Upscaling che però richiede il caricamento del video sul cloud prima di essere effettuato e che onestamente non ci è sembrato poi così vitale: considerando il numero ristretto di device che offrono nativamente la visione in 8K è più uno sfoggio di potenza che una funzione che risponde alle reali necessità delle persone.
Per il resto ci sono un sacco di funzioni come Scatto Migliore, Foto nitida, Cerca e Cerchia e Gomma Magica Audio che avevamo già imparato a conoscere e che continuano a funzionare bene.
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Quello che ci sarà | Recensione Pixel 9 Pro XL
Alcune delle novità più interessanti di Pixel 9 Pro XL devono ancora arrivare.
Vuoi per un lento roll-out, vuoi per i limiti dettati della nostra lingua, i nuovi arrivati mancano di alcune feature che Google ha raccontato durante l’evento di lancio.
La prima, e più evidente, è Gemini Live.
Abbiamo provato ad impostare tutto in inglese ma purtroppo non abbiamo avuto modo di provare il nuovo assistente vocale di Google. Perché in fondo questo è: un assistente con cui dialoghi.
Anche se, a quanto pare, non sarà l’unico.
Nonostante la presenza di Gemini e Gemini Live, Google Assistant continua ad essere il widget di ricerca di default dei Pixel, con alcune funzionalità che vengono demandate a lui anche quando le richiedete a Gemini. Ad esempio, se chiedete di impostare la sveglia per domani alle 8.00, Gemini eseguirà il compito ma in alto comparirà il logo di Google Assistant perché di base è lui che lo sta eseguendo.
Da un lato troviamo molto trasparente mostrare chi interviene nell’esecuzione dei compiti che gli chiediamo di svolgere, dall’altro ci chiediamo perché l’azienda abbia deciso di mantenere in parallelo entrambi.
Una domanda a cui in realtà troviamo più di una risposta.
Google Assistant infatti è progettato specificatamente per l’interazione vocale e l’esecuzione di comandi su dispositivi. Gemini, al momento, è più focalizzato su capacità di ragionamento e generazione di testo avanzate, con Gemini Live che è ancora in fase embrionale.
E poi Google Assistant è profondamente integrato in molti prodotti e servizi Google, il che porterebbe ad una mastodontica ristrutturazione dell’ecosistema e ad un nuovo processo di educazione degli utenti che ormai lo usano da anni.
Insomma, vediamo più ragioni ma è anche vero che sui Pixel ci aspettiamo sempre qualcosa di più, qualche sperimentazione in più.
Non abbiamo avuto modo di provare nemmeno Pixel Studio, l’app per la generazione delle immagini, e Screenshot, l’applicazione che invece dovrebbe organizzare e rendere facilmente recuperabili i nostri screenshot.
C’è la nuova app del Meteo ma senza riassunto AI delle condizioni meteorologiche della giornata.
Sono assenti anche alcune funzioni di Gemini che, ad esempio, non riesce ancora a farci il riassunto delle email più importanti ricevute oggi.
Insomma, c’è tanta intelligenza artificiale in Pixel 9 Pro XL e nei suoi fratelli ma molto ancora manca.
Ottime prestazioni e tanta autonomia aggiuntiva
Come dicevamo all’inizio, iniziamo a concepire gli smartphone come un tramite, un mezzo, non come il prodotto vero e proprio, eppure qui il prodotto è di altissima qualità.
Pixel 9 Pro XL arriva con il processore Tensor G4, progettato insieme alla divisione che si occupa di Deepmind per regalare eccellenti prestazioni nello svolgimento di tutti i compiti legati all’AI. Ma fa bene anche tutto il resto: dai social alla navigazione, dal gaming alle email, non c’è niente che lo metta davvero in difficoltà.
In più c’è il Titan M2, il chip dedicato alla sicurezza per garantire come sempre la massima sicurezza dei vostri dati.
I nuovi arrivati risolvono anche un problema che affliggeva i modelli precedenti: la scarsa autonomia.
Il processore ora consuma meno così la batteria di 9 Pro XL può regalare oltre 6 ore di schermo acceso. Anche il piccolo di casa se la cava bene, con consumi quasi inesistenti quando è in stand-by, cosa che gli permette di rimanere acceso per giorni anche se lo abbandonate in un angolino.
Il design è un altro grande punto a favore | Recensione Pixel 9 Pro XL
C’è a chi piace e c’è chi non lo apprezza ma per noi il nuovo design di Pixel 9 Pro XL – e di conseguenza Pixel 9 e 9 Pro – è un passo avanti rispetto al passato.
Più pulito, più moderno, più deciso ma sempre originale.
In un mondo dove gli smartphone si somigliano tutti il Pixel è riconoscibile a metri di distanza. E va benissimo così.
