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La recensione di POCO M4 Pro 5G, l’economico completo

Ricarica rapida a 33W, buone prestazioni e la velocità del 5G, a un prezzo unico

Se volete comprare uno smartphone completo e senza troppi compromessi, non dovete spendere molto di più di 200 euro. Il nuovo POCO M4 Pro 5G ha un prezzo davvero competitivo, ma durante i test per questa recensione non ci ha mai deluso. L’autonomia della batteria e la ricarica veloce sono una comodità enorme, il 5G rende questo smartphone futuribile e il grande schermo risulta perfetto per godersi i social, lo streaming e i giochi. Dovete rinunciare a poco con questo smartphone targato POCO: con questa recensione, vogliamo aiutarvi a capire se è il dispositivo fatto per voi.

Recensione di POCO M4 Pro 5G, il pacchetto completo (a un prezzo ottimo)

Abbiamo ricevuto il POCO M4 Pro 5G per questa recensione in una confezione più ricca del solito, che offre tutto quello di cui avete bisogno per iniziare a godervi il vostro smartphone. Infatti oltre allo smartphone trovate una cover trasparente, semplice ma resistente. E soprattutto un caricabatterie da 33W per la ricarica veloce e il cavo USB-A/USB-C. Molti smartphone top di gamma hanno iniziato a togliere i caricabatterie dalle confezioni per risparmiare risorse. Ma POCO ha pensato bene che chi compra uno smartphone con il prezzo di poco superiore ai 200 euro non vuole spendere altri 50-60 euro per un caricabatterie per la ricarica rapida. Un’aggiunta molto gradita, che permette di provare da subito la velocità di ricarica.

Design e schermo

Il modello che abbiamo testato ha la colorazione Cool Blue, che offre degli accenti particolari sotto la luce. Noi siamo dei fan anche della colorazione POCO Yellow, ma qualcuno di voi potrebbe preferire il più classico Power Black. Tutti hanno una finitura opaca, che oltre a piacerci esteticamente non trattiene le ditate anche senza la cover. Circa un terzo del retro dello smartphone lo occupa il modulo della fotocamera. Una soluzione di design secondo noi azzeccata: sembra uno smartphone di fascia medio-alta. Ma il punto di forza per il design è lo schermo.

poco m4 pro 5g recensione batteria e ricarica-min

Le cornici di questo POCO M4 Pro 5G sono sottilissime ai lati: uno schermo piatto non può spingersi più in là. Il profilo inferiore è leggermente più largo, mentre sopra risulta sottilissimo, con il “punch-hole” per la telecamera che ci sembra davvero discreto.

Lo schermo da 6,6 pollici DotDisplay 90Hz DynamicSwitch ha una risoluzione FHD+ (1080 x 2400). Si tratta di un pannello IPS, che non presenta i neri perfetti di schermi di fascia più elevata. Anche la luminosità da 450 nits potrebbe essere più elevata (non abbiamo avuto problemi sotto il sole di novembre, ma d’estate potrebbe risultare più difficile guardarlo in spiaggia). Ma nonostante questi compromessi più che accettabili, lo schermo è grande e con colori naturali, perfetto per guardarvi qualche video su TikTok o anche una serie TV su Netflix o Disney+. Ma fate attenzione: di default lo schermo è impostato a 60Hz per risparmiare batteria: andate nelle Impostazioni per passare a 90Hz e godervi al massimo i vostri giochi.

Interessante anche il fatto che POCO sia riuscita a inserire questo grande schermo in un corpo da 164,56 x 75,78 x 8,75 mm, per un peso da 195 grammi. Il telefono risulta comunque grande, ma nient’affatto scomodo da utilizzare. Anche se chi ha mani più piccole potrebbe avere problemi nella gestione delle notifiche nella parte alta dello schermo.

Sul lato destro trovate il rocker per il volume e il pulsate per lo sblocco e l’accensione, che fa anche da lettore delle impronte (davvero preciso). L’ingresso per la nanoSIM e per una scheda SD è a sinistra, mentre basso trovate l’ingresso USB-C e quello jack audio da 3,5 mm. Sopra e sotto ci sono anche gli altoparlanti stereo.

Recensione POCO M4 Pro 5G: hardware e prestazioni

POCO ha deciso di dotare il suo M4 Pro 5G di un Mediatek Dimensity 810, che dobbiamo dire si è comportato bene durante i test per questa recensione. (Il nostro dispositivo in prova ha 6GB di RAM, mentre il modello base è da 4GB). Per l’uso quotidiano, non abbiamo mai avuto alcun rallentamento. Abbiamo usato intensamente lo smartphone durante una giornata lavorativa, inviando email, gestendo le conversazioni su Telegram, WhatsApp e Slack, facendo qualche chiamata e un paio di brevi videochiamate. Lo smartphone ci è sembrato responsivo, anche nel passare da un’app all’altra. Nulla di eccezionale, ma fa il suo dovere egregiamente.

Arrivata sera, abbiamo testato qualche gioco e siamo rimasti tutto sommato soddisfatti. Quelli più leggeri come Clash Royale funzionano alla grande, mentre quelli che utilizzano molti sensori come Pokémon Go hanno impiegato qualche secondo in più a caricarsi. Giochi intensi graficamente come Genshin Impact hanno girato senza interruzioni brusche, ma le prestazioni non erano certo scattanti. Non è uno smartphone da gaming, ma funziona più che bene per chi vuole semplicemente rilassarvi un po’ a fine giornata.

recensione poco m4 pro 5g-min

Discorso diverso per la visione di video e serie TV. Davvero tutto molto fluido, con lo schermo grande e i doppi altoparlanti per l’effetto stereo che fanno da ciliegina sulla torta. C’è anche l’ingresso jack audio da 3,5 mm per le cuffie con il cavo (anche se noi abbiamo usato i nostri auricolari Bluetooth). Funziona tutto davvero bene.

Batteria e ricarica veloce

Una nota a sé la merita la batteria da 5000 mAh e la ricarica veloce a 33W. L’autonomia permette di arrivare a 6 ore di schermo attivo al giorno, il che significa che anche con un uso intenso arrivate tranquillamente a fine giornata con un 20-30% di autonomia. Chi invece fa un uso più blando dello smartphone può tranquillamente arrivare alle due giornate.

Ma la nota più positiva è la ricarica a 33W. In questa fascia di prezzo, di solito moltissimi costruttori rinunciano alla velocità della ricarica. POCO invece sfrutta la grande esperienza di Xiaomi in questo settore dandovi la possibilità di ricaricare da zero al 100% in meno di un’ora (POCO assicura di farcela in 59 minuti ed effettivamente è così). Con un quarto d’ora di ricarica dovreste avere il necessario per affrontare mezza giornata di utilizzo, in emergenza.

Recensione POCO M4 Pro 5G: la fotocamera

Sul retro del nostro POCO M4 Pro 5G ci sono due sensori per la fotocamera. Quello principale è un sensore da 50MP f/1.8, accompagnato da un ultra-wide da 8 MP f/2.2 e angolo FOV di 119°. Le fotografie che potete scattare con questo hardware non sono da concorso fotografico. Ma fanno il proprio lavoro, soprattutto in relazione al prezzo. Per la stragrande maggioranza degli utenti, andranno benissimo per postare qualche scatto o video sui social. Quelli più attenti alla qualità fotografica noteranno dell’eccessivo rumore anche negli scatti in condizioni ottimali di luce. E un software non sempre perfetto quando scattate in modalità ritratto o notte. Non è uno smartphone che acquistate per la fotocamera, ma ci sembra discreto in rapporto al prezzo.

La fotocamera anteriore da 16MP invece ci sembra piuttosto buona per gli scatti da social e ottima per gestire le videochiamate. Nulla di eccezionale, ma non vi serve davvero nulla di più. Ecco qualche fotografia scattata per esempio.

recensione fotocamera di poco m4 pro 5g-min
Fotocamera principale, interno
ritratto poco m4 pro 5g fotocamera test-min
Modalità ritratto
poco recensione m4 pro 5g-min
Fotocamera Selfie
test fotocamera poco m4 pro 5g recensione-min
Fotocamera principale, esterno
 ritratto esterno-min
Modalità ritratto, esterno
fotocamera poco
smartphone fotocamera test notte
Modalità notturna

    Software e funzionalità

    Accendendo POCO M4 Pro 5G trovate come sistema operativo la MIUI 12.5, che trovate anche su tutti gli smartphone Xiaomi. E trovate davvero tante applicazioni non di sistema, con una schiera di giochi e app dalle varie funzioni. Se come noi volete uno smartphone il meno “ingombro” possibile, passerete qualche minuto a eliminarle. Discorso diverso invece per le app di sistema, che abbiamo trovato e senza troppi doppioni con quelle di base di Google. Ci sono anche Pulitore (che libera uno po’ di spazio e di RAM quando serve) e altre app di gestione che sono semplici da usare, sebbene non così necessarie.

    Il POCO Launcher dispone le vostre applicazioni per categorie, una divisione che richiede un periodo di acclimatamento ma che risulta intuitiva dopo poco. Non abbiamo particolarmente apprezzato la scelta di gestire le notifiche con uno swipe verso il basso nella parte sinistra dello schermo, mentre facendolo a destra attivate il menu rapido. Con uno schermo così grande, risulta troppo lontano e richiede quasi sempre due mani. Ma potete rimediare utilizzando la navigazione a una mano nelle Impostazioni.

    Interessante anche la gestione del multitasking, che apre un menu contestuale dove trovate anche altre utility, oltre alle app aperte. Infine, di base trovate la navigazione con i tre tasti contestuali. Se invece volete la navigazione con le gesture a schermo intero vista nelle ultime due versioni di Android, andate in Impostazioni aggiuntive e poi Navigazione a schermo intero per selezionarla.

    Recensione POCO M4 Pro 5G: vale la pena acquistarlo?

    Con un prezzo da 229,90 euro per la versione da 4+64GB e per 249,90 euro per quella da 6+128GB (che noi abbiamo testato in questa recensione), ci risulta facile raccomandare il POCO M4 Pro 5G. La fotocamera non è perfetta, il processore non è il più veloce sul mercato. Ma in ogni reparto questo smartphone fa il suo dovere. E inoltre ha una buona autonomia, uno grande schermo e la ricarica veloce. E non dimentichiamo il 5G, che diventerà sempre più utile in futuro.

    Il nuovo smartphone POCO ha avuto un prezzo “early bird” di 199,90 euro per la versione base e 219,90 euro per quella 6GB di RAM. Se riuscite a trovarli a questo prezzo in offerta (magari per il Black Friday), sono un acquisto quasi obbligato. Ma anche a prezzo intero su po.co vale davvero la pena: un low-cost di grande valore.

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    Stefano Regazzi

    Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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