La barra della fotocamera ci ha convinto nonostante lo spessore aggiuntivo, i bordi piatti rendono la presa migliore, le rifiniture sono ben fatte e la qualità costruttiva è di altissimo livello.
E poi c’è il display Super Actua, un OLED che offre una resa dei colori e dei neri splendida, con una luminosità di picco di 3.000 nits che vi permette di vederlo bene anche sotto il sole. Il refresh rate è dinamica, fino a 120 Hz, così di adegua rapidamente a qualsiasi contenuto o operazione stiate facendo.
La fotocamera è sempre un punto di riferimento
Da anni ormai i Pixel sono tra i cameraphone più performanti del mercato e Pixel 9 Pro XL non fa eccezione.
Non aspettatevi grandi differenze rispetto alla generazione passata, sicuramente non viene giustificato un eventuale passaggio dall’8 Pro al 9 Pro XL, ma se state cercando uno smartphone che possa regalarvi grandi foto, lui è perfetto.
La fotocamera principale, da 50 megapixel, continua a comportarsi magnificamente, anche al buio, con colori piuttosto naturali, tanto dettaglio e una buona nitidezza dell’immagine.
L’ultragrandangolare è cambiato e ora si comporta meglio anche in condizioni di scarsa luminosità mentre il teleobiettivo, con zoom ottico 5x, non è ancora uguale ad alcuni dei competitor più agguerriti ma vi portate a casa scatti davvero ben fatti.
E’ cambiata anche la fotocamera frontale che, con i suoi 42 megapixel, regala selfie più interessanti, anche se al buio perde un po’ del suo appeal.
Oltre alle già menzionate funzioni AI troviamo poi la nuova modalità Panorama, che ci è sembrata più semplice ed intuitiva, mentre i video sono piuttosto invariati, con Video Boost che fa un buon lavoro e va a migliorare i già ottimi risultati che si ottengono senza.
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- Colori freschi, bordi lucidi, una superficie opaca morbida al tatto. Pixel, reimmaginato.
- Il sistema con tripla fotocamera posteriore di Pixel 9 Pro ti offre primi piani ravvicinati, selfie nitidi e colori...
La recensione di Google Pixel 9 Pro XL in breve
Pixel 9 Pro XL è una promessa per il futuro.
Uno smartphone che oggi si presenta con tanta intelligenza artificiale – che magari non sfrutterete nemmeno in toto -, un ottimo hardware, un design originale e finalmente un’autonomia degna di questo nome ma domani… beh, domani potrebbe essere molto di più. Non solo per le funzioni che Google ha già anticipato in conferenza ma anche per quelle che verranno. Big G ha promesso 7 anni di aggiornamenti di sistema e di sicurezza, con i Pixel che al solito saranno i primi a ricevere le novità di casa Google.
Un discorso analogo lo possiamo fare per Pixel 9, con la differenza che qui dovrete rinunciare a qualcosa in termini di fotocamera e display ma l’AI è la stessa, il processore anche e l’autonomia quasi.
Potrebbe essere il giusto compromesso per chi vuole spendere meno: 899 € vs 1.199 €, entrambi prezzi di partenza per il taglio da 128 GB che, a nostro avviso, è forse l’unico vero difetto di questa famiglia di smartphone.
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Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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Va bene tutto, ma dire che l’hardware è ottimo è del tutto irrealistico, specialmente se correlato al prezzo dalla quale partono.
Che poi si parli di ottimizzazione, google è maestra in questo. Ma fra 3-4 anni riuscirà l’attuale (modesto) hardware a tenere il passo? Essendo partito già sottotono?
Modesto non penso renda giustizia all’hardware di Pixel 9 Pro XL. Sicuramente la GPU non è il meglio del mercato ma non l’ho mai visto arrancare e, vista l’evoluzione del mercato, probabilmente farà la differenza la gestione dell’AI più di qualsiasi altra cosa.
Staremo a vedere il prossimo anno, se vi sarà una differenza considerevole tra questo ed il prossimo Soc, dal momento che affideranno la produzione a TSMC.
Se ci sarà un aumento sproporzionato delle prestazioni, sarà la controprova che questo era partito già dall’inizio sottotono.
Ciao , lato ricezione come si comporta il 9 pro XL ?
In questi 10 giorni direi molto bene 🙂
Ciao, dopo anni di monotona mela sto pensando di passare al mio primo pixel (nasco con blackberry e poi passaggio ad apple)
Vorrei passare dal mio 15 pro max al 9 pro xl ma mi assale il dubbio AUTONOMIA! pareri discordanti sul web e dai test che vedo su youtube e sempre il primo a morire..la tua esperienza col pixel può aiutarmi?
Ciao! Secondo me iPhone offre maggior autonomia del Pixel quindi se è una priorità penso ti convenga rimanere con la mela per ora.